Capitolo 2

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14 Aprile.

Everyday is a different day.

In ogni posto,tranne che qui.

Come sempre,come ogni giorno bisogna andare in quell'orrendo posto l'Academy School.

Più vado li,più ne sono stufa,spero davvero che l'anno prossimo cambi tutto,e per 'cambiare' intendo nuova scuola,

e per 'nuova scuola' intendo qui,ad Holmes Chapel.

Lo spero,perchè sarebbe la cosa migliore,per me,per i ragazzi,e per tutti gli abitanti del paese e dintorni.

-Cat avanti sbrigati.-urlò una voce fuori.

E' Niall,il mio migliore amico,ho già parlato di lui,quasi ogni sabato andiamo a scuola con la sua auto,perchè di solito l'autobus il sabato non passa qui ad Holmes Chapel.

-Ei Niall,scusami.-risposi.

Entrai nella macchina,aveva un odore di nuovo,di pulito,io non capisco come sia così pulita se Niall ci mangia sopra.

-Cat devi essere più puntuale.-disse.

-Si perdonami.-

-Non ti preoccupare dai.-

-Ti prego salvami dalla lezione di chimica.-dissi.

-A che ora è?-chiese.

-Le prime due ore.-risposi.

-Vediamo dai.-

Annui sorridendo.

08.10

Abbiamo appena varcato la porta d'ingresso,c'è un mortorio,eppure la campana è suonata dieci minuti fa.

-Cat sta attenta alla lezione però.-disse.

-Si,ovvio.-risposi.

Salutai Niall,e poi mi diressi all'aula di chimica.

Cambiavamo aule per ogni lezione,ma il mio banco era sempre il solito.

Odio stare ai primi,così come ai secondi,terzi e quarti,il mio è l'ultimo banco a destra vicino la finestra.

Accanto al mio,così come il resto della fila,c'è un banco,però al contrario del resto,quello accanto al mio è vuoto.

Nessuno vuole sedersi accanto a me,ho il soprannome di 'Bad Girl',perché ne ho sempre una pronta oppure perché  ne combino sempre qualcuna ma questo non significa che sono cattiva o da 'evitare',comunque buon per me.

Bussai alla porta.

-Avanti.-urlò la professoressa.

Abbassai la maniglia e mettendo il primo piede avanti la prof aggiunse.

-Ecco lo sapevo,credimi ci avrei scommesso,sei sempre in ritardo Cooper,siediti subito,e non disturbare la lezione.-.

-Grazie.-sussurrai.

Che scorbutica.

Se è così che vogliono invogliare gli alunni a rispettarli,stanno sbagliando di grosso.

Passai tra i banchi e arrivando alla fine dell'aula notai che il mio banco era già occupato.

-Ei scusa,è il mio posto quello,potresti tipo,toglierti?.-chiesi.

-No,non vedo il tuo nome scritto,perciò non vedo il motivo.-rispose il tizio senza nemmeno alzare lo sguardo.

-Che caratterino oh.-risposi.

Bello,esattamente perfetto,un compagno di banco del genere è proprio la ciliegina sulla torta.

Non volevo avere ancora note,oltre quelle dei ritardi e di quelle volte che ho combinato la peggio cosa possibile.

Pazza del mio migliore amico. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora