Chapter 3

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<<Quindi te ne sei andato di lì con ancora più dubbi di prima.>> commenta Niall, dopo che l'amico gli racconta per filo e per segno tutto ciò che gli sta succedendo in questo periodo, persino l'incontro con lo psicologo, per telefono.
Harry e Niall sono sempre stati buoni amici, sin dall'asilo, divenuti tali quando il biondino si avvicinò titubante a lui, chiedendogli se gli poteva allacciare le scarpe.

<<Esatto…>> sospira il riccio, strofinando una mano sulla faccia. <<Giuro, Ní, non so cosa mi stia prendendo. Io so che Taylor mi piace, ne sono sicuro…>> continua poi, quasi urlando per convincersi di ciò, venendo interrotto dall'altra parte.

<<Oh andiamo, Harry! Sappiamo entrambi che se non fossi stato spinto dagli altri scemi, Taylor non te la saresti filata.>> sputa Niall, convinto.
<<Senti, perché non vieni da me, così ti distrai? Pollie ha preparato del pollo eccezionale!>>

Pollie, nonché la madre addottiva di Niall, è la persona più dolce che Harry avesse mai incontrato. -dopo sua madre, ovviamente-
All'età di dieci anni, Niall gli confidò di esser stato addottato da una anziana coppia -Pollie e Philip Horan- di Londra, anche se non c'era nemmeno bisogno, dato che Harry si era accorto subito di quella strana differenza d'età e di come non si somigliassero per niente.
Ancora oggi, Niall non sa nulla dei suoi veri genitori, sa solo che erano una povera famiglia proveniente dall'Irlanda.
Ma di tutto questo, il ragazzo non si fa alcun problema.
È felice comunque della sua vita e delle persone dolci che ha trovato.
Per lui, Pollie e Philip sono i suoi genitori.

<<Potrei portare anche Gemma, magari. Impazzisce per il pollo.>> scherza il riccio, consapevole dell'incapacità motorie dell amico ogni qualvolta si trova la mora davanti.
Niall ha una cotta per la sorella di Harry da tipo sempre.
Ogni volta che la vede inizia a sudare, ad arrossire e a stare in mobile come uno stoccafisso ed Harry lo prende sempre in giro per questo.

<<Ah-ah. Divertente!>> risponde ironicamente Niall, facendo ridacchiare sonoramente il riccio.

Dopo qualche minuto passati a chiacchierare al telefono, i due amici decidono di chiudere proprio per vedersi e stare insieme fino la sera della festa.
Si, alla fine Taylor si è impuntata di organizzare questo benedetto party e Niall non vedeva l'ora di scatenarsi e divertirsi insieme al suo migliore amico.

~~ · ~~

Sono appena scattate le 20.30 e i due amici stanno ancora decidendo come vestirsi.
Il letto di Niall era letteralmente sommerso da tutte le sue t-shirt, camice e jeans vari.
Il resto della camera non è certo meglio, il pavimento è pieno di biancheria intima e pigiami da dover lavare, la piccola scrivania in legno; accanto la finestrella, sembra chiedere aiuto da tutti quei pesanti libri di scuola posizionati un po' a caso.
Dopo aver visto tutti questi particolari, Harry è convinto di aver notato una scatola di pizza nascosta sotto al letto.
Insomma, la stanza di Niall non è di certo la parte più ordinata di quella casa.

"Oddio, mai nella vita!" Niall fa una smorfia disgustata, non appena prende dell'armadio una maglia azzurra con un pupazzetto disegnato sopra, scaraventandola poi dietro di sé. "Trovato!" urla di gioia, prendendo ciò che cercava.
"Ecco, con questi starai benissimo." dice, posizionando una t-shirt bianca accanto ad una camicia tartan e degli skinny jeans neri.

Harry lo guarda con un sopracciglio inarcato, sforzandosi di avere un espressione seria. "Hai passato tutto questo tempo solo per trovare qualcosa per me?" gli domanda, scuotendo la testa.

"Ovviamente. Non potevo di certo lasciarti uscire così, con una maglia di color improbabile e indosso un pantalone, anch'esso improbabile." Niall ruota gli occhi, prendendo poi degli stivaletti dello stesso colore degli skinny.

I'm G.A.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora