"C'era una volta, in una classe di cerebrolesi, un ragazzo che doveva fare i suoi bisogni, in quel momento si stava tenendo una lezione artistica, nella quale gli studenti dovevano finire le loro tavole.
La classe non era composta da numerose persone calme, ma bensì da gente che continuava a parlare e a fare baccano.
Ad un certo punto uno di loro, il più temerario, proferì le seguenti parole:
- Devo fare la cacca!
Tutti tacquero, la professoressa sbarrò gli occhi e con aria di sfida disse:
- Ripeti cos'hai detto!?
Il fanciullo cercò di escogitare un metodo per scampare alla furia della donna, tuttavia lei insistette, quindi il ragazzo ripeté la frase dopo aver raccolto tutto il coraggio in corpo:
- Ho detto che devo andare a fare la cacca!
In quel preciso istante la professoressa, furiosa, uscì sbattendo la porta e tutti tacquero.
Dopo interminabili istanti la classe scoppiò in una fragorosa risata.
E il ragazzo venne sospeso per un giorno.
Fine."
Mia madre:- Sì, ma potevi raccontarmelo in maniera normale...
Io:- No, lo preferisco così.
Mia madre:- Non potevi essere come tua sorella?!
Io:- Nope.
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La mia classe, in un libro
RandomImmaginate di essere degli studenti delle medie, immaginate anche di avere dei compagni di classe non del tutto sani di mente, mettete tutto questo in un libro, serve dire altro?