Cosa succederà mai se una ragazza molto timida e introversa si troverà ad essere innamorata di un ragazzo che è il suo opposto??
/IN CORSO/
#2 nei fraintendimenti 23-06
Mi alzo per mia sfortuna dal letto e prendo il telefono, notando un messaggio. Da la mia scema : Ti odio sei una fottuta stronza, perché l'hai fatto sapendo che mi piace Date : Buongiorno anche a te. Non so di cosa stai parlando Da la mia scema : Non fare ancora di più la stronza di quanto tu sia già Dame: Sara non sto scherzando che succede? Sara?? Rispondi?? La mia Scema tihabloccato Così provo a messaggiare con Arianna Dame: Hei scema. Sai cosa succede a Sara? Dababy: Ma sei seria? Me lo chiedi anche?! Con te noi due abbiamo chiuso Dame: Ary non so che succede. Arianna ?! Dababy: Senti smettila che non vale la pena parlare con te Babytihabloccato Anche se non mi sento del umore di andare a scuola, faccio colazione e mi cambio. Ho pensato di indossare una maglia sui toni tra il verde e il grigio (dipende da che lato la vedi), un jeans bianco e i miei amati stivali col tacco con il mio fedele zaino e i miei occhiali.
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Scendo giù, dopo essere andata in bagno, e mi faccio dare un passaggio da Tom. Ascuola Scendo dalla macchina di Tom e mi diriggo in classe e invece di mettermi al mio solito posto mi metto in quarta fila vicino alla finestra. E indovinate chi si siede vicino a me?? Axel! Ma non poteva andare vicino alle sue innumerevoli fan, non che mi diano fastidio, ma proprio vicino a me si doveva mettere. «dolcezza buongiorno» mi dice «non sono dell'umore per litigare quindi fammi seguire la lezione» dico senza girarci intorno, vedendo che la prof. di matematica è appena arrivata. «vedo che sei presa male stamattina, la santarellina è caduta dal letto??» «ho detto lasciami strare» «Smith e Collins volete anche un caffè coi pasticcini» dice la prof. «se c'è li offre volentieri» risponde Axel «Fuori, tutti e due » «prof. ma io non hi detto niente» rispondo infastidita sia dalla prof. sia dal fatto che dovrò stare con Axel «ho detto andate fuori». Mi alzo sbuffando seguita da Axel, e mi dirigo sulle scale. «vuoi una sigarette»mi chiese Axel «si» rispondo schietta senza pensarci «ho capito bene dolcezza, vuoi fumare?» «ti ho detto di si adesso dammene una» «ok tieni ma calma » risponde sorridendo «grazie » mi passa la sigaretta e mentre io me la avvicino alle labbra mi passa l'accendino e la accendo. «qual'è la causa di tutta questa voglia di fumare e com'è che già sapevi farlo» mi chiede, rompendo il silenzio che si era formato, «avevo già provato prima a fumare e comunque ho litigato con le mie migliori amiche e non so neanche il perché, » dico con le lacrime agli occhi «non piangere vedi che si sistemerà tutto»e butta la sigaretta per terra «vuoi saltare scuola?» «ok tanto non avrei comunque seguito» dico ridendo «allora ti porto in un posto. Comunque se quelle erano davvero tue amiche, non si sarebbero fatte sfuggire una ragazza così bella e inteligente» a quelle parole arrossisco subito «grazie ma se lo dici solo per consolarmi non fa effetto» «invece io credo di si visto che sei diventata tutta rossa» e io riarrosisco. «dove mi stai portando non mi vorrai mica uccidere??» gli chiedo e subito scoppiano tutti e due in una fragorosa risata:«no no ti porto a prendere un gelato. Va bene?» «si certo, però ai avuto tu l'idea e quindi paghi tu» «facciamo cosi corriamo e chi arriva ultimo paga all'altro il gelato, ci stai o ai paura» «non mi tiro mai in dietro Collins» «no per favore chiamami Axel, dolcezza» «OK allora ci vediamo al MacDonald» dico mentre inizio a correre e non mi fermo finché non vedo l'insegna del MacDonald. «sono arrivata prima io quindi paghi tu» rispondo tutta allegra « ok, anche se non vale perché sei partita prima» io a quelle parole sorrido e lui mi fa l'occhiolino Sonopassatedueore «grazie per il gelato e per la passeggiata Axel ne avevo proprio bisogno» «quando vuoi dolcezza, adesso vado perché è quasi ora di pranzo. A domani dolcezza» «a domani Collins» dico e mi avvio verso casa con un sorriso da ebete stampato in faccia. E posso giurare di aver sentito una risata da parte sua.
