Capitolo 5

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Shine

Sono nella palestra e sto aspettando Quattro, che ha ben trenta minuti di ritardo, c'è un'attrezzo fantatico il quadro svedese, è fatto interamente di metallo. decido di salirci..ad un certo punto sento la porta aprirsi mi volto e vedo Quattro.

."Ciao..Shine scendi dobbiamo allenarci"

"Perchè, non sali anche tu qui?" dico sedendomi in cima al quadro

"No non mi va" tiene lo sguardo sui coltelli con cui sta giocando

"Dai vieni è bellssimo stare qui.."

"No grazie" in quel momento mi viene un dubbio..

"Quattro?"

"Che c'è?"

"Hai paura dell'altezza...non è vero?" incrocia il mio sguardo per pochi secondi

"Ho paura dell'altezza e allora?" chiede lanciando un coltello che colpisce il bersaglio

"No era solo per domandare" dico dondolandoi piedi in aria

"E tu?"

"Ho paura di sparare a chi è innocente" dico toccando una crepa che si trova sulla parete

"Ah..-"nei suoi occhi blu c'è qualcosa di strano e questo mi mette a disagio "Dai..ora scendi" dice evitando il mio sguardo e mettendosi in posizione per lanciare un'altro coltello, come può evitarmi come si permette

"Quattro" alzo la voce, "Le assomiglio così tanto,che tu nemmeno mi guardi?" aspetto una risposta che non arriva "Allora?Mi rispondi?" non risponde, abbasso lo sguardo quando sento un rumore colpire al mio fianco la parete , mi giro e vedo il coltello conficcato nella parete e ha quasi sfiorato il mio braccio..divento rossa di rabbia, "Bene non solo sei venuto con trenta minuti di ritardo, ma mi lanci un coltello che mi ha sfiorato quasi il braccio,e non mi parli perchè assomiglio a Tris? Fantastico sai che ti dico e ne vado''

'' Non puoi andartene'' dice serio

''A no?'' chiedo incrociando le braccia al petto

"No!''

"Mentre tu, facevi chissà che cosa, io soo stata qui, ad allenarmi da sola, non solo con l'arco, ma anche con i coltelli e me la cavo abbastanza bene e tutto questo, senza il tuo aiuto'' gli urlo acida

"Non ti rivolgere a me così..sai Shine pensavo,che eri una tosta, ma ora mia accorgo che sei solo una di quelle ragazzine viziate dai propri genitori..'' ora loo uccido come osa

''Non nominare i miei genitori, non sai niente!'' mi difendo. Non mi sono mai arrabbiata così tanto in vita mia, e sento gl'occhi pizzicarmi, inizio a scendere mentre lacrime calde bagnano il mio viso..

"Fai piano, potresti farti male...'' è più calmo, ma la cosa non mi interessa..

"E a te che te ne frega!'' gli urlo. Non lo guardomi giro e fortunatamente è di spalle, faccio un salto parecchio alto e quasi quasi perdo l'equilibrio, e sento la sua mano avvolgermi il braccio ma io non lo guardo,poi esclamo di spalle "Io ritorno in stanza!'' ma lui non mi lascia, e quando riesco a liberarmi ancora con le lacrime agl'occhi mi prende per una mao,tento di liberarmi, ma non ci riesco,si avvicina di più a me, penso che si sia accorto che io stia piangendo,mi prende una ciocca di capelli , la mette dietro all'orecchio e poi mi sussurra

"Stai bene?'' ora sono io che non guardo lui, il salto mi deve aver fatto stare male, me lo aveva detto Sally che dovevo stare attenta. Lo spingo con violenza e lui casca a terra, vado verso l'uscita della palestra ma mi fanno male le gambe e la testa.. non sento più niente apparte il mio corpo che cade di lato sul pavimento e la voce di Quattro che chiama il mio nome.

***************

Tobias

Ah..ha aperto gl'occhi..

"Ciao..'' mi sussurra " Dove sono?'' si mette una mano sulla fronte "M-mmm..'' prova a sollevarsi "Ahi!''

"Aspetta ti aiuto..'' le reggo la testa e la tiro su, lei diventa tutta rossa e sposta lo sguardo sulla mia mano, che stringe la sua

"Sei nella mia camera'' dico

"Questa volta e toccato a me svenire..'' poi mi guarda ancora "Tu mi stai gu-guardando..'' dice sorpresa

"Mi dispiace di aver nominato i tuoi genitori, e di aver detto quelle cose su di te..'' sospira e alza lo sguardo verso il soffitto

"I.. miei genitori..non mi hanno mia viziata..''

"Io non vol-'' mi blocca e continua a parlare

"Mia madre era violenta con me, e mi ha sempre spaventata, mi ricordo..che il giorno del mio compleanno, avevo appena compiuto otto anni'' dice sorridendo "Un bambino poco più grande di me, mi aveva comprato un regalo,ed era venuto fino a casa mia per portarmelo . A mia madre piaceva Tom e lo faceva far venire a giocare e dormire sempre da me.Ma a Kate mia madre non stava bene che Tom avesse una cotta per me, e mi ricordo, che quando prima di andarsene mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra e mia madre si era così arrabbiata che appena Tom uscì dalla porta di casa mi arrivarono un quantità di sberle.. e c'è sempre stato del tenero fra me e lui, siamo stai pure insieme fino hai 17 anni, poi non l'ho più rivisto'' quindi erano solo passtai due anni da quando non si sentiva più con quel ragazzo..meglio.

"E mio padre..Bè diciamo che non è migliore perchè quando si arrabbiava, era incontollabile'' iniziò a tremare e così le poggio una mano sulla spalla.

"Mi dispiace, sai anche i miei non erano di certo i migliori, mio padre mi picchiava, e pensavo che mia madre fosse morta, ma un pò di tempo fa ho scoperto che è ancora viva''

"Sai per gli altri eravamo una bella famiglia, ma non era così'' disse singhiozzando, la strinsi fra le mie braccia, tanto da sentire il battito del suo cuore unirsi al mio

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