Parte 1

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"No, non può essere vero. Ti prego dimmi che non è così" mi urla addosso in lacrime mia cugina. Non posso crollare anche io, devo tenere duro e dare coraggio a Summer. "Summ non ho idea di cosa sia successo, ma stai tranquilla, una soluzione la troveremo".

E così fu, la trovammo, la soluzione peggiore che potessimo mai prendere nella nostra vita, metterci in fuga, o meglio, in salvo.

"Summer sei sicura che questo tizio si trovi qui?". Non ho la minima idea di dove siamo, attorno a noi c'è solo un enorme parcheggio.

"Si sono sicura Alex, mi ha scritto che ci saremmo visti qui per le undici, sarà solo in ritardo, tranquilla" mi sorride cercando di tranquillizzarmi, ma non lo sono affatto.

Dopo la notizia di mio padre, ci siamo messe subito in viaggio, perché se fossimo rimaste in quella casa non l'avremmo passata liscia, Dio solo sa quanto quella donna sa essere malvagia, ci avrebbe reso la vita un inferno. Non che prima non lo facesse già, ma la presenza di nostro padre rendeva tutto molto più leggero, era la nostra garanzia di sicurezza in quella casa, e ora che non c'è più, o meglio, non è più con noi, la cosa migliore che potessimo fare era fuggire, e così facemmo. Purtroppo il nostro spirito di sopravvivenza non ci ha portate tanto lontane, e ora ci troviamo qui, nel mio SUV nero, in un parcheggio nel nulla, ad aspettare un tizio di nome Bill che ci consegni le chiavi della nostra nuova casa.

Appoggio la testa sul finestrino, "Summ ti giuro che se non arriva tra cinque minuti me ne vado".

"Cara Alexis, e dove pensi di andare senza soldi, visto che la nostra orribile matrigna ci ha bloccato le carte?" alza la radio.

Un'ora e trenta minuti dopo, ci troviamo in un vicolo buio, a un isolato da una caffetteria aperta ventiquattro ore su ventiquattro, davanti a un edificio che sta cadendo a pezzi. "Sarebbe questa la nostro nuova casa?" chiedo schifata a mia cugina che si limita a guardarmi e ad annuire, più schifata di me. L'unica cosa buona è il parcheggio privato. "Avanti, portiamo su la nostra roba, non mi piace questa strada" avanzo aprendo il portone rosso da pitturare. Summer mi segue. "Abituatici cuginetta, sarà la nostra vita finché non scarcereranno zio Carlos". Ebbene si, zio Carlos, nonché mio padre, è stato arrestato due giorni fa per truffa e corruzione. Non ci ha mai parlato dei suoi giri loschi, ma noi l'abbiamo sempre saputo che tutti quei soldi che tanto vantavamo erano sporchi, come lo sapeva la sua fidanzata Meghan, un'orribile persona, poco più che trentenne, che fece di tutto per tenersi buono mio papà e i suoi soldi, persino sposarlo. Meghan ci ha sempre viste come un obiettivo da eliminare, per tenersi mio padre tutto per sé, tanto da inventarsi storie assurde per farci buttare fuori di casa. E ora che ha ottenuto ciò che ha sempre desiderato, si gode la sua vita, nella nostra villa e con i soldi di mio padre.

Perdersi per ritrovarsiWhere stories live. Discover now