SEOKJIN E L'AMORE

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Seokjin povs

Oggi è un altro giorno come tutti gli altri per me, anche se per il resto del mondo è un giorno importante, il giorno dove tutti sono innamorati..
Io non lo sono..purtroppo non ho ancora incontrato nessuna che faccia per me. Tutte le ragazze con cui flerto dopo un po' mi stancano, non perchè sono un dongiovanni, precisiamolo, ma per il semplice fatto che la cosa ad attrarle da me è il mio fisico e non la bellezza del mio cuore. Non so precisamente cosa voglia dire amare una persona, so solo che sto cercando qualcuno che renda la mia vita un posto migliore.

Sono appena arrivato a lavoro e sono precisamente le 16.37. Lavoro come commesso in un piccolo negozietto dietro casa mia, piú che un negozio sembra una cartolibreria ma vabbé..oggi non ho alcuna voglia di seguire i clienti che tutti euforici cercano bigliettini sdolcinati da regalare alla loro ragazza o al loro ragazzo..non so cosa voglia dire tutto quest'amore, so solo che mi infastidisce e non poco.
Verso le 19.00 il mio capo se ne va, lasciandomi le chiavi per la chiusura del negozio..mancano solo dieci minuti e finalmente potró tornare a casa a riposare, sono stanchissimo!
Cinque minuti prima della chiusura vedo entrare qualcuno; possibile che venga ancora qualcuno a cinque minuti dalla chiusura!! Mi avvicino alla figura notando sia un uomo sulla 70 anni se non piú. Cautamente mi faccio spazio tra gli scaffali arrivando accanto a lui, noto subito che sta scrutando attentamente i biglietti piú costosi che abbiamo.
-mi scusi, posso aiutarla?- chiedo con tono calmo e un sorriso smagliante..ho sempre adorato gli anziani!
-No grazie mille ho giá scelto!- la sua voce soave risuona nelle mie orecchie come una dolce melodia e un sorriso si forma sul viso del signore dinanzi a me, mostrando ogni singola ruga sul suo volto.
-É un biglietto per vostra moglie?- chiedo curioso di sapere di piú sulla sua vita, come se ne fossi attratto.
- si, lo porteró al cimitero e lo lasceró su di lei!- un sorriso malinconico ma dolce prende vita tra quelle rughe che segnano il suo volto come ogni attimo di vita.
-perché continua a portarle regali?- sorge spontanea questa domanda che fisso negli occhi dello sconosciuto porgo a esso.
-Ragazzo, seguimi e capirai!- si avvia alla cassa ed io ammaliato da quelle parole come un mistero irrisolto mi precipito ad essa dandogli modo di pagare. Saldato il conto fuoriesco dal negozio chiudendolo con l'apposita chiave.
Dopo 10 minuti di cammino, infiniti, arriviamo dinanzi il cancello del cimitero. Ho sempre odiato i cimiteri sono cosí tetri e spaventosi, mi terrorizzano!
-Su seguimi- la voce dell'anziano mi riporta alla realtá, mi ritrovo giá all'interno del cimitero senza ricordarmi di esserci entrato.
-come ti chiami, ragazzo?- mi chiede tutto d'un tratto fermandosi difronte una lapide, che capisco subito essere quella della moglie
-Seokjin ma mi chiami Jin- lo guardo per un attimo per poi spostare il viso sulla foto che rappresenta la donna.
-era molto giovane-  constato guardando la foto
-mi scusi se glielo richiedo  ma perchè continua a portarle regali il giorno di San Valentino?- la domanda sorge spontanea, quasi quanto la tonalità di voce con cui porgo codesta
-Caro Jin- un sospiro esce dalle sue labbra -continuo a portare regali a lei perchè per me è stata l'unica, l'unica che ho amato davvero, l'unica che riusciva a capirmi e a starmi vicino anche quando superavo i limiti. Lei è sempre stata tutto per me, il mio cuore, la mia anima, la mia intera vita..quando se n'è andata, ha portato con sé ogni singola parte di me, lasciandomi in bilico tra il voler morire per raggiungerla o il rimanere in vita ed onorarla ogni giorno. Ho scelto la seconda, per questo ogni San Valentino vengo qui e le porto dei semplici regalini da fidanzatini, per farle capire che lei era, è e sará sempre l'unica per me e non importa quanto oggi lei mi sia lontana per me rimane sempre a un millimetro da mio cuore- le ultime parole sono la causa delle lacrime che ora rigano imperterrite il mio viso, le sue parole hanno fatto perdere un battito a quel organo chiamato cuore che non ricordavo di avere..
-Wow..- è l'unica parola che il mio cervello riesce ad elaborare e l'unica che la mia bocca riesce a pronunciare

