Epilogo.

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Novembre 1986.

"Nonna, è la storia d'amore più bella che abbia mai sentito" dice Ashley, la mia nipotina di 10 anni.

"Grazie tesoro" dico con un filo di voce.

Lentamente guardo Ashley che si è messa a giocare con la sua bambola e dopo guardo mia figlia Grace che mi fa un sorriso triste.

Lei sa.

La malattia mi sta mangiando sempre di più e so che non mancherà molto alla fine.

Sto per raggiungerti Andrew.

Mi è sempre mancato tantissimo.

Non ho mai dimenticato quel giorno in cui ricevetti quel telegramma.

Sono seduta sulla sedia a dondolo in camera, con Grace in braccio che dorme e mi incanto a guardarla.

Ha gli occhi di Andrew e questo mi fa sentire ancora di più la sua mancanza.

Un forte bussare alla porta d'ingresso mi risveglia dai miei pensieri, adagio piano la bambina nella sua culla e percorro in fretta il corridoio.

Bussano ancora e ad alta voce dico "Arrivo"

Apro la porta e davanti a me c'è il postino.

Il mondo sembra andare a rallentatore mentre mi porge dispiaciuto una busta.

No, ti prego..

I miei occhi si inumidiscono.

Afferro il telegramma e lentamente lo apro.

"Ci dispiace comunicarle che Andrew Stewart è deceduto durante una sparatoia in guerra."

Un forte giramento di testa mi fa cadere in ginocchio e la mia voce emette un urlo disperato mentre la vista si offusca a causa delle lacrime che scendono impetuose sul mio viso.

Il postino si inginocchia confortandomi un po' per poi dire che deve tornare a lavorare e se ne va mentre io resto in ginocchio sulla soglia di casa a piangere.

D'allora è stata molto dura continuare la mia vita, ma oggi posso ritenermi soddisfatta per il meraviglioso lavoro che ho fatto, quindi posso lasciarmi andare, dove Andrew mi starà aspettando.

"Vi vorrò per sempre bene" sussurro a malapena verso mia figlia e mia nipote.

Grace si alza di scatto. "Mamma!"

La sua voce si fa sempre più distante ed io chiudo gli occhi per l'ultima volta.

*****

Mi guardo attorno e spalanco gli occhi alla vista della quercia di tanti anni fa.

Com'è possibile? Cosa ci faccio qui?

Abbasso lo sguardo sul mio corpo.

Oddio! Ho di nuovo il corpo di quando avevo 22 anni, quando sposai Andrew.

"Ma cosa..." non finisco in tempo la frase dato che una forte luce bianca quasi mi acceca.

Mi copro gli occhi con le braccia per proteggermi.

Due mani si posano sulle mie braccia abbassandole ed io spalanco gli occhi.

"Ciao" dice Andrew.

La sua voce, quanto mi è mancata.

Lui, quanto mi è mancato per tutti questi anni.

"Sei...davvero...tu?" domando con le lacrime agli occhi.

"Sì" sorride.

Mi fiondo ad abbracciarlo forte e lui ricambia la stretta.

"Mi sei mancato come non so cosa" sussurro nell'incavo del suo collo.

"Anche tu, ho sempre vegliato su di voi" sussurra a sua volta.

"Ti sentivo sempre...anche quando ballavo con il tuo fantasma" dico staccandomi da lui per guardarlo negli occhi.

Mi sposta una ciocca di capelli dal viso. "Ti amo" dice avvicinandosi.

"Ti amo anch'io" dico a mia volta facendo congiungere le nostre labbra.

Quanto mi è mancato.

*****

Guardo mia figlia che non smette di versare lacrime mentre suo marito l'abbraccia cercando di consolarla.

Mi dispiace di averti lasciata figlia mia, ma era la mia ora.

"Sii forte" sussurro sfiorando il suo viso.

Si blocca per un istante e si guarda attorno, forse mi ha sentita.

Poso una mano sulla sua.

"Mamma sei tu?" domanda con voce tremante.

"Sì tesoro" dico ma so che non può sentire la mia voce.

Sposto lo sguardo accanto a lei dove c'è Ashley che stringe la sua bambola e gli occhi lucidi.

Diventerà una forte donna da grande.

Le accarezzo i capelli castani.

Sposto ancora lo sguardo, questa volta verso mia sorella Addison, anche lei in lacrime.

Poso una mano sulla sua.

"Sei forte sorellona, sei sempre stata tu la più forte e coraggiosa" dico anche se non mi sente.

"Tesoro" una voce che mi fa alzare la testa.

"Mamma, Papà" sussurro con le lacrime agli occhi.

Mi aspettano in fondo alla chiesa vicino ad Andrew, dove dietro di loro c'è quella forte luce bianca.

Mi alzo in piedi e sussurro all'orecchio di mia sorella. "Ti saluto mamma e papà, ciao sorellona"

Do un'ultima occhiata a tutti i presenti sulle panchine per poi raggiungere le tre persone che mi aspettano.

Con le lacrime abbraccio i miei genitori che anche loro mi sono mancati tantissimo.

Andrew mi prende per mano. "Sei pronta?" chiede sorridendo.

Annuisco ricambiando il sorriso e mano per mano, e i miei genitori affianco, oltrepassiamo la luce bianca.

Ora, io e Andrew staremo insieme per sempre.

Fine.

Ho pianto un sacco scrivendo l'epilogo.😭

Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta! Fatemi sapere con una stellina o un commento cosa ne pensate.💙

Vale.

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