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Arrivati a casa, sistemarono le loro cose e pranzarono.

<Yuta, ti dispiace rimanere a casa un'oretta con Taeil e la nonna? Io devo andare a prendere papà e Momoka. Magari nel frattempo date alla casa un'aspetto guardabile e fatevi la doccia, perché si deve trasferire una famiglia nuova nella casa accanto alla nostra e non vorrei fare figuracce! Ciao ragazzi, vi voglio bene! >

Sayumi, la mamma di Yuta, aveva detto tutte quelle cose a voce alta e di fretta mentre si infilava le scarpe e la giacca per farsi sentire dai due ragazzi che si trovavano nella camera del figlio al piano superiore.

Yuta non fece nemmeno in tempo a rispondere, che lei aveva già chiuso la porta dietro di sé per correre verso la macchina.

<Uff... Ci tocca.>

<Non è un problema per me, Yuta.>
Rispose Taeil per rassicurare l'amico.

<Solo che proprio oggi? In 30 anni che c'ho non ci è mai vissuto nessuno lì dentro, e proprio il giorno che voglio rilassarmi un po' con te arriva gente nuova. Mi sento derubato del mio tempo e del MIO territorio. >

<Hahaha Yuta, hai 18 anni! >
Gli ricordò scherzosamente il suo migliore amico.

<Lasciamo perdere la mia età e diamoci da fare, diciannovenne.>

Sì, Taeil aveva un anno in più perché era stato bocciato a sei anni per aver fatto troppe assenze a scuola, ma era un vero e proprio genio.

I due finirono di sistemare la casa, si lavarono e si vestirono per bene (Yuta prestò qualcosa a Taeil). Anche la nonna si era messa in tiro.
Dieci minuti dopo rientrò il resto della famiglia.

Ormai erano le otto di sera inoltrate, ma della nuova famiglia non se ne era vista nemmeno l'ombra.
Ma proprio nel momento più inaspettato, ecco che una macchina si parcheggiò all'interno della recinzione della villa accanto a quella della famiglia Nakamoto.

<Oh, ecco la nuova famiglia cinese. Durante le mattinate, quando ero sola, venivano ad arredare casa, ma non vi preoccupate che sanno il giapponese. >

<Nonna?! >
Esclamò Yuta

<Tu sapevi di tutta questa storia e non ci hai detto nulla?!>
Esclamò Tatsuo, il papà di Yuta, figlio dell'anziana signora.

<Oh dai, non ne fate chissà che storia. >

Dalla macchina uscirono una donna e un uomo adulti, poi un ragazzo e una ragazza. Tutta la famiglia Nakamoto li stava guardando dalla finestra. Decisero che avrebbero rimandato le presentazioni alla mattina seguente, con non poche imprecazioni da parte di Yuta.

<Taeil tu dormi sul mio letto se hai sonno, io gioco un po' alla play, non me la sento di dormire. >

<Come vuoi capitano.>

E quindi Taeil passò una nottata nel comodo letto del suo migliore amico, mentre Yuta continuava a insultare mentalmente la console e i personaggi presenti nel gioco che stava giocando. Era davvero troppo irritato all'idea di avere dei vicini. Generalmente amava incontrare gente nuova, ma fuori dal suo spazio personale. Il fatto che avessero occupato quella casa,per lui era pura invasione della sua privacy.

Il mattino dopo si svegliarono e si preparano, e tutta la famiglia, con un vassoio di biscotti che aveva preparato la nonna durante la notte, si presentò sulla soglia dei nuovi ancora anonimi vicini.

Una donna di mezza età, alta e magra, che sembrava una dea, con capelli a caschetto tinti di castano mogano,aprì sorpresa la porta. Appena vide la famiglia, li accolse con un sincero e caldo sorriso. Li fece accomodare nella casa già arredata. Chiamò il marito e i due figli.

Yuta era davvero curioso di sapere che tipo di persone fossero questi nuovi arrivati,ma in contemporanea la sensazione di rabbia non svaniva. Solo quando vide il figlio maschio della sconosciuta, con quel suo sorriso timido e gli occhi di cerbiatto, il suo umore tornò sereno, come se non fosse mai stato turbato.

Dream In A Dream-YuWinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora