Capitolo 2.

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Mi avvicinai di più a lui,con una mano gli sollevai il capo,era ridotto davvero male,una cosa mi colpì di lui: i suoi occhi. Cazzo erano di un azzurro intenso,avevo l'impressione di aver già visto quello sguardo, quegli occhi.

"Stronzi,ti hanno dato una bella lezione,riesci a parlarmi?" dissi.

"S-si.." disse a stento.

"Vieni,ti porto a casa,non dista molto da qua,due minuti ed arriviamo" proposi.

"Ce la fai a camminare?" continuai.

"Mh,dovrei ancora farcela" affermò.

Gli feci da sostegno,fino casa mia,appena entrati lo aiutai a salire le scale e a raggiungere la mia camera,lo feci stendere sul mio letto e andai a prendere la valigetta del pronto soccorso per medicargli le ferite.

Pov's Louis

Grazie Jack,grazie di vero cuore.Ti ringrazio di aver mandato due dei tuoi amici a picchiarmi,perché ora è merito tuo se sono con la persona che amo,GRAZIE.

Riuscivo a pensare soltanto a quello,ero felicissimo,mi sentivo bene nonostante avessi tutti quei lividi e graffi,perché per la prima volta ero solo con lei,avevo le sue mani sulle mie ferite,mi stava curando...si stava prendendo cura di me,nonostante fossi uno sconosciuto per lei.

"Tutto bene?" sentii dire.

"Ehm...si,ora va meglio" risposi.

"Che ti è successo? perché ti hanno picchiato?" mi domandò.

"Beh..vedi io non vorrei spaventarti...io non sono il tipo che va in giro e picchia la gente...ma ecco vedi...loro si sono soltanto vendicati,perché io ho picchiato un loro amico...beh....l'ho fatto perché lui ha 'toccato' mia sorella capisci no? lui ora è in ospedale,e loro si sono vendicati così."

"Mh...capisco...dimmi se ti faccio male okay?"disse.

"Mh..."

Continuò a medicarmi le ferite in silenzio,mentre io continuavo a guardarla intensamente,osservando ogni suo piccolo particolare che la rendeva più che perfetta.

Non avevo mai provato queste sensazioni nel vedere una ragazza,lei era la prima che mi faceva andare in tilt il cuore.

"Perché mi fissi?" mi domandò improvvisamente.

"Oh..io..non..ti..beh..ecco...vedi...tu..hai....dei....bei....capelli...si davvero fantastici,dovrei farmeli anche io così."

Rise.

Il suo sorriso,cazzo se era perfetto,illuminava la stanza,ed ero stato io a procurarglielo per la prima volta,io ero riuscito a farla sorridere e mi sentivo potente adesso,io avevo dato vita ad un suo sorriso,era la più bella cosa di questo mondo.

"Ti sto medicando e non so nemmeno il tuo nome,potrei conoscerlo?" disse.

"Certamente signorina,io sono Louis William Tomlinson piacere." dissi.

"Piacere mio,io sono Ellen Horan." rispose sorridendo.

"Grazie" le dissi,vedendo che aveva appena finito di disinfettarmi l'ultima ferita.

"Non è niente davvero" disse umilmente.

"No invece,se non fossi arrivata tu non so come avrei fatto,mi hai salvato la vita" dissi insistendo.

"Si okay,adesso però ho fame,vado in cucina a mangiare,a dopo,riposa"

"Hei hei anche io ho fame" dissi protestando.

"Prima mangio io,poi tu" rispose beffarda.

"Ti salvi solo perché sono bloccato in questo letto sennò.."

"Ma zitto.." disse ridendo.

Pov's Ellen

Avevo troppa fame così lasciai Louis su in camera mia e scesi in cucina a mangiare,mia madre era a lavoro e Niall tornava pomeriggio,dovevo tenere Louis nascosto almeno fino a quando non si sarebbe ripreso.

Era difficile perché se mamma o Niall lo scoprivano,poi dovevo loro delle spiegazioni e non era una cosa di tutti i giorni trovare un ragazzo in un vicolo cieco pieno di sangue e lividi,non so fino a quanto mi avrebbero creduto..

Dovevo assicurarmi che nessuno entrasse in camera mia almeno fino a domani.

"Ecco a te" dissi porgendogli il piatto di pasta.

"Ow grazie" disse.

"Fanno male le ferite?" domandai.

"Un pò" mi rispose con la bocca strapiena di cibo.

"Non si parla con la bocca piena" dissi.

"Si mamma,ma sto morendo di fame scusami."

"Figliolo ti sei sporcato...proprio qui" dissi pulendo il punto sporco all'angolo della sua bocca.

"Grazie mamma davvero" disse per poi ridere e contaggiarmi.

"Sai una cosa?"

scosse la testa in segno di negazione.

"Sei davvero simpatico" dissi.

"È un complimento?"

"Si,certo" risposi ridendo.

"Ow allora grazie" disse.

Si creò una situazione un pò imbarazzante,silenzio per pochi minuti,ad interromperlo fu Louis.

"Sai un cosa?"

feci il suo gesto precedente.

"Cucini davvero una meraviglia,quanti anni hai?" domandò.

"Diciotto perché?"

"Quando finirai la scuola diventerai la mia cuoca personale,okay?"

"No,io vorrei trovare un lavoro più efficiente."

"Ow non puoi lasciare il tuo figlioletto senza mangiare,e soprattutto guarda che faccino che ho,non puoi resistermi."

"Mio figlio dovrebbe già andare a lavorare o sbaglio?"

"Non sbagli,ho 21 anni,dovrei lavorare" disse pensando "sono un mantenuto" continuò.

"Cavolo tua madre sarà preoccupata,voglio dire non stai tornando a casa"

"Oh no,io vivo solo" disse.

"Ah..."

"Tua madre invece?"

"Mia madre è a lavoro,i miei genitori sono separati e io vivo con lei e mio fratello"

"Ti capisco anche i miei lo sono,mia madre vive con le mie 4 sorelle"

"uau,solo tu maschio?"

"Si"

Continuammo a parlare per molto tempo e a conoscerci,mi aiutò a fare i compiti tranne la matematica hahah e poi mi distesi accanto a lui e insieme ci vedemmo un film.

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