Brutte notizie

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Alice stava decantando le lodi del romano a Chiara, la sua vecchia amica, mentre alcune nuvole stavano oscurando il sole. Proprio in quel momento, la suoneria interruppe la voce di Alice: era un numero strano, mai visto prima. Decise di rispondere e si allontanò dalla ragazza, ma Chiara, quando l'amica tornò, notò che stava piangendo e che la sua voce era troncata dal pianto. Era sicuramente successo qualcosa di grave: fino ad un attimo prima sorrideva ed ora sembrava che le fosse crollato il mondo addosso. Alice, dopo molti singhiozzi, riuscì finalmente a formulare una frase di senso compiuto. Chiara restò a bocca aperta e iniziò a correre a perdifiato con l'amica verso la strada più vicina da quel punto. Presero un taxi al volo e si diressero subito verso l'ospedale da dove era partita la telefonata. Dopo una ventina di minuti, molte chiacchiere e consolazioni, finalmente arrivarono.

Una volta arrivate nella piccola stanza  la scena che si presentò loro fece quasi svenire Alice: sua madre era lì, con dei tubi attaccati alle braccia piene di ferite. Era appena stata investita e di certo non se la stava passando bene. Suo padre, dopo aver salutato con un vago gesto Chiara, cercò di rassicurare Alice: "Vedrai che andrà tutto bene"

Stava andando tutto troppo bene ad Alice: ci voleva qualcosa che riequilibrasse la sua situazione attuale, ma forse questo era troppo. Troppi pensieri passavano per la testa ad Alice, ma solo uno per lei, oltre alle condizioni della madre, era importante al momento: Niccolò. Non lo sentiva dalla mattina prima e pensò di mandargli un messaggio: -ehi, mia madre ha avuto un incidente, scusa se non ti ho scritto prima.

La risposta non tardò ad arrivare ed infatti il telefono di Alice squillò dopo pochi minuti: -oh porca puttana sta bene?
-eh in realtà non lo so neanch'io, è su un letto con dei tubi alle braccia
-cazzo mi dispiace
-era tutto troppo bello
-stai tranquilla, sono cose che succedono, vedrai che andrà tutto bene

Niccolò, seduto sui gradini della scalinata di Piazza di Spagna, guardava nel vuoto tentando di realizzare ciò che era appena successo.

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