1 Capitolo

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Domani inizia la scuola,  allora inizio a prepararmi le cose il giorno prima..

Mi metto due quaderni in cartella,  e metto i vestiti sulla sedia: leggins neri e grigi con una maglietta nera e una giacca nera. non ci tengo a ricominciare la scuola,  la odio infatti; ma mi rassegno all'idea. Già pensavo alle prossime vacanze estive. Cazzo,  non vedevo già l'ora che quest'anno finisse.

Sono le 20..allora accendo il mio laptop ed entro sul mio gioco preferito. - tanto non avrei fatto tardi - pensai.

Però senza accorgermene il tempo passo' subito.

Le 04:07

Merda, spengo il laptop e cerco di dormire anche se non è stato facile perché mi ero abituata ad addormentarmi verso le 05 i giorni prima.

Suona la sveglia con una musica seccante,  che avevo scelto a caso ieri .  Avevo dormito meno di 3 ore..  Ero stanchissima. Sono anche un po' ansiosa per il primo giorno,  quindi non volevo fare tardi.  Allora mi alzo subito,  vado in bagno a farmi una doccia,  mi piastro i capelli e mi vesto in fretta. 

Mio padre mi aspetta accanto  alla porta e mi chiede - Dexi,  sei pronta? -  io mi avvicino e gli rispondo - si,  credo di si-

Andiamo in garage,  prende la moto. Mi metto anche io il casco e salgo.

Dopo meno di 10 minuti sono arrivata. Non mi mancava per niente quel carcere minorile. Sono contenta però di rivedere le mie amiche.

Salgo le scali della scuola e arrivo in cortile,  cerco la mia classe con lo sguardo e vado verso di loro sorridendo,  loro urlano - Hey Dexiii- e si avvicinano anche loro.  Io le abbraccio  e le bacio,  il più lungo abbraccio è stato con Ally. Lei mi dice guardandomi con i suoi bellissimi occhi scuri - mi sei mancata tanto- io guardo lei è abbracciandola di nuovo gli dico - anche tu -.  Iniziamo a parlare delle vacanze estive trascorse e così passarono circa 10 minuti.

*suona la campanella*

Entriamo tutti in classe.

Da noi la prof già era dentro e si sa già il primo giorno non si fa granché, anzi noi non abbiamo fatto niente.  Le ore iniziano a passare lentamente.  Ma io resisto  fino alle 12, l'ora in cui dovevamo uscire quel giorno.

Esco da scuola,  saluto le mie amiche che di solito o vanno con la macchina oppure a piedi ma fanno una strada diversa dalla mia.  E quindi io scendo da sola a piedi.  Di solito ci metto 25 minuti per arrivare a casa.

Bene,  prendo il telefono,  infilo le cuffie e metto la playlist che avevo creato il giorno prima,  alzo il volume a massimo e inizio ad avviarmi verso casa.

Dietro di me ci sono alcuni ragazzi,  non li conosco ma non mi sembrano studenti  modello. 'parlano'  anzi urlano le parole tra di loro,  come se stessero a due km di distanza,  anche con la musica li riesco a sentire. 

Io istintivamente aumento il passo.

Ma li sento molto vicini a me.

Come se stessero correndo,

Sento il loro fiato sul collo.  Sento una mano toccarmi la schiena. Mi giro spaventata,  erano loro.

Io guardo quello con la mano sulla mia schiena che iniziò a toccare i mie lunghi capelli biondi e gli dico -  che Cazzo Fai? Lasciami. -  lui sorride e mi dice - ahahah stai calma non ti faccio niente- poi continua - cerco solo un po' di compagnia -. Ora che sono girata lo vedo bene,  e un ragazzo alto,  moro,  occhi scuri. Poi ha altri due ragazzi accanto a lui,  più alti di lui a quanto sembra,  uno biondo con gli occhi azzurri e l'altro sempre Moro e gli occhi scuri.

Lui vedendo che non gli dicevo niente, mi tese la mano e mi disse. - io sono Lorenzo,  mi piace fare nuove amicizie,  sopratutto con ragazze belle come te-

Io iniziai a ridere.  - Beh io non voglio fare amicizia con te-.  Lui mi guardo un attimo e mi chiese sorpreso - e perché? - continua - non ti sembro un ragazzo abbastanza dolce? -  gli altri due dietro di lui iniziarono a ridere. Io gli dico ridendo -  dolce no,  ma mi sembri simpatico. -  lui mi guardo sorridendo e mi disse - bhe grazie...Ma mi dici il tuo nome? -  io vedo il pullman arrivare e inizio ad aumentare il passo,  dicendogli alzando la voce - la prossima volta, forse! -  lui rimase a guardarmi insieme agli altri due mentre salivo nel pullman.  Arrivo a casa e penso che non è stato poi così male il primo giorno.. Ancora 10 mesi così.

Ora però mi concentro sui videogiochi.

Spengo la luce,  accendo il laptop e adio pensieri. 

Questo è un altro mondo con Player virtuali,  altri come me che si rifugiano dal mondo in questo gioco, ossessionati da esso.

No Game No LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora