by: pandy-draw
(chiediamo scusa per le nostre scemenze)Mi svegliai grazie al cinguettio degli uccellini fuori dalla finestra come ogni mattina, proprio come una principessina. Le lenzuola di lino antico d'egitto sono vellutate a contatto con la mia pelle, peccato che io indosso sempre jeans aderenti e maglioni a collo alto dal mattino alla sera (ho anche dei pigiami così). Mi alzai e stiracchiai la mia povera schiena distrutta dal troppo lavoro, poi mi diressi in cucina dove Alfred mi aspettava già sveglio che stava preparando delle ottime omlette inglesi.
"Salve Alfred" dissi arrossendo un pochino nel vedere Alfred con il suo bellissimo grembiulino rosa di pizzo pregiato francese.
"Buongiorno signorino Bruce, ha dormito bene?" mi chiese mettendomi sotto al naso un delizioso piatto di uova. Il profumo fragrante mi faceva venire l'acquolina in bocca.
"Sì Alfred"
Parlai con Alfred, finì di mangiare e andammo ad allennarci come ogni mattina.
Era estate e faceva molto caldo, Alfred difatti mi chiese gentilmente se poteva rimanere in canottiera durante i nostri allenamenti. Appena me lo disse avvampai, le guance presero un leggero colorito rossastro.
Deglutì e presi un rapido respiro.
"Ma certo Alfred, non c'è nessun problema." Eccome se c'era il problema.
Eccolo lì, davanti a me. Il sudore che scendeva lungo il suo viso fino a depositarsi sul collo. Gli rendeva la pelle così lucida e giovanile. Si stava togliendo la cravatta e il panciotto, e successivamente si tolse anche quella camicia bianca sempre stirata accuratamente.
Alfred aveva delle braccia possenti, muscolose ma non troppo. Il sudore sui bicipiti lo rendeva ancora più belli e grondanti, mi facevano venir voglia di aprirci una fanpage su Instagram."Signorino Bruce si sente bene?" quelle parole ruppero il sogno che mi stava passando nella testa.
"Certo, perché chiedi Alfred?"
"La vedo un po' rosso in viso e ho provato a chiamarla più volte senza risposta... c'entra qualche cosa successa con la signorina Kail?" forse fu una mia impressione, ma ebbi l'impressione che quando Alfred parlò di Selina mi sembrò disturbato e una punta di insopportazione.
"No no... Selina non c'entra. Approposito Alfred, ho sempre desiderato chiedertelo...forse è solo una mia impressione ma ogni volta che parliamo di Selina tu non mi sembri molto contento, la odi per caso?" Alfred rimase in silenzio qualche secondo prima di rispondere, forse avevo toccato qualche tasto dolente?
"Non odio la signorina Kail, ma credo fermamente che la distrae troppo e questo non va bene per il suo addestramento." Alfred aveva sempre la risposta giusta anche nei momenti in cui lo coglievi con le mani nel sacco. Sapeva mentire bene almeno.
Procedemmo con l'allenamento, ero distratto, continuavo a concentrarmi sui muscoli di Alfred invece che sui suoi pugni. In men che non si dica, infatti, Alfred riuscì a proiettarmi, sbattendomi per terra e tenendomi bloccato lì.
"La smetta di pensare alla signorina Kail." la sua voce era ferma, dura, forse tremava un po' ma ho pensato fosse per il fiatone.
"Lasciami andare Alfred" gli dissi. Il suo corpo stava schiacciando il mio, era troppo per le mie ossicine regali.
"Deve ascoltarmi signorino Bruce. Lei la deve smettere di pensare alla signorina Kail. La confonde, la distrae. Deve pensare solo a me."
Non so cosa Alfred volesse dire, ma tutto quello che passò nella mia mente fu solo un unica cosa...
"Ti amo Alfred"
E lo baciai con dolcezza, un bacio leggero, timido e docile. Venne ricambiato e chiudemmo entrambi gli occhi, stando sdraiati e abbracciati alla luce del tramonto che filtrava tra le finestre di vetro di pino marittimo del Kossovo.
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