Scendo dall'autobus,cercando di farmi spazio tra il mucchio di persone che si ammassano una addossa all'altra,sembra che facciano la gara a chi arrivi prima. Dopo sei ore di viaggio,sgranchirmi le gambe e respirare un po' di aria pura,è proprio quello che mi ci voleva anche se,diciamolo,lo smog di milano non era esattamente la mia idea di aria pura. Entro nell'aereoporto,e automaticamente penso al giorno in cui ero emozionatissima di partire per fare l'università in america,esattamente quattro anni fa. Come ho detto,da una parte ero emozionatissima,dall'altra invece ero triste perchè avrei dovuto lasciare le persone a cui tenevo di più,ovvero mio fratello e la mia migliore amica,e credetemi scegliere è stato davvero difficile,ma un'opportunità così capita poche volte nella vita.Ed ora eccomi qui,tornata nella mia amata milano. Bè amata per modo di dire,ma comunque mi è mancata.Qui non ho molti amici,anzi praticamente nessuno apparte cloe,lei sa come sono fatta veramente e non si è fermata alle apparenze,cioè una ragazza particolarmente riservata,sarcastica,il che non è falso,ma è solo una parte di me,per il resto io tengo molto a le persone e se mi feriscono la mia maschera serve a non far trasparire le mille emozioni che si scatenano in me.Come dice mio fratello sono 'incazzata col mondo',parla lui poi. Quando sono partita,lui stava cercando di realizzare un suo sogno,quello di fare il rapper,e da quel che mi ha detto nelle poche volte in cui ci siamo potuti sentire in america,ci è riuscito. Sono felicissima per lui,e andare via nel momento culminante della sua carriera mi è dispiaciuto moltissimo,dopotutto in america ho potuto ascoltare poco la musica per via dello studio,e se l'ascoltavo di sicuro quella italiana non girava. A proposito di mio fratello..dov'è finito quel coglione?doveva venire a prendermi dieci minuti fa. Mi giro e rigiro per cercarlo con lo sguardo,ma niente. Prendo il cellulare e gli scrivo 'dove cazzo sei finito?ti ricordi che dovevi venire a prendermi o no?' un secondo dopo mi vibra il cellulare 'cazzo ecco cosa dovevo fare,ora sto fuori torna da sola' Tengo il cellulare stretto tra le mani e cerco di trattenere un urlo di rabbia. Ma che cazzo? Stavolta non gliela perdono,cazzo sono quattro anni che non ci vediamo pensavo di mancargli almeno un po' come lui è mancato a me. Sento gli occhi lucidi e sono furente di rabbia,quando un tizio camuffato si avvicina a me. Ha un cappello,grossi occhiali scuri,una sciarpona,una giacca di jeans e jeans strappati,non riesco a vedergli bene la faccia visto che quello sciarpone gli copre metà viso. 'hei biela' ti pareva che non mancava il marocchino ora. 'non voglio niente grazie prego ciao' e mi allontano da lui. Merda mi sta seguendo,mi giro spazientita e gli dico'ti ho detto che non voglio niente. tu capire mia lingua?' quello fa un sorriso e dice' ma biela posiamo divertirci insieme' e mi afferra un braccio avvicinandosi pericolosamente a me. Esplodo. Menomale che mi ero ripromessa di mantenere la mia 'finezza',ma cazzo questo vuole stuprarmi,la parte della ragazzina ingenua non ci sta proprio.Gli do uno schiaffo'senti stronzo hai scelto il giorno e la persona sbagliata. Quindi se non vuoi che io mi sfoghi su di te a suon di botte ti consiglio di andare via,velocemente pure.' Rimane zitto davanti a me,a fissarmi,mentre si massaggia con una mano la guancia dove l'ho colpito. Ride. Ho capito questo vuole morire oggi. Abbasso un secondo lo sguardo e vedo che il tipo indossa delle diadora rosse. Improvvisamente la rabbia si mescola alla tristezza e gioia. Con le lacrime agli occhi dico' vaffanculo emiliano' e lo abbraccio.
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non scorderò|| fedez fanfiction
Fanfictione' dura quando la persona che ami e' proprio quella che non dovresti amare,ma anche provare a scordarla e' inutile,perche' il sentimento non puo' cambiare da un giorno all'altro. E quali sacrifici saresti disposto a compiere pur di stare vicino al t...