Un gran fastidio alle tempie lo fa risvegliare.
Sul suo viso, nasce una smorfia dolorante causata dal pesante mal di testa che sta provando.
Harry apre lentamente gli occhi, richiudendoli subito dopo, non ancora abituati alla luce del sole che penetra dalla finestra."Cazzo!" impreca, portandosi la mano sulla fronte, massaggiando la parte dove prova più dolore.
Riapre gli occhi, restando comunque sdraiato con la testa sul cuscino, coperto dal soffice piumone rosso che ama tanto.
Cerca di ricordare quello che è successo la sera precedente, ma l'unica cosa che gli viene in mente è di essere scappato, insieme a Niall, da casa di Taylor per rifugiarsi in un locale.Riesce a spostare lo sguardo di poco, il possibile per guardare l'ora dalla sveglia sul comodino accanto al letto.
11.30.
Dopo qualche minuto spesi per riprendersi, afferra il suo telefono trovato buttato ai piedi del letto e controlla le chiamate.Ieri, 01.00: Taylor
Ieri, 01.20: TaylorOggi, 09.20: Niall
Oggi, 09.25: Niall
Oggi, 09.40: Niall
Oggi, 10.00: NiallSi strofina leggermente l'occhio, mentre aspetta che i fastidiosi 'bip' cessano, per poter sentire la voce del suo amico.
<<Alla buon ora, bell'addormentato! Festa grande ieri, eh?>> ridacchia l'irlandese.
Harry inarca il sopracciglio, grattandosi la nuca, ripensando a ieri, senza nessun tentativo.
<<Non ricordo niente, Niall. Ricordo solo che poi siamo andati in un bar.>> risponde Harry, roteando gli occhi.
<<E ci credo, per quanto hai bevuto! Ahahah, avrei dovuto filmarti! Ad un certo punto ti sei messo a ballare sui tavoli!>> Niall si sbellica dalle risate, ricordando la scena.
Harry si sente ad un tratto in imbarazzo, strabuzza gli occhi e sbianca letteralmente.
<<C-che…cosa? E-e Louis, invece?>> balbetta, sentendosi la bocca asciutta.
Ha bisogno urgentemente di bere acqua e riprendersi.<<Oh, Louis è stato davvero gentile. Ti ripeteva un sacco di volte di non bere troppo e tu "smettila, non sei mica mio padre!">> Niall gli fa il verso, ridendo subito dopo.
<<Cavolo, davvero?! E… come l'ha presa?>> il riccio si leva subito il piumone da dosso, mettendosi a sedere.
Si sente davvero in colpa in questo momento, non avrebbe dovuto farlo, anche se in quel frangente non capiva nulla.<<Appena hai iniziato ad esagerare, si è preso la briga di accompagnarci subito a casa. Io e Liam non abbiamo smesso di ridere nemmeno per un secondo! Meglio della festa di Taylor.>> finisce di spiegare.
<<Liam?!>> chiede Harry, corrucciando la fronte.
<<L amico di Louis. Cavolo, stai messo proprio male!>> ridacchia Niall, burlandosi dell amico
<<Penso che oggi andrò a fare una nuova seduta, mi scoppia la testa e ho ancora un casino di dubbi.>> il riccio alza gli occhi al cielo, stanco di tutta questa situazione. <<Ne approfitto anche per ringraziarlo di persona e scusarmi.>>
<<Quand'è che vai, manda tanti saluti a Liam da parte mia!>>
<<Niall, non ci sarà mica Liam in studio…>> risponde Harry, alzandosi finalmente dal letto.
<<Dillo a Louis e lui glieli manda, idiota!>> sogghigna, per poi riattacare lasciando così Harry, ancora leggermente confuso per la sera prima.
Posa il telefono sulla sua scrivania, preparandosi poi al cazziatone di sua madre, soprannominata -in questi casi- Sergente Anne.
Anche se, magari, con Harry può andarci leggera, dato che non ha mai combinato di questi casini.
Di solito era sua sorella Gemma a ritirarsi la sera tardi completamente brilla.
Giustamente, Anne, non vedendola arrivare all'ora prestabilita iniziava a preoccuparsi, chiamando persino la polizia.
Il giorno dopo, quando Gemma si ritirava veniva rimproverata, con un mal di testa allucinante già di suo, venendo poi messa in punizione.
Mentre il riccio scende giù per le scale, spera di non fare la stessa fine della sorella.
Entra poi in cucina, notanto Anne e Gemma sfogliare le loro solite riviste che parlano di cosmetici e di come curare la propria pelle, finché Anne non alza lo sguardo.
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I'm G.A.Y
FanfictionHarry Styles, 17 anni. Adolescente timido alle prese nel capire il suo orientamento sessuale. Louis Tomlinson, 24 anni. Lo psicologo che farà breccia nel cuore del ragazzo.