CAPITOLO 42°

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Y/n pov

"Io quando sono con lui, quando penso a lui, mi sento così perché forse.....-
-.....mi piace....-"

~Sentivo il mio cuore battere forte e mi sentivo la faccia sempre più calda.
Sentivo che finalmente avrei potuto mettere una pietra sopra tutti i miei problemi passati.
Riuscivo a sentire la libertà.
La felicità.
L'amore.~

Ero così impaziente di mettere fine una volta per tutte a quelle sofferenze che provavo ogni giorno da due anni a quella parte.
Ero così impaziente di poter mettere finalmente da parte il mio passato.
Ero così impaziente di poter tornare alla mia normalissima vita che di colpo, mi alzai dalla sedia sulla quale ero seduta e salutando di fretta la signora Hasui, mi diressi correndo fuori dalla porta del bar per cercare la mia macchina e andare subito da lui.
Ero emozionata.
Mi batteva forte il cuore.
Non mi sentivo così da tempo.
Quasi mi veniva da piangere.
Ciò che volevo e dovevo fare, era dire a Jungkook quello che sentivo realmente per lui. Finalmente lo avevo capito e non volevo assolutamente tenermelo dentro.
Non volevo avere altri segreti con lui.
Già mi immaginavo la scena; io che andavo da lui in tutta fretta, io che gli chiedevo di parlare in privato solo noi due, io che gli dicevo che avevo capito di amarlo e poi....senza aggiungere niente, lui che avvicinava le sue labbra alle mie unendole così in un dolce e caldo bacio.
Solo allora mi resi conto di quando desiderassi quel dannato bacio.
Diventai rossa al solo pensiero.
Per me era davvero importante dirglielo ma.....tutta la felicità di quel momento, andò in Stand By per qualche minuto. La mia mente tornò lucida e tornò a pensare regolarmente.
Tornò alla realtà.
Avevo trovato la macchina e proprio quando stavo per accendere il motore, capì che non potevo farlo.
Non potevo dire a Jungkook che lo amavo.

La situazione in cui mi trovavo era abbastanza anzi, molto,diversa da quella che immaginavo.
Non era come quando dissi a Jun-Yong di amarlo perché lui, proprio come me, era un BackGround dancer.
Non era affatto un problema se uno di noi ballerini si fidanzava con qualcuno.
Potevamo fare quello che volevamo e quando volevamo perché appunto, non eravamo nessuno di così importante.
Jungkook non era un BackGround dancer.
Jungkook era ed è tutt'ora un idol.
Un idol anche abbastanza famoso assieme al resto del gruppo in tutto il mondo ormai.
La cosa quindi era ben differente.
"E se si venisse a scoprire?"
"Cosa succederebbe?"
Ve lo dico io.
ScAnDaLo.
Se io mi fossi dichiarata a Jungkook e mettiamo caso che lui...ecco...avesse ricambiato i miei stessi sentimenti e che si fosse venuto a conoscenza di ciò, di lui e del gruppo, cosa ne sarebbe stato?
Sappiamo tutti quali sono state le conseguenze per Hyuna ed E'Dawn ed io, non volevo assolutamente che succedesse la stessa cosa.
Non potevo dirgli così da un giorno all'altro con tanta scioltezza che lo amavo.
Non funzionava in questo modo nel mondo degli idol.

Come dire...mi salì un po di depressione.
Il mio desiderio non si poteva realizzare.
Non potevo dire niente a nessuno e tanto meno a lui. A Jungkook. Al diretto interessato.
Tutti i miei piani crollarono all'istante.
Il mio sorriso crollò all'istante.
Una lacrima crollò all'istante.
Appoggiai la testa sul volante della macchina e mi asciugai quella piccola lacrima che si era fermata sulla mia guancia.
"Perché...perché tutte a me? Tutta questa fatica per trovare una risposta alle mie domande e poi....mi ritrovo constretta a tacere. Perché...."
Il mio cuore non batteva più forte come prima. Era triste.
Ero ancora ferma nel parcheggio in macchina come se stessi aspettando qualcuno. Rimasi lì per un po fin quando non mi calmai e poi, misi in moto la macchina e mi diressi al dormitorio a prendere i ragazzi.
"Tutta fatica sprecata...."

Arrivai a destinazione.
Suonai al campanello dei ragazzi per avvisarli che ero arrivata e che dovevano uscire.
Mentre aspettavo che uscissero, tornai in macchina. Mi guardai allo specchietto per vedere se avessi ancora le guance rosse di pianto ma fortunatamente, avevano un colorito abbastanza normale. Lo stesso valeva per i miei occhi.
Quando li vidi finalmente uscire dalla porta d'ingresso, iniziai a prepararmi mentalmente sforzandomi di non piangere di fronte a loro. Di fronte a lui. Dovevo contenere le mie emozioni.
Il mio dolore.
"Bene y/n, sorridi...! Coraggio so che puoi farcela" continuavo a ripetermi nella testa.
Li guardai arrivare e quando si voltarono verso di me, gli sorrisi facendo loro un gesto della mano per salutarli.
Vedendo Jungkook sorridermi a sua volta, mi fece arrossire e rimasi imbambolata a fissarlo. Lui se ne accorse e imbarazzato, voltò lo sguardo a terra sorridendo.
Allora io, ancora più in imbarazzo, scossi la testa ripetendo a me stessa di stare calma e di non fare cavolate.
- Buon Giorno y/n- mi dissero in coro non appena entrarono in macchina.
- Ciao ragazzi! - dissi forse con troppo entusiasmo.
"Calmati maledizione!"
- Sembri di buon umore stamattina-
Mi disse Tae.
"Bhe veramente è tutto il contrario ma...va bene così"
- Emm si diciamo eheh....-
Mentì.
- È bello vederti sorridere ogni tanto-
Disse poi Jungkook.
"ok. OK CALMA. Rilassati. Respira"
- B-Bene allora...emmm andiamo?-
Dissi schiarendomi la voce.
Accesi la macchina e partimmo verso l'agenzia.

"Anche a costo della mia vita" [Jungkook×reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora