Capitolo 7

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«Sono Kim Taehyung, stronzo»

Impossibile.

Alzò lo sguardo impietrita e vide il suo Taehyung, tanto dolce e tranquillo, sferrare un pugno in pieno viso ad un incredulo JungKook.

Lo colpì forte proprio sullo zigomo e il moro, che non se l'aspettava, barcollò leggermente all'indietro.

«Oh, che cazzo fai?!» urlò proteggendosi con una mano.

Taehyung non rispose nemmeno, bensì gli sferrò un gancio destro dritto sul naso, gli occhi gelidi e contemporaneamente infuocati di rabbia.

Stavolta JungKook non perse tempo a parlare, dato che non appena si fu portato una mano al naso rendendosi conto che sanguinava, afferrò il biondo per i capelli con la mano sinistra, mentre con la destra gli diede uno schiaffo, poi un altro e un altro ancora.

Elisabetta, che fino a quel momento era rimasta impietrita sul posto come congelata, corse verso di loro proprio quando JungKook stava per tirare a Taehyung un secondo pugno sul naso, che fu però prontamente parato dal biondo, che rispose con un ceffone ben assestato.

Entrambi si guardarono per un attimo con gli occhi lucidi di rabbia e orgoglio per poi lanciarsi l'uno contro l'altro in un groviglio di pugni, calci e parolacce.

Era successo tutto così velocemente che Elisabetta non riusciva a raccapezzarsi, così, terrorizzata dal fatto che due persone a cui teneva tantissimo si stavano facendo del male, scoppiò a piangere e non riuscì a trattenere un urlo: «Basta adesso, smettetela!»

I due smisero di litigare e si girarono, senza proferire parola, verso la ragazza.

«Cosa cazzo pensate di essere, animali?! Uomini delle caverne?! Finitela!»

E detto ciò scappò in lacrime all'interno della casa.

Attraversò il corridoio fin quando fu giunta a quella che riconobbe come la porta del bagno, vi entrò e si chiuse dentro; ma pochi secondi dopo iniziò a sentire l'incessante bussare dei due ragazzi che volevano scusarsi.

«Betta dai, apri questa cazzo di porta!» era la voce di Taehyung.

«Elisabetta, apri subito, per favore» questo invece era JungKook.

«Sei un coglione, l'hai fatta piangere» sempre JungKook che rimproverava Taehyung.

«O forse sei tu lo stronzo infame qui? È colpa tua» rispose il biondo.

«Che c'è, per caso ne vuoi ancora, biondino del cazzo?»

«Mi sa che sei tu che ne vuoi ancora, scodella dei miei coglioni!»

Elisabetta davvero non ce la faceva più a sentirli litigare, ma d'altronde sapeva che quel giorno sarebbe arrivato; aprì la porta e uscì dalla stanza, trovando i due ragazzi che battibeccavano (o meglio, che si minacciavano).

«La potete smettere di litigare per un minuto? Trogloditi! Coglioni! Non vi sopporto, davvero»

I due abbassarono il capo e mormorano all'unisono: «Scusa» come due bambini che hanno fatto una monelleria.

Ma quando Taehyung alzò la testa, aveva ancora gli occhi infiammati di rabbia.

«Anzi no, scusa un cazzo! Tu mi hai tradito, perché so che lo hai fatto, è normale che io volessi spaccare la faccia a questo demente!»

JungKook lo fulminò con lo sguardo, ma gli occhi ammonitori di Elisabetta fecero capire ad entrambi che era meglio smetterla di litigare.

Taehyung però non aveva di certo tutti i torti, lei lo aveva effettivamente tradito e non una sola volta.

Sexy Prof | Jeon JungKook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora