2. Domani.

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Il vento della Tana le scompiglia i capelli, facendola sorridere quietamente. Hermione se ne sta lì ad osservare le immense ed eterne colline intorno alla casa da una decina di minuti ed il sole, da che le splendeva sul volto, adesso illumina solo il prato.

Dei passi la ridestano da quella pace meritata e si gira verso l'unico che può venirla a disturbare ora, Fred.

"Sei in ritardo." dice accigliata, incrociando le braccia al petto. Nonostante sia irritata, non distoglie gli occhi da quel volto che tanto le è mancato ad Hogwarts, da quegli occhi profondi e da quei capelli rossastri, che rivede sempre in Ron, ma che in quella circostanza sembrano essere ineguagliabili.

"Lo so." ammette il gemello, alzando le spalle in segno di resa: la verità è che si era dovuto contenere. Lui - proprio Fred Weasley - si èdovuto contenere: troppi mesi lontano da Hermione lo hanno rammollito, l'hanno fatto stare in pensiero. Troppi mesi di pausa dalle sue labbra, dal suo corpo, "Però sono venuto."

"Non avevo dubbi, mi fido di te."


"Ron." Hermione alza gli occhi sul suo amico, mordicchiandosi il labbro, "Vengo questa estate."

"Davvero?" sorride innocente l'altro, abbracciandola, "Mamma sarà contentissima."

Hermione fa per sparire nel suo dormitorio, stringendo il libro, ma si ferma a metà scala, "Puoi chiedere a Fred se gli piace il tramonto?"


Per Fred è stata inusuale quella domanda, fatta dalla bocca ripiena di cibo di Ron: poco poetica, priva di sentimento. Se avesse visto il labbro torturato di Hermione e il suo imbarazzo l'avrebbe ammirato subito, il tramonto.

Invece ci ha dovuto pensare. Lui, Fred Weasley, ha dovuto pensare alle parole di Hermione, dette dalla bocca di Ron. Perché Fred ha associato il tramonto alle labbra di lei, al suo sapore di vaniglia, al suo profumo di pulito, alle sue guance fredde, al suo imbarazzo: l'ha associato ad Hermione e si è scoperto innamorato.

Ti piace il tramonto? Ovvio, ovvio che a lui il tramonto piacesse.

"Ti sono mancato?" propone, mentre nasconde le mani nelle tasche e allunga lo sguardo verso l'orizzonte.

"Più del dovuto." ammette la strega a fatica, spostandosi una ciocca dietro l'orecchio.

Fred sorride avvicinandosi, passandole una mano sulla spalla ed Hermione alza un sopracciglio sbalordita, incastrando però le dita tra quelle del ragazzo, accarezzando la pelle ruvida, massaggiando i polpastrelli duri. L'osserva divertito, piegandosi per lasciarle un bacio veloce sui capelli profumati, per poi appoggiarsi con il mento, "Anche tu mi sei mancata." sussurra, chiudendo gli occhi e godendosi il venticello pomeridiano.

"Lo sospettavo." Hermione si divincola dalla presa e da le spalle a quel sole stanco, portando lo sguardo in alto, verso quel volto così tanto bello. Si alza sulle punte, accostando le sue labbra a quelle di Fred una volta, due, tre. Tutte quelle che servono affinché lui l'afferri per il ventre e la tiri a sé. Le accarezza la schiena, spettinandole poi i capelli.

Prendono aria entrambi, mentre lei appoggia i talloni a terra, accostando il volto al petto di lui, per l'imbarazzo. Eppure Fred non vuole smettere, ma la prende tra le braccia, sorridendole di sbieco.

"Il tramonto Fred, dobbiamo guardare il tramonto." cerca di dire, agganciando le braccia al collo di lui.

"Quello lo guardiamo domani."


"Abbiamo una vita intera per guardare il tramonto." si lamenta imbronciato.

"Potevi pensarci ieri." Hermione sorride con calma, accarezzandogli la guancia.

"Solo un bacio, giuro che non ti rapisco." la prega ancora.

"Il tramonto: guarda il tramonto."

Fred alza gli occhi al cielo per poi fissarli sul volto di lei, "Lo sto guardando, l'ho guardato tutto il tempo."

Solo se ti fidi di me (Fremione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora