Mordimi

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Jughead mi fece un domanda:
J: allora, ti piace qualcuno si o no? ero un po' ubriaca e lui invece non sembrava ubriaco anzi molto sobrio sennò non lo avrebbe chiesto.
B: eh? no! se ti dico di no è no. Mi sorrise, tutto iniziò quel maledetto sorriso. Guardò le mie labbra e iniziò a morderle più del dovuto iniziammo a baciarci senza fermarci il bacio divento passionale e interessante. I sette minuti finirono ma io dissi a voce bassa:
B: continuiamo a casa. Sorrise maliziosamente e mi prese dal fianco destro e disse a tutta la stanza:
J: io e Betty dobbiamo andare, ci dispiace molto. Stava mentendo. Era solo una scusa per quello che gli avevo detto. Veronica era abbastanza ubriaca e non capì nulla Archie compreso. Dopo dieci minuti arrivammo a casa mi spinse verso la cucina e iniziò a togliermi i vestiti poi iniziò a darmi dei baci sul collo e iniziò a baciarmi senza sosta, senza farmi prendere un secondo di sosta. Di quella notte ricordo poco perché ero molto ubriaca e stanca quindi è tutto quello che posso dire riguardo a quella notte che alla fine è stata davvero fantastica.

IL MATTINO SEGUENTE

Mi svegliai stordita era nel letto di Jughead con il reggiseno e i suoi boxer chi cazzo mi aveva messo i boxer? lui? girai il mio sguardo verso il lato destro della stanza e lo vidi mettersi una maglietta. Cazzo! avevo appena capito che l'avevamo fatto la sera prima. Mi alzai di scatto e lui si girò verso di me sorridente.
J: buongiorno, come va? cazzo, ma non aveva la ragazza? ma che cazzo gli era preso?
B: non dirmi che io e te- venni fermata da lui che si avvicinò a me e mi baciò di nuovamente stendendomi sul letto, si staccò e disse:
J: hai indovinato. Ma che cavolo gli era preso?
B: ma non hai la ragazza? ridacchiò e disse:
J: Toni? beh lei mi usa. Quello che aveva detto non era vero. Ma aveva comunque approfittato di me la sera precedente.
B: perché cazzo ne hai approfittato? ero ubriaca potevi normalmente evitare tutto ciò.
Abbassò lo sguardo e disse:
J: me lo hai detto tu. Porca miseria era vero.
B: okay, ma io ero ubriaca potevi evitare.
J: non si può tornare al passato cara mia. Mi alzai dal letto e iniziai ad incammini verso camera mia, ero abbastanza incazzata quella mattina. Iniziai  a farmi una doccia calda per scordare tutto, ma era molto complicato. Uscì dalla doccia e asciugai i miei capelli. Misi una maglia lunga nera e un jeans. Scesi al piano di sotto e trovai Jughead in pigiama che mi fissava. Presi il latte di soia dal frigo e lo misi in una tazza. Mi sedetti al tavolo difronte a lui.
J: allora come credi che sia stata la nostra serata? Lo guardai negli occhi ero io ad essere così incazzata oppure era solo un impressione?
Scaraventai i mio sguardo sulla tazza e iniziai a bere il mio latte. Mi alzai dal tavolo e subito dopo sentì una pressione sul braccio era la mano di Jughead che mi aveva acchiappata.
J: dai, non puoi evitarmi siamo coinquilini.
B: io invece ti evito. Scossì il mio braccio e lasciai Jughead in cucina. Misi delle scarpe comode e uscì di casa. Non andai a scuola ma verso la biblioteca della città...

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