Capitolo 2- Alcuni Problemi

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Nera era davvero speciale. Quel giorno che la vidi mi stupì davvero tanto. Senza conoscermi si lasciava fare di tutto e mi dimostrò subito, dall'inizio, la sua fiducia e il suo amore verso di me.
Nera, purtroppo, non era stata trattata molto bene. Quando arrivó era magrissima e aveva una coperta tutta rotta, che le teneva più freddo che caldo.
L'inizio con lei, però, fu difficile. Non mangiava il fieno e viveva solo di mangime. Mario era davvero preoccupato perché un cavallo non può cibarsi di solo mangime, così prese in considerazione l'idea di non comprarla.
Questa notizia mi spezzò. Nera era davvero diverse dagli altri cavalli.
Quella settimana cercai di far di tutto pur di farle mangiare il fieno. Andai in maneggio tutti i giorni e le nascondevo, persino, i biscottini nel fieno cosicché lei era obbligata a mangiarlo per trovare i biscottini.
Dopo 9 giorni si videro i risultati; Nera iniziò a mangiare.
Tutta l'angoscia e la tristezza mi svaní immediatamente. Mandai subito tantissimi video alla mia migliore amica Marta, la quale mi aveva subito supportato in questa missione.
Da quel momento Nera iniziò a mangiare molto e piano piano rimetteva peso, fino al momento in cui potei montarla.

Era il sabato seguente, quando la monti per la prima volta. Arrivai in maneggio verso le 14.15.
Quando aprii il portone sentii un nitrito pieno di gioia che proveniva dal primo box. Era Nera. Il mio istruttore, sentendola, si girò di scatto e rimase a bocca aperta. Gli domandai cosa avesse e mi rispose che non aveva mai sentito Nera nitrire e tantomeno vederla così felice. Lei continuava a girare nel box fino a quando non le aprii per salutarla.
Mario mi disse di iniziare a spazzolarla mentre lui prendeva le cose necessarie per sellarla.
Quando ebbi finito, mi ritrovai la sella, il sottosella, l'agnellino e il morso appesi in selleria, sotto ad un'etichetta con scritto "Nera". I miei occhi iniziarono a brillare 4 senza accorgermene, scese una lacrima.
Sellai Nera e la portai nel campo. Mario mi guardò e sorrise. Io feci lo stesso, ma arrossii.
Inizammo al passo, per poi partire al trotto.
Rimasi meravigliata. Aveva un trotto spettacolare. Aveva un'ampia falcata ed era davvero comoda.
Dopo 40 minuti di esercizi (passo, trotto e stop) Mario decise di farci provare a galoppare in circolo.
Partii al trotto per poi mandarla al galoppo.
Mi sentii libera. Il suo galoppo mi cullava. A differenza degli altri cavalli, Nera, riusciva a farmi seguire il suo galoppo, senza rimbalzare.
Mario spalancò gli occhi e chiamo sottovoce un'altra bambina del maneggio, facendole vedere come stavamo andando.
Io mi preoccupai di vedere tutta quella gente e persi la concentrazione. Mario ci fece riposare. Era stata super!!!
Le feci fare ancora qualche esercizio al passo e la riportai in stalla.
La dissellai, le feci tante carezze, le diedi qualche biscottino e le misi il grasso sugli zoccoli (erano davvero secchi!).
Lei se ne stava lì a guardarmi, tranquilla. Ogni 10 minuti appoggiava la sua testa sulla mia, come se volesse farmi capire che lei mi voleva bene.
Con le altre bambine non era così.
Cercava sempre di morderle, ma con me, con me era un angioletto.
C'era davvero qualcosa che ci legava.

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Aurora & Nera❤️

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