Chiave || Ultimo

Restart

Un treno arrivava e Alice guardava l'orologio. Era ancora troppo presto. Neanche a dirlo, il treno in arrivo da Roma era in ritardo di 20 minuti. Probabilmente non aveva mai odiato così tanto attendere qualcosa, e lei ne sapeva molto.
In stazione c'era una gelateria, decise di ammazzare il tempo. Non cambiava mai i gusti del suo cono e come ogni volta optò per cioccolato e vaniglia... già, proprio il gelato di quel giorno d'autunno dell'anno prima, quando la sua vita prese una svolta improvvisa con quel Direct. Quel giorno aspettava proprio il ragazzo che a primo impatto sembrava aver fatto un gesto folle, ma che in fondo non aveva fatto nulla di sbagliato. Binario 13, Alice aveva occhi solo per quello quando all'improvviso vide due luci avvicinarsi sempre di più dirette proprio verso di lei: era proprio ciò che aspettava... da qualche parte davanti a lei c'era il ragazzo che era stato negli ultimi mesi uno dei pochi, se non l'unico, su cui aveva potuto contare.
Dalla prima carrozza vide scendere una valigia rossa e subito dopo un ragazzo con i capelli scuri ed un sorriso dolce come il miele: era lui, proprio Nic. Lo aspettò, non gli mise fretta, mentre lui con i suoi occhiali da sole tondi osservava la stazione e le persone che con la tipica fretta meneghina a momenti correvano per uscire il più presto possibile dalla stazione. Quando alzò il suo sguardo, lei era lì. Lo stava aspettando e con un po' d'imbarazzo Nic le andò incontro. Non si parlarono per dieci minuti, era surreale la situazione. All'improvviso, Alice iniziò a parlare: "Sai che cosa, Nic? Ho veramente bisogno di schiacciare il tasto Restart nella mia vita. Voglio ricominciare tutto da capo, voglio cambiare le mie decisioni, voglio prendermi la libertà di affrontare rischi facendo cazzate".