Rimaniamo in silenzio per un tempo indefinito quando un rumore, o meglio una voce non richiama la nostra attenzione. Il custode ci sta chiedendo gentilmente di uscire essendo oramai ora di chiusura. Le ultime parole che sento pronunciare dall'anziano sono "ció che ami davvero, lo amerai per sempre", finita quella frase ci dirigiamo verso l'uscita.
Saluto il signore per me ancora sconosciuto e mi avvio verso casa. Arrivato a destinazione mi corico sul letto ripensando a questo giorno cosí bizzarro ma allo stesso tempo, entusiasmante e bello. Dopo poco e miei pensieri si chiudono in contemporanea con i miei occhi lasciando che io cada nelle braccia di Morfeo.
[...]
Ed eccomi qui, sono passati 3 anni dal mio incontro con Josh, lo sconosciuto che è riuscito a farmi capire cosa vuol dire amare davvero. Ad oggi sono cambiate molte cose, a partire dal mio lavoro, il negozio è diventato parte del mio passato, adesso passo il mio tempo sotto telecamere e riflettori. Non ho ancora trovato l'amore purtroppo ma ad oggi posso dire con sicurezza di sapere cosa vuol dire "saper amare". Un altro drastico cambiamento in 3 anni è stata la morte di Josh..se n'è andato lasciando in me un vuoto immenso, ogni San Valentino lo passavo al cimitero con lui mentre incantato ascoltavo la sua soave voce raccontarmi di ogni avventura e di ogni lotta che aveva superato. Lo ammiravo, e tutt'ora lo ammiro.
Oggi è proprio il 14 febbraio e sono passati un anno e due mesi dalla morte della persona che mi ha insegnato cosa significa amare qualcuno. Sono le 19.10 e sono dinanzi le lapidi che raffigurano una coppia bellissima e indistruttibile. Le lacrime scorrono sul mio volto senza un minimo di controllo e i miei singhiozzi risuonano in questo luogo che dall' essere il mio terrore e diventato come casa. Il mio pianto cessa di esistere dopo quasi un ora e lí decido di lasciare come ogni anno un regalo a tua moglie e una lettera per te..
● _Grazie a te ho scoperto l'amore, ogni san valentino lo passo con te e tua moglie dedicandole rose rosse e bigliettini firmati col tuo nome..tu volevi che lei sapesse di essere l''unica ed hai continuato ad amarla fino alla fine e spero un giorno di riuscire a trovare una donna o un uomo, che ne so, alla quale dare lo stesso amore che tu mi hai insegnato a provare, cosí da poterle donare una rosa rossa!..quella stessa rosa che ogni San Valentino illuminava il tuo volto e faceva battere il mio cuore..mi manchi_ ●
*Firmato: Seokjin Kim^^*
Dopo aver lasciato la lettera vicino la tua fotografia, mi incammino per tornare a casa ma prima di ció mi blocco dinanzi il grande cancello del cimitero, pronunciando fiero la stessa frase che tre anni fa pronunciasti tu "ció che ami davvero, lo amerai per sempre". Solo ora che ti ho perso capisco il significato di questa frase..

^Kim Seokjin^

Angolo autrice
Hiiii, scusate l'inattività ma non avevo idee e questo capitolo doveva essere pubblicato a San Valentino ma l'ho cancellato e riscritto mille volte ed ora eccolo qui...spero vi piacciaa byee❤️❤️

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