<SIGNOR LEE! MI SPIEGA CHE COSA LE È SALTATO IN MENTE PER FARE UNA COSA DEL GENERE?! POTEVO ASPETTARMELO DAL SIGNOR KIM, MA NON DA LEI! > tengo lo sguardo basso mentre vengo sgridato dal preside.
Si, io, Lee Jung Suk in presidenza.
È una situazione divertente no?
In genere sono io quello ad andare dritto in infermeria mentre, quello che si dovrebbe trovare al mio posto, è Youngkwang.<NON SPICCICHI NEANCHE UNA PAROLA?! EH?!> continua a blaterare.
<E cosa dovrei dire? Mi dispiace? Non succederà più? Non posso promettere cose che molto probabilmente non accadranno. > ribatto secco.
Sono veramente infuriato.
Se solo quella ragazzina non si fosse immishiata..
<L'avverto signor Lee, questa volta si prenderà soltanto un richiamo, ma se dovesse riaccendere, sappia che passerà guai seri. Ci siamo intesi? > dice in seguito, spazientito.
<Ricevuto, vecchio.> rispondo con nonchalance, beccandomi così una altra predica sul fatto del rispetto e della scala gerarchia della società.<Spero di non rivederla più in un contesto del genere, signor Lee> pronuncia il preside mentre prendo lo zaino e mi incammino verso la porta.
<Chissà... magari potrebbe succedere di peggio..> dico l'ultima frase a bassa voce, così che lui non possa controbattere.
<Ha detto qualcosa, signor Lee? >
<N-no n-niente, arrivederci> mi congedo con un inchino lasciando così l'ufficio che mi tiene rinchiuso da ormai un'ora.Che ore si saranno fatte?
Controllo il mio orologio da polso e, con gli occhi spalancati, comincio a correre verso la mia classe.
Spero di non ritrovarmi di nuovo quella ragazzina del cazzo davanti altriment-
Non faccio in tempo a finire la frase nella mia mente che vado a sbattere contro qualcosa... O meglio qualcuno.
Mi allontano e guardo il corpo minuto davanti a me imprecare a bassa voce dopo essere finita col culo per terra.
Di nuovo lei?! E che cazzo!
Penso tra me e me mentre mi sento scrutare dal basso verso l'alto.<Ehi?! Potresti anche aiutarmi sai?! > sbotta intenta a raccogliere le sue cose dal pavimento.
<Perché mai dovrei aiutare una ragazzina rompipalle che non guarda dove cammina. Se sei finita per terra è perché non ti sei tolta prima dai coglioni. > dico cominciando ad allontarmi.
<Oi! Ti ho chiesto una mano, deficiente! > sbraita afferrando il lembo dei miei pantaloni e bloccandomi.
Ma cosa..<Ma che fai?! Lasciami! > provo a trascinarmi via, invano.
Che nervoso...
<Se mi aiuti, ti lascio. Promesso! > dice cercando la mia mano.
Uff...<Eh va bene, ma solo purché tu mi lasci stare e per sempre. > mi volto verso di lei prendendole la mano e aiutandola ad alzarsi.
Certo che ha delle mani così piccole morbide.
<Grazie mille> si rivolge a me con un sorriso abbastanza timido, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<Prego. Ciao. > rispondo secco e me ne vado in classe.<Buongiorno professore, scusi il ritardo, sono dovuto andare nell'ufficio del preside.> dico varcando la soglia dell'aula.
<Signor Lee, non sapevo che fine avesse fatto. Non si preoccupi, prego, vada al suo posto. > mi invita con la mano il prof di coreano ad andarmi a sedere.
Faccio un lieve inchino di ringraziamento e vado sulla mia comoda sedia dove non farò in emerito cazzo per tutto il giorno.<Ok ragazzi, abbiamo una nuova alunna quest'oggi. Spero che la tratterete bene. Su, signora Park, entri pure!> esclama infine il prof facendo cenno alla ragazza di entrare.
Non ci posso credere.. ANCORA LEI?!
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Buonanotte 💜
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𝗬𝗼𝘂'𝗿𝗲 𝗺𝘆 𝘃𝗶𝗰𝗲
RomanceLee Jung Suk è un bravo ragazzo che pian piano si perde nel ricordo dei suoi genitori defunti per poi cadere nel vizio del fumo e dell'alcol. Riuscirà una ragazza che si è intromessa in una rissa tra lui e un bullo, a fargli aprire gli occhi e tras...