Un buonissimo profumo di caffè arrivò fino alle mie narici. Mi girai da una parte all'altra, poi lentamente aprii gli occhi.
Kev: ehi, ti sei svegliata?- disse mentre stava sistemando la colazione sulla scrivania.
Annuii.
Kev: non volevo svegliarti, ma la colazione è pronta- mi sorrise.
Io: potevo venire in cucina..- dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
Kev: non ti preoccupare. Se non ti coccolo un po' io, chi lo fa?
Prese un tavolino per il letto e poi ci mise sopra il vassoio.
Kev: non sapevo cosa volessi..
Io: va tutto benissimo- gli sorrisi.
Iniziammo a fare colazione. Ad un certo punto mi bloccai perché Kevin mi stava fissando da un po'.
Io: c'è qualcosa che non va?
Kevin scosse la testa.
Kev: è che mi piaci un sacco anche da appena sveglia.- mi sorrise e poi mi sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
Io: grazie.- arrossii.
Kev: dai, finiamo di mangiare, che devo andare a fare le prove.
Io: giusto! Posso venire con te?
Kev: certo.- mi sorrise.
Finimmo di fare colazione e poi andammo a prepararci.
Salimmo in macchina e poi ci dirigemmo verso la sala prove.
Appena arrivammo, i ragazzi vennero a salutarci, poi si misero immediatamente nella loro posizione. Il comeback era vicino e non potevano perdere troppo tempo.
Io invece mi misi a sedere in un angolo a guardarli.
Poco dopo ci fu la pausa. Kevin si accovacciò davanti a me.
Kev: ti stai annoiando?
Io: nono mi piace molto guardarvi ballare.
Kev: certo che se guardi gli altri e non guardi me, non è proprio un bel vedere.
Io: ma cosa dici?!- risi.- poi sto guardando anche te.
Kev: quell'"anche" non mi piace moltissimo.- fece una smorfia.
Risi.
Kevin fece per un po' il broncio.
Io: non fare così.
Kev: si invece. Se sei mia, sei mia e basta.
Io: infatti! Sono tua e basta!
Kev: non mi sembri molto convinta.
Io: sono convintissima.
Kev: vieni qua.- si avvicinò per baciarmi, quando fummo interrotti da Eric.
Er: sentite voi due. Se dovete slinguazzarvi, lo fate fuori di qua. Non davanti alla nostra vista.
Io e Kevin scoppiammo a ridere. Poi Kevin si alzò e andò a fare le prove.
Finite le prove, passammo un attimo da casa, così Kevin andò a farsi una doccia.
Kev: andiamo?- disse quando finì di prepararsi.
Io: dove?
Kev: è una sorpresa.
Io: ma dobbiamo pranzare.
Kev: non ti preoccupare. Ho preparato anche questo.- mi sorrise.
Io: va bene, allora andiamo.
Mi alzai dal divano e poi lo seguii.
Salimmo in macchina e partimmo. Non sapevo bene dove mi volesse portare, ma lo seguii lo stesso.
Dopo un po' di tempo che stavamo viaggiando, il mio stomaco iniziò a brontolare.
Kev: hai fame?
Io: nono- mentii.
Kevin fece una smorfia.
Kev: guarda nei sedili posteriori. C'è qualcosa da mangiare. Non moltissimo, ma per un po' ti basterà.
Guardai dietro di noi e c'era una busta. La presi. Dentro c'erano snack vari e panini.
Kev: lo so che non è il massimo di pranzo. Però magari quando arriviamo là pranziamo come si deve.
Io: non preoccuparti.- gli sorrisi.- tu vuoi qualcosa?
Kev: no grazie. Sto bene così- mi sorrise.
Io, invece, presi un piccolo panino e lo mangiai.
Dopo un po', arrivammo a destinazione. Di fronte al parcheggio, c'era il mare.
Io: wow!- rimasi a bocca aperta.
Kev: sei contenta?
Io: si, un sacco!
Kev: andiamo allora!
Scendemmo dalla macchina e ci mettemmo a correre verso la spiaggia. Era un po' di tempo che non andavo al mare e vederlo mi riempiva di gioia. Io lo adoravo.
Ci mettemmo a camminare mano nella mano per un po'. Poi trovammo un ristorante e decidemmo di fermarci là per pranzare.
Dopo pranzo, decidemmo di andare alle bancarelle che c'erano nel lungo mare. C'era molta gente e ci volle poco che ci perdemmo. Ero molto agitata, perché ero in un posto che non conoscevo molto e in più non trovavo Kevin. Mi guardai intorno un sacco di volte e cercai anche di chiamarlo, ma continuava ad attaccarsi la segreteria telefonica.
Ad un tratto mi sentii bussare la spalla.
Mi girai ed era lui.
Subito lo abbracciai.
Kev: dobbiamo stare più vicini per non perderci.- disse il più calmo possibile.
Ma si vedeva che non era tranquillo per niente. Aveva il fiatone ed era bianco in viso.
Io: tutto bene?
Kevin annuì e mi prese la mano.
Kev: che ne dici se andiamo in spiaggia ora?
Io: ottima idea.
Attraversammo velocemente la folla per poi andare in spiaggia. Camminammo un po' lì. Poi ci sedemmo sulla sabbia.
Io: che ne dici di farci una foto?
Kev: che ne dici di farlo dopo?
Lo guardai senza capire.
Kevin si avvicinò un po' e poi mi mise una mano sul viso. Poco dopo ci lasciammo trasportare da un bacio passionale e pieno d'amore al tempo stesso.
Kev: ora.. ora possiamo fare la foto.- mi sorrise.
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One Shot- The Boyz
FanfictionKyungmin, una grandissima sognatrice, desiderava solamente avere un ragazzo. E invece, in una notte soltanto, si ritrova ad averne 12. Toccherà a lei decidere quale sarà il suo preferito giudicando cinque fattori: il risveglio, il comportamento con...