Nei corridoi a scuola mi guardavano tutti.Mi da seriamente fastidio questa cosa,non amo essere al centro dell'attenzione,ne essere tantomeno notata.Non sono una di quelle ragazze molto fanatiche ma almeno sono sicura di me,credo di esserne certa.
Cammino con lo zaino su una spalla ed entro in classe.
Professore mate.:buongiorno ragazzi,sono il professor Harris,insegno matematica e in alcune classi anche scienze.
Dopo qualche minuto decide di farci fare lezione all'aperto e andiamo nel cortile.
Professore mate.:ora fate un cerchio abbastanza grande e sedetevi a terra
Dopodiché ci chiese di presentarci,cominciò una ragazza,alta,magra,bionda,occhi verdi,con molte lentiggini.
X:mi chiamo Alyssa e ho 15 anni,non so cos'altro dire...
Dopo qualche altra persona arriva il mio turno.
Io:ciao,sono Samantha e ho 14 anni.
X:diretta
Ci deve essere sempre qualcuno che deve sparare cavolate...
Io:preferisco non fare troppi giri di parole,vado dritta al punto
Dopo arriva il turno di questo ragazzo
X:sono Mike e ho 15 anni,cos'altro dovrei dire?
Professore mate.:basta questo,se vuoi aggiungere qualcosa fai pure
Mike:sono apposto così
(16:54)
Per ora non abbiamo nulla da fare.Fermi ad ascoltare musica aspettando la sera.
Il professore di matematica mi ricorda molto mio padre,corporatura simile,occhi azzurri e capelli scuri,proprio come lui. Sarà che mi manca così tanto al punto di immaginarlo sempre. Qualcuno di avvicina e mi toglie gli auricolari
Io:cosa vuoi?
Mike:te ovviamente
Non rispondo,mi sollevo da terra e lo guardo,abbastanza male.
Mike:scusa per come ho risposto stamattina
Io:okay
Mike:quando non sarai più arrabbiata con me,chiamami ecco il mio numero.
Dice e se ne va.
Mi ero un po' seccata della sua presenza.
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La fine dell'inferno,l'inizio di una vita.
RomanceNon ricordo molto di quella sera,ho solo qua