Ne aveva abbastanza. Si alzò, si mise a tracolla la borsa e squadrò il ragazzo con uno sguardo inceneritore.
- Cretino che non sei altro - sibilò con rancore, sferrandogli uno schiaffo sul volto.
Doveva capire che sbagliava, quando aveva deciso di chiedergli di vedersi per parlare un po'. Aveva pianificato nel dettaglio ogni singola cosa, sarebbe stato finalmente il giorno in cui avrebbe confessato a Red che lo considerava più che un amico fidato...
Ma era stata ingenua, fin troppo ingenua. La conversazione era andata avanti per un po', sebbene il ragazzo di Biancavilla rispondesse soltanto a monosillabi o con un mugugni comprensibili solo per lui, ma ormai lei sapeva accontentarsi di quello. Era da qualche anno che Red si era chiuso in sé stesso, senza alcuna apparente ragione.
"Red... hai mai pensato di piacere a qualcuno?"
"..."
"A me, per esempio?"
"..."
Come la faceva arrabbiare il fatto che non avesse risposto! Perfino un no, un no semplice e secco, sarebbe stato meglio di quel silenzio piatto e apatico, probabilmente l'avrebbe fatta soffrire di meno...
Green aveva avuto ragione, nell'avvisarla che Red non era il tipo da innamorarsi, ma lei era una testarda di prim'ordine... e aveva dovuto sbatterci la testa contro per capire che si sbagliava. Si era illusa, in tutti quegli anni, che le battaglie che avevano combattuto li avessero in qualche modo avvicinati rafforzando il loro legame oltre i soliti livelli.
Detestava dirlo, ma Green per una volta aveva visto giusto.
Probabilmente anche Yellow doveva esserci rimasta in quel modo quando aveva provato a fare lo stesso, e in un primo momento lei aveva goduto del fallimento della ragazzina di Smeraldopoli. Solitamente erano ottime amiche, ma sul piano dell'amore si erano sempre considerate due rivali agguerritissime.
Ora invece capiva che anche lei era stata presa per fessa dagli occhi rosso perlaceo del moro, che le avevano fatto pensare di essere una specie di predestinata, l'unica ad avere tutto ciò che serviva per ricevere l'amore di quel ragazzo schivo e profondo.
Mentre stava per andarsene, Red si alzò di scatto e la prese per un braccio. Lo sguardo del ragazzo era improvvisamente espressivo, ma Leaf non si arrischiò ad interpretarlo, avrebbe solo rischiato di costruirsi altre false certezze.
La presa si spostò dall'avambraccio alla mano, Red gliela strinse con una tenerezza che chi non lo conosceva non gli avrebbe mai e poi mai attribuito.
"Scusa", voleva dire.
Leaf provò un gran senso di colpa quando vide che il suo schiaffo di prima aveva lasciato sul volto del ragazzo un segno rosso che pareva indelebile. Gli accarezzò dolcemente la guancia, come per voler cancellare quell'immotivato gesto di violenza.
Red si avvicinò di scatto a lei, le loro labbra si sovrapposero come i pezzi di un puzzle allegro e bizzarro. Non c'era bisogno di sentirlo parlare, per sapere cosa stava a significare quel gesto.
"Ti amo".
Beh, questa ce l'avevo da un po' di tempo, a dire la verità, da quando ho affrontato Rosso all'Albero della Lotta e ho notato che non parlava mai. Aaaad ogni modo, spero vi sia piaciuta e vi invito come al solito a lasciare un mi piace e ad iscrivervi al canal... ma che Tepig sto dicendo? Ehm scusate, volevo dire... lasciate una stellina e alla prossima!
- LadyPoke807
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Pokémon Tales
FanfictionBenvenuti su Pokémon Tales. Troverete ship, special tribute, creepy pasta, CharacterxReader e tanto altro in compagnia degli Allenatori che abbiamo imparato a conoscere negli anni. Buona lettura!