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• Alessio's pov •

Beatrice sta tornando a casa, non potrei che essere più felice; sorrido soddisfatto al suo ultimo messaggio e blocco il telefono, appoggiandolo sul tavolino in soggiorno. Inutile dire quanto mi sia mancata in questi giorni, mi sentivo così strano senza di lei, a tratti come se mi mancasse una parte fondamentale della mia vita. Lo stesso vale per Leonardo che, dopo avermi visto a Milanello, non si è più staccato dal mio abbraccio e ha preteso di venire a casa con me, invece di andare con il nonno. 

Proprio Leonardo è quello che, tra i tre, ha sofferto di più la divisione. Come ogni pomeriggio, ho provato a metterlo a dormire ma ho fallito miseramente; non ha intenzione di fare il riposino e, infatti, sento la sua voce provenire da camera sua. Mi dirigo nella stanza sperando di riuscire a calmarlo ma lo ritrovo in piedi nel lettino, con il ciuccio stretto tra i denti e gli occhioni verdi colmi di lacrime.

〈〈Vieni qua con me, nano〉〉 lo prendo in braccio e, subito, appoggia la testa contro il mio petto. Rinuncio a farlo dormire e ci sdraiamo entrambi sul divano. Spero che funzionino le coccole, nell'attesa che arrivi Beatrice, l'unica in grado di far ritornare il sorriso a Leonardo. 

Gli passo una mano tra i capelli e si sistema meglio su di me; ancora non sa che mamma sta arrivando. Odio vederlo piangere, mi si rompe il cuore perché, pur essendo così piccolo, ne ha già passate tante, per colpa del padre che si ritrova. E il mio intento è quello di farlo sorridere; così, visto che si è calmato e le lacrime sono sparite, decido di tormentarlo un po' facendogli il solletico. Inizia subito a ridere, dimenandosi come un pazzo e facendo svegliare Rocco, che stava dormendo poco più distante da lui. 

Accorgendosi di aver svegliato il cane, si porta una mano sulla bocca facendo una faccia sorpresa e non riesco a rimanere serio. Ormai, tra i due è guerra aperta: Rocco tenta di rubare il peluche a Leonardo e, dopo esserci riuscito, il bimbo lo guarda con aria di sfida e, incrociando le braccia, esclama 〈〈Occo〉〉 

Li guardo mentre continuano a rubarsi i giochi a vicenda e penso a quanto sia strano il mio cane: con tutti i giochi che ha sparsi per la casa, preferisce rubare quelli di Leonardo; di certo, non mi intrometto tra loro, anche se Leonardo mi rivolge uno sguardo d'aiuto. Cerco di recuperare il suo peluche ma Rocco sta correndo in giro per casa, sembra un pazzo. Solo le chiavi nella serratura riescono a distrarre Leonardo dal cane. 

〈〈Ohh〉〉 esclama stupito, aprendo la bocca e vedo gli occhi illuminarsi, come se già sapesse chi sta arrivando. 〈〈Mi sa che arriva la mamma, vai a vedere〉〉 lo esorto con un cenno verso l'ingresso. Anche Rocco segue Leonardo e, pur non vedendola, immagino la gioia di Beatrice nel venire accolta dai due cuccioli di casa. 

Rimango a guardare la scena dalla distanza, appoggiato al muro del corridoio con le braccia conserte ed un sorriso compiaciuto sul volto; Beatrice, che ha preso in braccio il figlio, si dirige nella mia direzione, senza dirmi niente ma accenna un sorriso. 

È Leonardo a rompere il silenzio imbarazzante che è sceso in casa; infatti, nessuno dei due ha il coraggio di fare il primo passo dato il nostro orgoglio smisurato. 

〈〈Papa〉〉 inizia a ridere, indicandomi con il dito; Beatrice lo lascia libero di correre verso di me, ma il bambino la prende per mano e la trascina verso di me. Mi sorride, quasi imbarazzata e cerca di nascondere il viso, guardando in basso. Poi, ci lascia soli e sparisce nella sua cameretta, seguito dal suo inseparabile amico a quattro zampe che, purtroppo per lui, deve rinunciare alla nanna. 

〈〈Non mi saluti?〉〉 la esorto a guardarmi, appoggiando l'indice sotto il suo mento. Le sue guance si tingono di un rosa acceso e, proprio come è successo nel nostro primo incontro, si imbarazza. Questa volta, però, non cala il gelo come la prima volta a Milanello; Beatrice si stringe a me e si appoggia contro il mio petto, come per paura di rimanere sola. 〈〈Scusami〉〉 mormora contro di esso.

Alessio Romagnoli • Filofobia •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora