Capitolo 3

19 6 2
                                    

Sono nella mia camera, ho appena concluso un fantastico pomeriggio in spiaggia. Mi mancava questo relax. Non pensare a niente, lasciarsi alle spalle le preoccupazioni ed il resto. Il mio unico problema ora è cosa mettere stasera.

Hanna ha organizzato un falò in spiaggia e non ho ancora capito cosa devo indossare.
Pantaloncini e top o un vestito?
Non voglio sembrare esagerata, insomma la spiaggia e sotto casa.
I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
-Arrivo!
Mi cingo velocemente con un telo bianco e accorro ad aprire
Inaspettatamente mi ritrovo l'unica persona che non volevo affatto vedere.
Il suo fare colmo di presunzione mi da ai nervi, non posso farcela.
-Ti serve qualcosa percaso?
-Questo è tuo.
Ha in mano il reggiseno che avevo perso in acqua qualche ora prima.
Mi sento leggermente in imbarazzo.
Prima di porgermelo lo osserva.
-Emh vuoi darmelo o te lo vuoi tenere per ricordo?
-Sceglierei la seconda ma saresti contraria, per cui ecco a te.
Me lo restituisce.
Ma è normale? Prima ride del mio fisico e poi dice cose del genere? Ma tutta la gente strana capita a me?
-Ok grazie.
Con un movimento brusco chiudo la porta, senonché il moro pone resistenza.
-Cosa vuoi ancora?
-Non mi inviti ad entrare?
Eh?
-Dovrei?
-Non so, ti sono venuto gentilmente a restituire quel coso e tu mi tratti così? Non ti hanno insegnato le buone maniere?
-E a te non hanno insegnato che non si tratta in quel modo una ragazza se poi vieni a fare il viscido? Non sei sexy se fai il presuntuoso.
Oh si che lo è.
-Evidentemente no
Detto questo, si gira e inizia a percorrere il corridoio in direzione opposta.
-Ah, sono sexy anche senza fare il presuntuoso.
Rivolge un'ultima occhiata nella mia direzione facendomi l'occhiolino e, velocemente, sparisce.

Ritorno ai miei dubbi ma, infine, decido di indossare un top nero ornato da alcune frange nella parte inferiore e degli shorts di jeans.
Adoro truccarmi, peccato che, a differenza delle altre ragazze, non mi faccia diventare una dea greca. Per questa volta, mi limito ad utilizzare del mascara e l'eyeliner, se mi buttassero in mare con tutto il fondotinta sembrerei una fontana di cioccolato bianco.

Da Banana🍌 a Me
Vieni immediatamente nella mia camera, ti devo dire una cosa!
Da Me a Banana🍌
Urgente?    
Da Banana🍌 a Me
Ovviamente, muoviti!
Da Me a Banana🍌
Non ho voglia di farmi un piano a piedi, vieni tu
Da Banana🍌 a Me
Daii, non faresti questo per la tua migliore amica? 😢
Da Me a Banana🍌
Dopo mi fai un cocktail dei tuoi?
Da Banana🍌 a Me
Tutto quello che vuoi amore mio
Da Me a Banana🍌
Arrivo

Calzo delle infradito e mi avvio per il corridoio. La villa ha quattro maledetti piani, la camera di Hanna è in fondo al corridoio del terzo piano, questo vuol dire che devo fare una rampa di scale più un corridoio intero, pigrizia portami via.

Portato a completamento il percorso, entro nell'ultima porta del corridoio.
-Cosa vuoi Ban-
Mi chiudo la porta dietro e girandomi, mi accorgo di aver sbagliato stanza.
Mi ritrovo davanti Dylan, con su solo delle mutande, le quali lasciavano poco spazio all'immaginazione.
Di scatto mi copro la vista con la mano.
-Oh, emh, scusa, h-ho sbagliato stanza
Con la seconda mano cerco impaziente la maniglia della porta, quando percepisco la calda mano del ragazzo che mi aiuta a trovare la maniglia.
Sposta lentamente la mano con la quale copro gli occhi e ritrovo il suo viso a pochi centimentri dal mio.
-Quella è la porta
Accenna una risata, diversa da quella delle ore precedenti, non di scherno.
-Emh, si grazie, ho sbagliato scusa
Il mio viso è un peperone.
-Stento a crederci ma, ok
Mi accompagna fuori sorridendo e mi guarda divertito.
-Cosa ti guardi?!
-Sei carina
Non solo strano, pure lunatico!
Tiro fuori il telefono dalla tasca e chiamo Hanna ancora sotto gli occhi di Dylan.
《Ma quale cavolo è la tua stanza》
《In fondo al corridoio ti ho detto》
《Puoi uscire gentilmente?》
La porta affianco alla camera di Dylan si apre.
-Che cav-
S'interrompe vedendomi davanti al moro seminudo.
-Oh, interrompo qualcosa?
-No, no niente fila dentro
Hanna inizia a sorridere maliziosamente verso di me.
-Ho detto vai dentro!
-Oook
Rientra dentro ancora sorridente
Dylan è li immobile, sorridendo maliziosamente anche lui.
-Emh, scusa ancora, i-io vado...
-A stasera Emma

Speditamente mi chiudo la porta alle spalle e scivolo per terra.
Ho gli occhi chiusi, non riesco ad aprirli per la vergogna!
Quando trovo un briciolo di coraggio li apro e, come previsto, trovo la faccia di Hanna ancora sorridente.
-DIMMI TUTTO
-Non dovevi parlare tu?
-EMMA JONES CHE PARLA CON UN RAGAZZO, PER LO PIÙ NUDO, È PIÙ IMPORTANTE
-Non sei d'aiuto, ho solamente sbagliato camera, è colpa sua se sono entrata, la porta non era chiusa a chiave!
-Devo credere a questa balla? È tutto il giorno che lo guardi!
-Ma non lo vedi come mi tratta?!
-Le storie d'amore più belle nascono dall'odio
-Dove l'hai sentita questa cavolata?

Ruin my life | Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora