Prologo

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Si parlava di te laltra sera,

si diceva che non canti più,

quelle strofe di frontiera belle come la tua gioventù.

Ma se il cuore ha un ala spezzata, devi solo curarla perché ..

non è ancora la fermata, altri viaggi aspettano te.

Dallistinto che hai di non cedere mai e da questo lo sai che riparte il cammino

E se la vita ti frega,

quando prima ti esamina e poi,

solo dopo te la spiega la lezione più dura per te.

Ma ti insegna che ogni bufera può strappare un bel fiore però,

non lintera primavera,

non può raderla al suolo non può

Anche se sembreranno più lunghe che mai certe dure salite del cuore,

che ogni uno di noi può resistere sai aggrappato ad un raggio di sole.

Il sole sopra di noi!

Eros Ramazzotti

Prologo

Mani fredde ma cuore caldo, dalla risata contagiosa ma con dentro un animo cupo, astuta e silenziosa ma sempre determinata. Sin da piccola queste erano state le caratteristiche che mi venivano attribuite e ne andavo fierissima. Avevo sempre preso le mie decisioni da sola e riuscivo sempre a pensare in modo razionale senza farmi influenzare dagli altri, allo stesso tempo però, mi affezionavo alle persone che entravano a far parte della mia vita dando loro tutto il mio amore. Ma non fatevi illusioni, la mia non era una vita perfetta, apparentemente lo era, ma nella realtà qualcosa stava per cambiare la mia stessa esistenza e anche quella di chi mi circondava. Avevo appena sedici anni infatti quando silenziosamente il mondo intorno a me iniziò a cambiare, le persone a cui tenevo di più iniziarono a tradirmi, a deludermi, e io persi tutto, amici, parenti, certezze ma soprattutto persi me stessa.

Flashback

Camminavo nel buio cercando di attirare lattenzione di qualcuno, ma ogni mio sforzo era inutile. Non capivo cosa mi stesse accadendo, pensai a tante cose ma lunica cosa che mi venne da fare istintivamente fu correre verso il gruppo in fondo al parcheggio. Allimprovviso sentii mancarmi la terra sotto i piedi, caddi e in pochi secondi lasfalto freddo aderì alla mia pelle scopertae finalmente urlai.

«aiutooooo!!»

Perché non riuscivo a muovermi? Perché mi stava accadendo tutto ciò?

«correte è Ashely! Adam vieni corri!» le voci mi arrivarono da lontano e in poco tempo mi ritrovai circondata da tutti loro, riuscii solo a rimanere immobile però, ero terrorizzata, sentivo degli spasmi al petto e avevo come il presentimento che quello fosse solo linizio di qualcosa di peggiore.

«ma che cosa sta succeden è mia sorella. Ashely mi senti? Muovetevi aiutatemi ad alzarla» riconobbi solo mio fratello e il suono famigliare della sua voce mi scaldò il cuore tranquillizzandomi un po'.

«no fermi peggiorereste solo la situazione»

«non posso lasciarla qui per terra» lo sentii chinarsi su di me.

«dobbiamo portarla via di qui»

E a quelle parole tutti si mossero, aspettai che si avvicinassero a me ma quando sentii dei passi allontanarsi la paura che mi stessero lasciando da sola mi assalì. Possibile che non fossero stupiti dalla situazione? Solo Adam era diverso, nervoso ma anche lui per niente spaventato o sorpreso. Riuscii ad alzare la testa e li vidi quasi tutti intorno a me in ginocchio: Adam accanto alla mia faccia, Armando di fronte ai miei piedi, Felipe allaltezza delle mie gambe e Ester, parallela alla mia vita stava china per levarsi i tacchi. Si stavano preparandoma a cosa? E poi tutto accadde in pochi istanti. Mi piegai in due per il dolore lancinante che mi attraversò e sentii le loro mani su tutto il mio corpo, mi sostennero sollevandomi mentre io continuavo a contorcermi non capendo cosa stesse accadendo. Nessuno mi spiegava niente, tutti erano concentrati e io mi sentivo incapace di muovermi e di ragionare... poi vidi i suoi occhi color caramello.

«Ashely rimani con me, ce la puoi fare adesso ti portiamo in macchina stai tranquilla» mi spostarono ma i miei occhi rimasero fissi nei suoi attratti come un satellite al suo pianeta. Respirai sentendomi mancare laria ma mi sentii morire quando compresi di non potermi muovere.

«non-non no ce la f-faccio» mimai tra affanni e spasmi.

«respira Ashely, respira» Brandom mi diede la forza necessaria a sopportare, a capire.

Allora la comitiva fu al completo.

Fine flashback

Fu quella la notte che mi aprì gli occhi. Fu quella la notte in cui mi accorsi su chi potevo contare davvero, la notte il mio cuore ricominciò a battere ..forse per lui... forse per me.

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ciao a chi sta leggendo questo è il prologo cosa ne pensate? molto probabilmente sarete un po' confusi ma è normale, i personaggi sono solo accennati e l'evento per ora non ha nessun nesso logico...beh per ora appunto. nei prossimi capitolo si spiegherà tutto molto meglio quindi che dire ...continuate a leggere!

K.L.

Schiave delle sue origini - "conosci la verità"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora