Capitolo 34

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Mi sveglio nel cuore della notte.
Sono ancora appollaiata su Caleb, le sue braccia mi cingono la vita e devo dire che mi sento stranamente al sicuro.
Non so cosa mi sia successo, ero distrutta e appena visto lui mi è venuto come un gesto naturale quello di abbracciarlo.
Pensavo che mi avrebbe delicatamente scostata al lato e riservato quello sguardo impassibile di sempre.
Ma non l'ha fatto.
Mi ha semplicemente lasciato fare e per questo  ne sono terribilmente grata.

Scoprire che fosse il fratello di Jack è stata una sorpresa ma neanche più di tanto. Esteticamente c'era qualcosa di familiare ed ora ne ho avuto la conferma.
Come ha fatto a non venirmi in mente prima non lo so neanche io.

Lo osservo da vicino.
Alcuni ciuffi biondi cenere gli ricadono sulla fronte.
Ha il viso rilassato, raramente mi è capitato di vederlo così sereno.
È sempre chiuso nella sua bolla fatta di freddezza e sembra quasi irraggiungibile.
In tutti questi mesi non ho mai capito se fosse antipatia nei miei confronti o semplicemente il suo atteggiamento.
Ogni volta che mi affiancavo a lui, se ne andava.
Ogni volta che cercavo di attaccar bottone mi liquidava rapidamente.
Credo di averlo addirittura odiato in alcuni momenti, insomma che ho fatto ?
E poi c'erano volte in cui sembrava protettivo, si interessava a dove andavo e con chi, si è preso cura delle mie ferite e mi ha permesso di dormire in camera sua nel momento del bisogno.
Mi ha confortata dopo un incubo, ed ora è qui con me, mentre mi tiene stretta come se avesse paura che potessi rompermi da un momento all'altro.

Chi sei Caleb Oklin ?

Mi riaddormento con un solo pensiero che alleggia nell'aria.
Come sarai domani mattina ?

Il sole picchia all'interno della stanza.
A fatica mi sveglio, la stanchezza in parte è passata ma mi sento ancora debole.
Mi giro e trovo Caleb ancora qui accanto a me.
Non nego che una sensazione di allegria che si è propagata a questa visione.
Ero convinta di trovare il letto vuoto come al solito, ma lui è rimasto questa volta.

Si sveglia poco dopo e mi guarda con quei due pozzi blu, in cui sono certa mi ci potrei perdere.
Non parla, non mi dice nulla, semplicemente alza leggermente gli angoli delle labbra e questo mi basta.
Ci alziamo e scendiamo in sala dove un gruppo di ragazzi è riunito in una cerchia intorno al tavolo.
Non conosco nessuno di loro, a casa parte Jack, con cui ho già avuto una la spiacevole occasione per conoscerlo.

Caleb si comporta con  nonchalance, come se fosse casa sua.
Mh beh effettivamente lo è  visto che il proprietario non è altro che suo fratello.
Lo seguo titubante.

-Oh ecco che vi siete svegliati-
Non mi fido di Jack Oklin, per niente.
Ha quel facciano da furbetto che promette tutto tranne che fiducia.

-Allora, si può sapere cosa è successo ieri sera ?-

-E a te cosa dovrebbe fregare- sputo acida.
Lui ridacchia e si volta verso il fratello.

-È già Caleb proprio un bel peperino-

Li guardo con una smorfia.

-Comunque mia cara... Noemi giusto ? Tutto quello che ha a che fare con Michael e i suoi uomini mi riguarda, dato che questo è il mio territorio, e tu sembri conoscerli, ho bisogno di sapere-

-Michael l'ho incontrato ad una gara al Palace, il ragazzo che stava dietro di lui... è il mio ex ragazzo, Chris Kapsīs-
Quel nome mi lascia un sapore amarognolo in bocca.
Brucia dentro, come una vecchia ferita riaperta.

- Ero piccola e sola, Tyler era già venuto a vivere in California, ho conosciuto Chris, era il capo di una grande gang che gestiva il posto.
È andato a letto con me e poi è scomparso, tutto qui. Non ha lasciato le vecchie abitudini a quanto pare visto con chi gira.-

I stopped running AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora