Scusate se ci sono errori ma sono ammalata, quindi scusatemi.
Narratore: Era una splendida giornata al campo. Le fragole crescevano rigolgiose e i Pegaso volavano come marmotte. E i giovani semidei si allenavano.
Io: tira corto che non ho tutto il giorno.
Narratore: Scusa sai è il mio lavoro, ora lasciamo finire. Stavo dicendo a si *si schiarisce la gola* e le schip del fandom stavano insieme. Ma ad un tratto...
Io: Qui racconto io, ma ad un tratto si sentirono le urla di una ragazza, e quella ragazza ero io. Ero inseguita da diversi mostri e non sapevo come ucciderli, mi dicevano che era inutile scappare. Correvo non avevo più area nei polmoni, quando arrivai in cima. Ero sulla collina che mi aveva detto mia madre come si chiamava, a si collina mezzosangue chissà perchè. Caddi e rotolai fino ad un arco di pietra con sopra inciso in greco antico "campo mezzosangue" e svenni.Se volete sapere come continua scriverlo nei commenti.
Tanto lo continuo forse se trovo del tempo.