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Louis si sveglia su una poltrona all'ospedale. Harry è ancora profondamente addormentato sul letto, gli occhi gondi e le guance rosse per il pianto. A Louis si stringe il cuore. Si alza lentamente, passando le dita fra i capelli disordinati. Ha questa sensazione nel cuore, un desiderio di rivedere Beverly.

Mentre si alza rivolge un debole sorriso ad Harry. E' comunque stupendo, cazzo, anche se è praticamente un disastro. Louis presume di non essere tanto meglio.

Afferra il cellulare, lo mette in tasca ed esce dalla stanza, chiudendo piano la porta dietro di sè. Non ci sono molte persone nella hall, dev'essere presto. Ha bisogno di un caffè, o un tè, o qualcosa.

Dirigendosi in caffetteria, qualcuno gli mette una mano sulla spalla. Si gira per vedere Félicité davanti a lui, un'espressione timida sul viso. "Ciao," dice piano.

"Ehi," risponde Louis. "Ciao, che ci fai qui?"

"V-Volevo solo venire a trovarvi," risponde Fizzy con tono pacato. "La mamma ha detto che eravate ancora qui."

"Sì, um, la bambina, lei..." Louis sospira. "Non sta troppo bene. Ha un problema ai polmoni. Ho bisogno di caffé prima di gestire tutto di nuovo, andiamo."

Comincia a camminare solo per realizzare che Fizzy non lo sta seguendo. Lo sta fissando, gli occhi spalancati. "Andiamo," insiste. Fizzy si affretta a seguirlo, trascinando i piedi dietro di lui.

Ci sono solo poche persone in caffetteria. Louis si dirige subito alla macchinetta del caffè, che è gratis (grazie a Dio), e si gira verso Félicité. "Vuoi?" Lei annuisce. Louis prende due bicchierini e li riempie, passandone uno a Fiz.

"Quindi, Beverly," comincia Louis. Vede Fizzy aggrottare le sopracciglia. "Giusto. E' il suo nome. Beverly Rue Tomlinson. Mi piace. Comunque, ha un problema. Non so come spiegarlo." Prende un sorso di caffè. "Il sangue non riesce bene a fluire nei suoi polmoni. Quindi. Non sappiamo se starà bene o no. E' nata qualche giorno fa e sta migliorando. Non voglio illudermi però."

"Oh," dice Félicité. "Come.. come sta Harry?"

"Non sta bene," ammette Louis. "E' molto turbato. Ha il cuore a pezzi, sinceramente. Mi sento uno schifo."

Fizzy si acciglia, abbassando lo sguardo sul suo caffè. "Manca lo zucchero," decide, allungando una mano per prenderne una bustina. "Mi dispiace tanto, Lou."

Louis storce la bocca. "Possiamo andare a vederla," propone. "Dopo che abbiamo finito il caffè. Non si possono portare cibi o bevande nel reparto di terapia intensiva."

"Oh." Fizzy spalanca gli occhi. Sembra sorpresa del fatto che Louis prenda solamente in considerazione di lasciarla andare nel reparto con lui. "Sì, sì, va bene."

***

"Non è così piccola come pensavo."

"Sì." Louis si stringe nelle spalle. "Molti dei bambini che sono qui sono prematuri, quindi sono piccoli. Bev sta mangiando correttamente, però, è in salute in quel senso."

"Oh." Félicité annuisce. "E' molto carina."

"Grazie." Louis sorride ampiamente. Accarezza con tocco gentile la guancia di Beverly. Lei solleva lo sguardo su di lui, con i suoi enormi occhi blu, e gli si scioglie il cuore.

"E' assurdo." Fiz gioca con il tessuto sintetico del camice che l'ospedale le ha dato, per prevenire la diffusione di germi ai bambini. "Il fatto che sei papà, intendo."

"Lo so," concorda piano Louis. "Non è per niente come pensavo che fosse. E' molto meglio."

"Sì?" chiede Félicité. E' notevolmente irrequieta. E' nervosa, probabilmente vuole terribilmente una sigaretta. Louis è sorpreso che non sia ancora uscita per fumarne una.

One Night Stand » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora