"Benvenuta a New York"-Prologo

646 23 5
                                    

"Continuo a combattere ma la tua mancanza si sente."

Mi mancano i suoi abbracci, quando mi chiamava con nomignoli strani, quando mi faceva sentire protetta.

Mi manca mio padre.

Eppure prima era insieme a me, poi si è volatilizzato come la cenere delle sigarette al vento.

Mi ricordo ogni particolare di quella sera.

Io ero in salotto a fare un puzzle, a casa ce ne erano tanti, mia madre lì incorniciava ogni volta che ne finivo uno.

Andai a letto e fui svegliata dai singhiozzi di mia madre stesa affianco a me nel mio letto.

Era già mattina, forse aveva pianto silenziosamente per tutta la notte.

Aveva il viso e gli occhi rossi e bagnati.

'Papà non c'è più.' Mi disse.

Ha fatto molto male.

Avevo cinque anni quando accadde.

Ora ne ho diciassette.

Ora non sono più una bambina.

Ora non piango più.

Ora sono forte.

Ora niente può farmi male.

Ho dei sogni molto ambiziosi, mia madre dice che assomiglio molto a mio padre.

Okay, riconosco che non sia il solito 'voglio diventare chirurgo', non sono uno scienziato ma se quello che decidette di non fermarsi al nostro pianeta avesse detto 'no, meglio se divento maestro di Yoga', saremmo arrivati sulla Luna?

Io la penso così e comunico il mio pensiero a tutte le persone che sputano su i miei sogni.

Sono Audrey Walker e voglio diventare una cantante.

Mia madre mi è sempre stata vicina e mi ha appoggiato in tutto.

Fatta eccezione per questa mia passione.

In realtà all'inizio era molto contenta perché pensava che fosse solo uno svago.

Pensa che sia una cariera poco stabile e vorrebbe che continuassi gli studi in un'università di legge.

Alla fine sono riuscita a convincerla promettendo che se entro un anno non avrei avuto una proposta di lavoro sarei andata all'università.

Mi sono diplomata due mesi fa, essendo entrata un anno prima.

Poco prima vinsi una borsa di studio alla Juilliard School di New York ed è per questo che ora sto cercando di fermare un fottuto taxi.

A quanto pare è l'ora di punta.

'Benvenuta a New York.'-dico tra me e me in preda a una crisi di nervi.

I can fly if you're with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora