una normale giornata al CHB pt.2

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Ciao, non avendo voglia di scrivere al passato ora il racconto diventerà al presente spero di non creare scompiglio.

Mi svegliai su una brandina, era tutto bianco e candido quindi supposi che ero in un infermeria. C'era un giovane con i capelli biondi, volto abbronzato con lentiggini, che mi chiese qualcosa in inglese, in quel istante mi ricordai di trovarmi a Long Island, e mi pentii di non aver studiato al meglio l'inglese.
Il giovane stava aspettando una risposta e quello che dissi fu circa: "Sorry, I don't speack Inglish."
Lui mi guardò di sbieco e farfugliò qualcosa come ma questo però lo sai dire. Mi faceva male la testa probabilmente con la fortuna che avevo, avevo preso un bel colpo.
Il tizio di cui non sapevo ancora il nome aveva portato una tizia, se continuavano a spuntare come funghi li avrei dovuto numerare, comunque la tizia si presentò dicendo che si chiamava Chiara.
Chiara: "dimmi che non parli italiano ti scongiuro."
Quello che pensai fu mi dispiace cara ma credo che tu sia una delle poche persone con cui io mi potrò relazionare facilmente.
Io:" Mi dispiace, ma puoi dirmi dove sono e perché quei cosi mi inseguivano e da quanto tempo sono qui?"
La poverina ci rimase di sasso, sembrava essere diventata di cera.
Chiara:" Quei così che ti seguivano erano dei normali mostri e sei qui perché sei una semidea."
La chiuse così come una forbice taglia un foglio ci rimasi male, normali mostri i mostri non sono normali e che cavolo vuol dire che sono una semidea. Ok vorrei dire mi seguivano dei cani giganti che puzzavano di morte.
Una semidea umm come Ercole, quindi mio padre è un dio e quei cani erano Segugi Infernali. Troppa roba per il mio cervello mortale. Già che cercavo di capire il tizio biondo, che avevo scoperto si chiamasse Will probabilmente il diminutivo di William. Quando potrei uscire dall'infermeria ero felice, poi vidi un pegaso con il manto d'orato era bellissimo. Ma tutti sembravano preoccupati come se quel bel pegaso potesse ucciderli tutti in pochi secondi. Be' forse per il caso che era imbestialito e stava per schiacciare un tizio non aiutava nel credere la sua innocenza. Feci la cosa più normale, lo fissai meglio occhi, probabilmente in qualche libro sui pegasi c'è scritto che se sono imbestialiti di non guardarli negli occhi, ma va be' sono io cosa vi aspettate. Il pegaso si ferma e mi fissa incuriosito poi vola via.
*Scusate ma sta uscendo una roba lunga*
Dopo quell'avvenimento il Pegaso d'oro mi fissava da lontano peggio di uno Stalker. La sera del falò il mio genitore divino mi ... dimenticò.
Va be' capita, per qualche motivo mi ritrovai a studiare l'inglese con Chirone come maestro.
Una sera il pegaso col manto d'oro mi si avvicinò e mi parlò: "senti l'altro giorno mi hai fatto fare una figuraccia, c'è lo so che sei la figlia del nostro creatore ma un po' di contegno"
Io ero con la faccia WTF.
E in tutto ciò stavo facendo merenda con Percy e stavamo mangiando una torta immancabile blu.
Percy:"Ursula guarda sulla tua testa.😱"
Il simbolo di Poseidone allegava sopra di me. Quando Percy si fu ripreso disse:
"Ave Ursula figlia di Poseidone, ciao sorella."
Io ancora non ci credevo e in tutto ciò starnuti e le tubature dei bagni esposero.
Percy:"è normale non preoccuparti capita anche a me."
Io:"ciao Percy, fratello."
E continuai a mangiarmi la torta Blue.

Spero che vi sia piaciuto questo è più o meno il modo in cui sono arrivata al campo e soprattutto come sono stata riconosciuta. Ciaoooo

Humor disagiato Percy JacksonWhere stories live. Discover now