Da quando Erik passava del tempo con Jes finiva sempre per trascurare Nick, e lui non la prese molto bene...
"Hey, Nick come va?" Chiese Erik
"Come va? Mi chiedi come va? Bene, partiamo dal fatto che ormai ho perso il mio unico amico, perchè lui preferisce sbavare dietro ad una qualunque, poi non ti fai più sentire, oggi in mensa ho pranzato da solo e ovviamente tutti mi prendevano in giro ma tu non ti sei neanche degnato di avvertirmi che saresti stato con quella. Erik se vuoi continuare così la nostra amicizia finisce qui!"
"Nick ma che dici?! Io voglio essere tuo amico."
"A me non sembra proprio." Detto questo Nick se ne andò; in classe non gli rivolgeva neanche più uno sguardo, prendeva una strada diversa dalla sua per tornare a casa,per non incontrarlo, forse era stato un pò troppo crudele, ma non poteva sopportare che Erik lo trattasse così.
"Quindi per domani studiate, che c'è il compito in classe." Disse la Crugher che ormai era tornata da qualche giorno.
Erik non gli aveva dato conto stava ancora pensando a perchè Nick se la sia presa tanto, nel frattempo,i due incrociarono gli sguardi ma Nick non stette neanche un secondo a guardarlo e si avviò all'uscita della classe.
Dopo il suono della campanella Erik si avviò verso casa ma decise di fermarsi per un pò sul retro della scuola senza che nessuno lo disturbasse, voleva restare un pò solo.
Jes invece che nel frattempo salutava l'amica notò con la coda dell'occhio Erik che non stava andando verso casa, così decise di seguirlo.
"Erik, cosa ci fai qui?" Gli urlò jes da dietro
In questo momento Erik non voleva parlare con nessuno, neanche con Jes.
"Hey, ciao Jes." Disse Erik con aria un pò malinconica.
"Che hai, perchè stai così?"
"Niente ho litigato con Nick, mi sento inutile e adesso anche solo, lui era il mio migliore amico, potevo sempre contare su di lui per qualsiasi cosa, ma io non ho fatto altro che trascurarlo e adesso mi ritrovo solo come un idiota. Non potrebbe andare peggio." Gli rispose.
Erik non sentiva nessuna risposta da parte di Jes e quando si girò verso lei notò che lo stava guardando insistentemente, gli sembrava strano ma non gli dispiaceva.
Vedeva Jes avvicinarsi lentamente verso di lui, non sapeva cosa stesse succedendo, le mani gli sudavano e il cuore gli batteva all'impazzata, l'enigma si risolse quando le loro labbra si sfiorarono, per poi biaciarsi, aveva capito, adesso non era più solo aveva una ragione per il quale esistere. Le loro labbra rimasero unite per mezz'ora e quando si staccarono Erik aveva un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Che c'è non hai mai baciato una ragazza?" Gli sussurrò ad un orecchio Jes.
"Ti amo." Quella fu l'unica cosa che Erik riuscì a dire in quel momento, poi ripresero a baciarsi.
Entrato in casa Erik era su di giri, il suo sogno si era appena avverato tutto andava per il verso giusto,eccetto una cosa...Nick.
Ma doveva farlo, doveva chiedere scusa a Nick e raccontargli tutto.
Quindi prese le chiavi di casa e si avviò alla porta.
Qualcosa lo fermava, non era una persona...sentiva un forte dolore al petto, gli mancava il fiato, incominciò a sudare freddo, era pallido, tutto d'un tratto si accasciò sul pavimento, si stava contorcendo dal dolore, voleva gridare ma la sua bocca non produceva suoni, il dolore si stava facendo sentire ancora di più.
"Non ora non può accadere proprio ora."
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Colpa del Destino
Teen FictionIl diciasettenne Erik si innamora follemente di una sua compagna di classe,ma lei sfrutta il suo amore e si prende gioco di lui.