Erano passate due settimane da quando Erik fu spedito in presidenza dalla Crugher, da allora la prof mancava alle lezioni e nessuno sapeva il perchè.
Ad Erik e Nick di certo non dispiaceva più di tanto, ma questo valeva anche per il resto della classe.
"Erik, hey Erik pss, dopo le lezione ti andrebbe di andare un pò al parco?" Bisbiglio Nick durante l'ora di sostituzione.
"Per me va bene." Rispose Erik a bassa voce
La loro piccola conversazione fu interrotta dalle parole del professore "Bene per oggi potete andare, visto che a qualcuno non interessano le mie spiegazioni."
Nick ed Erik non ci avevano fatto caso e quindi si alzarono insieme alla classe continuando a parlare tra di loro.
"Finalmente, sono finite le lezioni" disse Erik con un sospiro di sollievo
"Haha, tu non la sopporti proprio la scuola, eh?" Borbottò ironicamente Nick
"Davvero perspicace." Rispose sarcasticamente l'amico
Poi presero le loro strade.
"Ah Erik non dimenticarti che oggi andiamo al parchetto" gli urlò Nick da lontano
"Certo." Gli rispose urlando.
Appena arrivato a casa Erik non sapeva cosa fare:non aveva voglia di fare i compiti, si annoiava a guardare la tv, di chiamare la mamma non se ne parlava proprio.
Nel frattempo che pensava a cosa fare si addormentò sul divano.
"Cavolo, è tardi Nick mi stará aspettando!" Urló Erik appena sveglio. Prese le chiavi e uscì di casa.
"Hey, Erik Erik sono qui." Disse Nick,da lontano, facendo segno con il braccio. Nick cominciò a correre verso l'amico.
"Nick stai attento a quella raga-" come al solito Erik non fece in tempo a finire la frase che Nick era a terra e per giunta aveva fatto cadere una ragazza.
"Hey, vi siete fatti male?" Disse Erik a Nick e alla ragazza.
Fino a quel momento Erik non si era accorto chi fosse quella ragazza almeno fino a quando alzò la testa per rispondergli "No, non si preoccupi,sto bene...ah comunque io mi chiamo Jes, credo che frequentiamo gli stessi corsi a scuola, ma non so ancora il tuo nome." Rispose gentilmente Jes, come se non fosse successo niente.
Erik non sapeva cosa dire, aveva davanti a se la ragazza dei suoi sogni e se ne stava li impalato senza dire niente.
"Va bhe, vorrá dire che ti chiamerò moro." Disse Jes ridendo.
"E tu ce l'hai un nome." Girandosi verso Nick
"Io...Io sono Nicholas, piacere di conoscerti, Nick per gli amici." Rispose lui.
"Bene allora tu sei il moro e tu sei Nick, piacere di conoscervi." Disse Jes mentre si alzava.
Erik era ancora lì, non riusciva a muoversi era come pietrificato e pensava "ma come, Nick riesce ad essere se stesso anche dopo essergli caduto addosso e io sto fermo qui come uno stupido, devo farmi coraggio."
Finalmente Erik si decise a parlare "I-Io sono Erik piacere", era così nervoso che si fece rosso come un pomodoro.
Lì Nick e Jes scoppiarono a ridere, bhe come biasimarli.
Il moro e nick aiutarono Jes a raccogliere i libri che le erano caduti nello scontro e si salutarono.
Il giorno dopo Erik appena arrivato sulla soglia della scuola sentì urlare qualcuno "Hey moro hey girati sono io Jes" quando si girò trovó Jes che camminava verso lui.
Era sbalordito, non pensava minimamente che da quel giorno Jes gli avrebbe rivolto la parola.
"Buongiorno Jes." Mormorò felicemente Erik.
"Ah, ma allora ce l'hai la lingua, comunque buongiorno anche a te." Ribattè lei.
"Alla prima ora abbiamo entrambi matematica ti va di entrare insieme?" Disse Jes rivolta ad Erik.
"Ma certo." Rispose Erik salutando Nick che era rimasto a bocca aperta dall'accaduto.
Appena entrati in classe Jes cambiò completamente carattere, divenne più seria e ascoltó senza mai distrarsi la lezione del professore e rispondeva a tutte le domande. Questo era dovuto alla difficile situazione familiare quasi simile a quella di Erik.
I suoi genitori hanno divorziato quando lei aveva 13 anni, ha due fratelli maggiori che sono andati a vivere all'Estero e non si hanno molte notizie di loro, per questa la madre è sempre depressa, e quindi Jes cerca sempre di darle soddisfazioni per esserle d'aiuto.
Erik era felicissimo del fatto che Jes si fosse avvicinato a lui anche se gli sembrava un pó strano, bhe lei aveva una storia con Marcus, lui si sarebbe arrabbiato di brutto se lo avesse visto con lei.
Ci pensò su e la prima cosa che gli venne in mente fu "e se hanno rotto?"
Suonò la campanella che indicava la fine delle lezioni tutta la scuola si catapultò fuori e Erik uscì con Nick e Jes ma prima di uscire fermò jes e gli chiese "Come mai oggi non ti ho visto con Marcus?"
"Ho rotto con quell'idiota, mi aveva proprio stancato."
"Ah mi dispiace tanto." Disse consolando Jes.
Ma in realtá non poteva chiedere altro, sapeva di avere finalmente una chance con lei e non l'avrebbe sprecata, era al settimo cielo.
SPAZIO DELL'AUTORE
Ciao a tutti,
questa è la prima volta che scrivo su wattpad, ma non ho intenzione di smettere, e chissa forse il nostro Erik riuscirá a vivere il suo sogno con la bellissima Jes??
Lo scoprirete nei prossimi capitoli a domani per il 3°
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Colpa del Destino
Teen FictionIl diciasettenne Erik si innamora follemente di una sua compagna di classe,ma lei sfrutta il suo amore e si prende gioco di lui.