*trin trin trin triiiiiiiin*
Un rumore assordante mi sveglia. Faccio per accendere il display del mio cellulare per vedere che ora fossero e vedo che é gia accesso. C'è una chiamata persa di mio fratello Carlo. Ah c'è anche un messaggio:
"dormigliona sono le sette e mezza e dovresti prepararti per andare a scuola! sono tornato tardi ieri sera ma ho avuto comunque qualche secondo da sprecare per leggere il tuo tema. Prega il cielo che la Boffardini non ti chiami ahah. Ora devo andare, ci vediamo stasera."
Come al solito, siccome la sveglia é ancora rotta e quell'intelligentone di mio fratello non ne ha comprato una nuova, ogni mattina verso le sette mi chiama per farmi svegliare. Carlo ha ventiquattro anni e lavora in una città vicina per quasi tutto il giorno. Poi quando ritorna esce con i suoi amici e io non lo vedo quasi mai. E questo, per certi aspetti, é un bene.
Apro l'armadio e scelgo una maglietta nera e un pantaloncino fucsia. Vado in bagno, mi faccio una doccia e mi trucco. Guardo l'orologio, sono già le otto cazzo, e sono in ritardo.