One Shot- The Boyz

Day 3- Younghoon

Appena sentii il telefono vibrare, mi girai da una parte all'altra. Non avevo per niente voglia di svegliarmi.

Senza nemmeno aprire gli occhi, misi una mano sul comodino e presi il cellulare. Guardai leggermente. Il display. Era una chiamata di Younghoon. Spalancai gli occhi e mi misi seduta. Mi sistemai persino i capelli, mettendomi due ciocche ribelli dietro le orecchie, come se dovessi farmi vedere da lui da un momento all'altro.

Mi schiarii la voce e poi risposi alla chiamata.

Io: pronto?

Young: buongiorno! Sveglia sveglia!

Io: come mai mi chiami così presto?

Young: non è presto. Sono le undici.

Spalancai gli occhi.

Io: cavolo..

Young: ecco! Alzati e vieni a prendermi, così poi andiamo da qualche parte a pranzare.

Io: va bene, arrivo subito!

Young: brava, a dopo.

Entrambi chiudemmo la chiamata e io mi catapultai giù dal letto. Non feci colazione, altrimenti non avrei mangiato a pranzo. Andai immediatamente a lavarmi e prepararmi.

Arrivai davanti alla sala prove. Presi coraggio e poi aprii la porta.

Tutti smisero di ballare e si girarono verso di me.

Io: C..ciao..- dissi leggermente imbarazzata.

Young: era ora!- venne verso di me e mi diede un bacio a stampo.- puoi entrare ora.

Entrai e salutai tutti i ragazzi. Poi mi sedetti in un angolino ed aspettai che Younghoon finisse le prove.

A prove finite, passammo un attimo da casa sua e appena finì di prepararsi, decidemmo di andare a mangiare fuori.

Il ristorante in cui volevamo andare, era in un centro commerciale. Era l'ora di punta e c'era davvero tantissima gente. Ci volle poco che io e Younghoon ci perdemmo.

Sapevo che se l'avessi perso, sarebbe stato imbarazzante perché lui avrebbe gridato per tutto il centro commerciale il mio nome.

Così non vedevo l'ora di trovarlo.

Young: KyungMin!- sentii gridare.

"è vicino!" pensai appena sentii la sua voce.

Young: Kyungmin!-gridò di nuovo.

Questa volta riuscii a vederlo e scoppiai a ridere.

C'era lui che gridava disperatamente il mio nome e la gente che si scostava senza capire che cosa stesse succedendo.

Prima che lo sbattessero fuori dal centro commerciale, lo raggiunsi ancora ridendo.

Young: cosa ti ridi!- disse arrabbiato.

Io: eri divertente- risi.

Young: non era per niente divertente! Eri sparita!

Io: non ero sparita..

Young: si che eri sparita.. non ti vedevo più.. avrei potuto lasciarti qua guarda!

Io: ma come?!- tornai seria.

Young: andiamo va-fece una smorfia e mi prese la mano. – Guarda. Non dovrei nemmeno portarti a mangiare fuori oggi..

Io:perché- disse senza capire.

Young: hai passato tutto il tempo a guardare Changmin.

Io: ma non è vero!-scoppiai a ridere.- nelle coreografie era davanti e guardavo lui.

Young: anche Juyeon è davanti..-si bloccò.- infatti hai guardato anche lui! Dovrei lasciarti..

Io: sei geloso?

Young: non sono geloso.- disse senza neanche guardarmi in faccia.

Io: certo!- risi.

Young: è che tu guardi sempre gli altri ragazzi.. chi è che non sarebbe geloso.- disse a bassa voce.

Io: guardo gli altri ma poi voglio solo te!

Young: certo-fece una smorfia.

Mi bloccai e mi misi davanti a lui. Mi misi sulle punte perché era troppo alto per me. Lo presi dalle guance e lo baciai.

Young: così va meglio- mi sorrise.- su andiamo.

Dopo aver finito di mangiare, decidemmo di prenderci un gelato e andare ad un parco giochi.

Mi misi a correre per andare su un altalena, perché anche Younghoon amava andarci.

Appena arrivai, mi ci sedetti sopra ed iniziai a dondolarmi da una parte all'altra.

Young: mi fai salire?

Scossi la testa e gli feci la linguaccia.

Young: dai- mi fece gli occhi teneri.

A vederlo così mi bloccai, però ci rimasi comunque seduta sopra.

Young: mi fai andare un po'?- si mise davanti a me.

Io: se ti faccio andare tu cosa fai per me?

Younghoon si avvicinò lentamente a me e mi diede un bacio. Molto lento e delicato.

Dopo quel bacio stupendo, non volevo minimamente allontanarmi da lui.

In quel momento, capii che aveva ragione. Guardare gli altri ragazzi era inutile. L'unico ragazzo che volevo veramente era lui. E basta.