Day 6- Kevin

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Un buonissimo profumo di caffè arrivò fino alle mie narici. Mi girai da una parte all'altra, poi lentamente aprii gli occhi.

Kev: ehi, ti sei svegliata?- disse mentre stava sistemando la colazione sulla scrivania.

Annuii.

Kev: non volevo svegliarti, ma la colazione è pronta- mi sorrise.

Io: potevo venire in cucina..- dissi con la voce ancora impastata dal sonno.

Kev: non ti preoccupare. Se non ti coccolo un po' io, chi lo fa?

Prese un tavolino per il letto e poi ci mise sopra il vassoio.

Kev: non sapevo cosa volessi..

Io: va tutto benissimo- gli sorrisi.

Iniziammo a fare colazione. Ad un certo punto mi bloccai perché Kevin mi stava fissando da un po'.

Io: c'è qualcosa che non va?

Kevin scosse la testa.

Kev: è che mi piaci un sacco anche da appena sveglia.- mi sorrise e poi mi sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

Io: grazie.- arrossii.

Kev: dai, finiamo di mangiare, che devo andare a fare le prove.

Io: giusto! Posso venire con te?

Kev: certo.- mi sorrise.

Finimmo di fare colazione e poi andammo a prepararci.

Salimmo in macchina e poi ci dirigemmo verso la sala prove.


Appena arrivammo, i ragazzi vennero a salutarci, poi si misero immediatamente nella loro posizione. Il comeback era vicino e non potevano perdere troppo tempo.

Io invece mi misi a sedere in un angolo a guardarli.


Poco dopo ci fu la pausa. Kevin si accovacciò davanti a me.

Kev: ti stai annoiando?

Io: nono mi piace molto guardarvi ballare.

Kev: certo che se guardi gli altri e non guardi me, non è proprio un bel vedere.

Io: ma cosa dici?!- risi.- poi sto guardando anche te.

Kev: quell'"anche" non mi piace moltissimo.- fece una smorfia.

Risi.

Kevin fece per un po' il broncio.

Io: non fare così.

Kev: si invece. Se sei mia, sei mia e basta.

Io: infatti! Sono tua e basta!

Kev: non mi sembri molto convinta.

Io: sono convintissima.

Kev: vieni qua.- si avvicinò per baciarmi, quando fummo interrotti da Eric.

Er: sentite voi due. Se dovete slinguazzarvi, lo fate fuori di qua. Non davanti alla nostra vista.

Io e Kevin scoppiammo a ridere. Poi Kevin si alzò e andò a fare le prove.


Finite le prove, passammo un attimo da casa, così Kevin andò a farsi una doccia.


Kev: andiamo?- disse quando finì di prepararsi.

Io: dove?

Kev: è una sorpresa.

Io: ma dobbiamo pranzare.

Kev: non ti preoccupare. Ho preparato anche questo.- mi sorrise.

Io: va bene, allora andiamo.

Mi alzai dal divano e poi lo seguii.

Salimmo in macchina e partimmo. Non sapevo bene dove mi volesse portare, ma lo seguii lo stesso.

Dopo un po' di tempo che stavamo viaggiando, il mio stomaco iniziò a brontolare.

Kev: hai fame?

Io: nono- mentii.

Kevin fece una smorfia.

Kev: guarda nei sedili posteriori. C'è qualcosa da mangiare. Non moltissimo, ma per un po' ti basterà.

Guardai dietro di noi e c'era una busta. La presi. Dentro c'erano snack vari e panini.

Kev: lo so che non è il massimo di pranzo. Però magari quando arriviamo là pranziamo come si deve.

Io: non preoccuparti.- gli sorrisi.- tu vuoi qualcosa?

Kev: no grazie. Sto bene così- mi sorrise.

Io, invece, presi un piccolo panino e lo mangiai.


Dopo un po', arrivammo a destinazione. Di fronte al parcheggio, c'era il mare.

Io: wow!- rimasi a bocca aperta.

Kev: sei contenta?

Io: si, un sacco!

Kev: andiamo allora!

Scendemmo dalla macchina e ci mettemmo a correre verso la spiaggia. Era un po' di tempo che non andavo al mare e vederlo mi riempiva di gioia. Io lo adoravo.

Ci mettemmo a camminare mano nella mano per un po'. Poi trovammo un ristorante e decidemmo di fermarci là per pranzare.


Dopo pranzo, decidemmo di andare alle bancarelle che c'erano nel lungo mare. C'era molta gente e ci volle poco che ci perdemmo. Ero molto agitata, perché ero in un posto che non conoscevo molto e in più non trovavo Kevin. Mi guardai intorno un sacco di volte e cercai anche di chiamarlo, ma continuava ad attaccarsi la segreteria telefonica.

Ad un tratto mi sentii bussare la spalla.

Mi girai ed era lui.

Subito lo abbracciai.

Kev: dobbiamo stare più vicini per non perderci.- disse il più calmo possibile.

Ma si vedeva che non era tranquillo per niente. Aveva il fiatone ed era bianco in viso.

Io: tutto bene?

Kevin annuì e mi prese la mano.

Kev: che ne dici se andiamo in spiaggia ora?

Io: ottima idea.

Attraversammo velocemente la folla per poi andare in spiaggia. Camminammo un po' lì. Poi ci sedemmo sulla sabbia.

Io: che ne dici di farci una foto?

Kev: che ne dici di farlo dopo?

Lo guardai senza capire.

Kevin si avvicinò un po' e poi mi mise una mano sul viso. Poco dopo ci lasciammo trasportare da un bacio passionale e pieno d'amore al tempo stesso.

Kev: ora.. ora possiamo fare la foto.- mi sorrise.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 21, 2019 ⏰

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