Capitolo 5

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-Forza ragazzi, venite tutti qui!
Hanna è così piena di energie, cosa positiva se non fosse anche testarda, vuole assolutamente far si che Jake mi riveli i suoi sentimenti.
Non capisco proprio cosa ci trovi in me di così speciale, insomma ci sono tante Barbie miste a Brazt miste a Principesse Disney qui, che vuole da me?

In questo momento sono affiancata da Dylan, è costantemente al mio fianco da quando mi è venuto a prendere su in camera. Non capisco se mi sta prendendo in giro o è serio quando mi parla. Dicono tanto che le ragazze sono complicate, ma voi ragazzi di siete visti?
Lo sguardo assorto verso il tramonto viene interrotto dalla voce di Hanna.
-Emma, mi aiuti a preparare i cocktails?
-Sure, Baby.
Mi alzo dall'ascigamano posto sulla sabbia e la seguo in cucina, lasciando il moro ancora li, perso nei suoi pensieri di fronte al tramonto.

-Sputa il rospo.
-Che?
-Sai che non so fare i cocktails, spara la cazzata dai.
Si avvicina al mio orecchio.
-Ho sentito che Jake vuole baciarti stasera.
Mi allontano e la guardo diretta in viso.
-Hanna hai rotto!
-Ma che vuoi, ti sto aiutando!
-Pensi sia di aiuto quello che stai facendo? Sai che odio queste situazioni, perché mi ci metti in mezzo cavolo!
-Ma perché sei sempre sola, non ti farebbe male stare con qualcuno!
Urlare in mezzo al salotto con una quindicina di altra gente in giro per la casa, non è il massimo.
-Ma io non voglio nessuno Hanna, continui a non capirlo! Non ho bisogno di alcun ragazzo, figurati un muscoloso senza cervello!
Proprio in quel momento, entra Jake.
-Hey ragazze, che succede?
-Niente, Emma non ragiona
Si avvicina a noi, presso il bancone della cucina.
-Come mai?
Mi rivolge un occhiolino.
-Dice che non vuole fidanzarsi.
Alzo lentamente lo sguardo, primariamente rivolto verso il basso, nella direzione di Hanna.
Ha problemi?
-Strano, perché Em?
-Non voglio nessuno, poi le smancerie non mi piacciono.
Ma si, buttiamola sullo scherzo, tanto la figura di merda l'ho già fatta.
-Ma no, non vorresti essere baciata ogni mattina?
-Nah, non sono tipo da queste cose.
Gradualmente, le mie guance stanno andando a fuoco.
-Non sei un tipo da baci?
-Nah.
Vedo Dylan venirmi in contro. La prima volta della giornata, sono felice di vederlo.
-Allora sei tipa da...
-Oh Dylan, si arrivo. Ragazzi scusatemi, doveva dirmi una cosa.
Raggiungo velocemente il ragazzo e lo trascino su per le scale.

Entro nella prima stanza disponibile e  chiudo la porta alle mie spalle.
-Devo chiederti perché o me lo spieghi di tua spontanea volontà?
Quel tocco di sarcasmo nelle sue parole non manca mai.
-Hanna mi stava mettendo in imbarazzo
-Tutto qui?
-Si perché?
-Allora scusa, mi tiri, sgualcisci la camicia e mi trascini su per delle scale correndo, solo perché ti stava mettendo in imbarazzo? Me la ristiri tu la camicia!
Le sue parole mi fanno ridere, sembra quasi serio.
-Vuota il sacco, dimmi la verità
Non so se farlo, lo conosco da un giorno, ha iniziato trattandomi male e ora sono in una stanza con lui, tremendamente  sexy, seduto sul letto.
Mi sembra ovvio che Emm Jones debba scegliere sempre la scelta "sbagliata", ma si, diciamo ad un apparente sconosciuto i fatti miei.
-Hanna ha detto che piaccio a Jake, che sta architettando qualcosa per baciarmi. Non voglio che siano vere nessuna delle due ipotesi.
-Tiragli uno schiaffo se ci prova, se vuoi lo faccio io.
Eh?
-Ma scusa, non siete amici voi due?
-Lui è amico mio, io non sono suo amico.
-E cosa ci sarebbe di diverso?
-Devo farti un disegnino per spiegartelo o preferisci uno schema?
-Ma fai sul serio? No perché mi sembra che questa dannata giornata mi stia mettendo alla prova.
Spazientita, apro la porta ed esco.
La sento aprirsi dietro le spalle e una presa stringere aggressivamente al mio polso.
-Sono venuto a prenderti in camera, ciò mi conferisce il titolo di tuo accompagnatore per stasera, non puoi andare via così.
L'avambraccio visibile è segnato dalle vene irrigidite a causa della pressione applicata al mio polso.
Mi fanno quasi paura il suo viso così vicino al mio e le sue parole inverosimilmente calme.
Allenta la presa, fa scivolare la mano fino a prendere saldamente la mia e la porta all'altezza della sua bocca.
La bacia, facendomi dentire una dama. Posa le labbra sul dorso e lascia un leggero alone umido su di esso.
Mentre allontana la mano dalle morbide labbra, l'accarezza dolcemente con i polpastrelli.
Tutto ciò, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Come incatenati, i nostri occhi si studiano a vicenda. Studiano i delicati lineamenti del viso, gli occhi caramellati contornati da una spessa montatura nera, i nei cosparsi per il viso e le labbra apparentemente soffici. Il desiderio di buttarmici a picco è grande, poco sopportabile.

Ripone la mano in basso e mi invita a scendere, per la seconda volta, le scale insieme a lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2020 ⏰

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Ruin my life | Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora