Capitolo 3

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Entriamo.

Chiediamo un tavolo per due, il cameriere ce lo indica, e noi non esitiamo per andare a sederci.

Arrivano per farci ordinare le pizze.

Io: "Io prendo una margherita e una CocaCola in lattina grazie."

Ed: "Anche io lo stesso."

La cameriera se ne va.

Io e Ed iniziamo a parlare.

Ci interrompe il cameriere che porta le pizza e la CocaCola.

Finiamo di mangiare, paghiamo, e torniamo verso casa.

Decidemmo di stare un po al parco.

Mi accorgo che sotto l'albero dove eravamo seduti prima c'era ancora la mia chitarra, la avevo dimenticata, per fortuna era ancora li.

Ed la va a prendere.

Ed: "Sai sto scrivendo una canzone."

Io: "Davvero? Come s'intitola?"

Ed: "I'm a mess."

Lo fulmino con gli occhi.

Io: "Ed tu non sei un disastro. Sei la cosa piú bella che esista. Non puoi dire che sei un disastro!"

Gli tiro un pugno sul braccio.

Ed: "Ahi! Calmati piccola!"

Io: "No non mi calmo affatto! Non sei un disastro capiscilo!"

Ed: "Va bene piccola, non sono un disastro, okey."

Io: "Bravo."

Gli guardo il viso e gli accarezzo delicatamente la guancia.

Io: "Ed sei bellissimo."

Ed: "Piccola, ti senti bene?"

Io: "Mai sentita meglio."

Ed: "Secondo me stai male."

Mi tocca la fronte.

Io: "Ed sto benissimo soprattutto perché sei qui, di fianco a me, a sorridermi e a far sorridere anche me."

Ed: "Piccola sei dolcissima. Ti amo.."

Io: "Mi che..?!"

Ed: "Ti amo di bene, piccola."

Io: "Anche io ti amo di bene Ed."

Per un momento mi era salito il cuore in gola, ero illusa.

Illusa che lui mi amasse.

Ora sono un pó delusa, pensavo lo avesse detto davvero. Cazzo quanto sarebbe bello sentirsi dire "Ti amo, piccola." da quei dolci occhioni azzurri e da quel visino angelico che mi fa impazzire? Sarebbe la cosa piú bella del mondo. La cosa che mi farrebbe sorridere davvero, e per sorridere davvero intendo un sorriso vero, non come quelli falsi che faccio di mio solito.

Continuavo a fissarlo e a sorridere, si mordeva il labbro inferiore molto spesso.

Io: "Ed."

Ed: "Dimmi piccola."

Io: "Perché continui a morderti il labbro?"

Ed: "Sono un pó nervoso."

Io: "Perché?"

Ed: "Sai mi piace una ragazza, anzi non mi piace, la amo da morire."

Io: "Chi sarebbe la fortunata?"

Ed: "Fortunata non credi. Comunque é una ragazza con i capelli in testa."

Io: "Eddai!"

Ed: "Bhe.. Okey te lo dico. Sei tu."

Credo che il respiro mi si sia bloccato per dieci secondi o piú.

Io: "Ed, io.."

Non mi fece finire la frase e mi lasció un bacio a stampo.

Ed: "Ti amo piccola."

Quel sussurró fu la cosa piú bella che io abbia mai sentito.

Io: "Ed, anche io ti amo."

Ci stringiamo in un forte abbraccio.

Lui inizia a cospargermi baci sul collo.

Dopo un pó era ora di tornare a casa. Ci salutammo con un bacio seguito da un abbraccio.

Io: "Notte"

Ed: "Notte piccola mia."

Aveva aggiunto "mia" e la cosa non mi dispiaceva affatto.

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