L'impatto con il Greco ed il Latino fu a dir poco devastante per Alice, una ragazza bella, bella come il sole, intelligente e raggiante, che tutto ad un tratto si vide crollare addosso tutte le ragioni che nei mesi precedenti l'avevano portata a scegliere una scuola così difficile, lei che era così sicura di sé e delle sue possibilità. Per la prima volta nella sua vita si era resa conto di star crescendo ed iniziava a capire come funzionasse il mondo che avrebbe dovuto affrontare: difficile, bastardo, nel quale le opportunità che ti arrivano sono poche e devi riuscire a coglierle al volo prima che ti scappino. In fondo, il treno è uno solo, no?
Si chiedeva come fosse arrivata a pensare di cambiare scuola dopo solo due settimane, lei che alle medie aveva voti brillanti e che gli esami li aveva passati senza difficoltà e con uno scintillante 10.
Sapeva che le sue vecchie amiche delle medie fossero felici delle loro scelte e pensava che i suoi nuovi compagni di classe fossero già dei piccoli geni in Greco e Latino, non capiva come riuscissero a capire quelle cose che a lei sembravano complicatissime. Non era più nella sua vecchia scuola in periferia Sud, dove i professori erano più confidenti e riuscivano a conoscerti molto bene: adesso era al Berchet di Milano, uno dei più grandi e prestigiosi Licei di Milano, e per i docenti non c'era mica il tempo per ascoltare e risolvere i problemi degli alunni, loro che di alunni ne avevano a centinaia.
Ogni sera provava a parlarne con i suoi, ma anche loro non ne volevano proprio sapere. Dicevano che se proprio voleva cambiare, avrebbe dovuto aspettare almeno un mese per valutare se fosse proprio ciò che intendeva fare.
Alice amava la sua città, la magica, caotica Milano, ed ogni volta che poteva si rifugiava nelle viuzze di Brera, un quartiere che adorava e che riteneva magico, così vicino al centro eppure così tranquillo e distaccato dal caos milanese. Le piaceva camminare, parlare con le persone e aiutarle, spinta dal suo animo buono che prevaleva anche nei momenti più tristi.
Quel giorno, reduce da una giornata molto pesante a scuola, ne aveva proprio bisogno. Si sentiva schiacciata da questo mondo infame, che ti valuta più per il nome che porti che per il tuo valore. Non era sola: con lei c'era anche il suo ragazzo, Francesco. Era la prima volta che lo portava con sé e non vedeva l'ora di mostrargli tutte le bellezze di quel quartiere che forse non era apprezzato a dovere dai cittadini, mentre lui proprio non ne voleva sapere e sbuffava continuamente: "Uff, aspettami Alice, non ti sto più dietro!"
E lei gli rispondeva sempre con la stessa frase: "Dai veloce, non lamentarti!"
Solare, estrosa, divertente. A Francesco piaceva questa Alice, forse perché non la vedeva così da un pezzo.
Erano le quattro e un quarto e loro si stavano godendo un gelato sotto la statua di Napoleone dell'Università di Brera, imponente e arrogante proprio come il generale francese.
Appena finiti i coni, si scambiarono due sguardi forti come il cioccolato, si diedero un bacio al sapore delicato della vaniglia e ripartirono verso la metropolitana.
Sugli scalini della fermata, una notifica fece squillare il telefono di Alice. Era di Instagram. Guardò l'orario: 16:27. Lo aprì subito, e ne rimase sorpresa. Recitava così: "ehii, sono un ragazzo di Roma, mi chiamo Niccolò. ti scrivo perché ho bisogno di sfogarmi con qualcuno che non conosco su questo periodo che è un po' così. rispondimi pleasee💕".Tornati a casa, Alice la sera stessa ne discusse con Francesco: lui non voleva assolutamente che lei rispondesse, aveva paura di perderla, lei che era così importante per lui. Alice voleva invece rispondergli, anche per discutere con Niccolò della propria storia: aveva proprio bisogno di un nuovo amico con cui poter parlare.
Francesco, assonnato dopo la giornata in centro, le diede un ultimatum: se avesse risposto a quel ragazzo misterioso, l'avrebbe lasciata.
Alice doveva decidere: fare una follia, perdere tutto per trovare qualcosa, oppure restare con il suo ragazzo e avere il rimorso di non aver aiutato quel ragazzo che le aveva scritto. Decise di andare a letto: la notte porta consiglio.

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Chiave || Ultimo
FanfictionAlice è una ragazza semplice, vive a Milano e frequenta il Liceo Classico. Riesce sempre a sfuggire in qualche modo dai suoi mille impegni e tra le sue amiche si distingue per la bellezza e per il suo sorriso, eppure non si sente superiore a nessuno...