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3 - echi del silenzio

È una stanza buia quella in cui mi trovo. Ma io ho ritrovato me stesso? Questo buio fa solo farmi sentire la paura che mi attraversa con dei brividi. Stasera non vedo stelle, stasera sono imprigionato qui dentro; ma potrei immaginarmi prigioniero anche in alta montagna, perché la mia prigione non esiste, non si percepisce. La mia prigione sono io.
Non vedo niente, apro o chiudo gli occhi, nulla mi cambia; ma sento. Non è una nozione, non so se quel suono esiste per davvero, è un eco del silenzio. Un suono così sordo e ipnotico da farmi perdere all'interno della mia testa; o della mia prigione?
Ho perso il senno, apro gli occhi, ma non sono in me, mi vedo in terza persona, ed essi mi sembrano due punti bianchi. Ma sono stelle, credevo di guardare dall'esterno e invece guardo dal me profondo, le mie interne stelle inebriarsi.
Adesso vedo, gli occhi non si stancano, e si abituano così tanto al buio in me presente, che adesso ci vedono; vedo due stelle, che ad intermittenza, si appiccano e si affievoliscono. E più vedo, più vivono, e meno vedo, più muoiono: È uno specchio.