A Muggle Witch

ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙.

ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙: " 𝕌𝕟𝕠 𝕤𝕥𝕣𝕒𝕟𝕠 𝕚𝕟𝕔𝕠𝕟𝕥𝕣𝕠."

- Ciao... - rispose Johanna al telefono.

- Hey! - si sentì rispondere dall'altro parte del cellulare.

- Ti va di venire al mare con me oggi? - disse Hope.

- ehm... Si, ok, sarò lì fra un paio d'ore, a dopo! -

Quella mattina aveva fatto l'esame scritto di matematica, e era andata abbastanza bene, perciò poteva permettersi anche un po' di riposo alla fresca aria di mare. E poi il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno, e di sicuro quella sarebbe stata una bella vigilia.

Si fece una doccia veloce e poi si vestì. Si mise un top celeste con dei jeans corti neri. Dopo di ché si avviò al mare, dove la stava aspettando Hope, la sua migliore amica da quando andavano all'asilo. Hope aveva lunghi capelli biondi, occhi nocciola e naso alla francese.

- Ciao! - salutò Johanna, una volta arrivata.

- Hey, come va? - la salutò Hope, correndole incontro e abbracciandola.

- Tutto ok, l'esame di mate è andato bene. A te? -

- Anche a me, però mi sa che ho sbagliato la seconda equazione. -

Passarono un pomeriggio tranquillo, lontane dai pensieri opprimenti degli esami e degli studi.

- Stamattina ho finito l'ultimo libro di Hunger Games. - se ne esce d'un tratto Johanna.

- Ma una settimana fa non avevi appena iniziato il primo? - chiese divertita Hope.

- Si, e allora? -

- Sei fantastica, Jo! - esclamò.

Chiaccherarono del più e del meno, sorseggiando granite e adocchiando i ragazzi carini che passavano sul lungo mare.

- Lo sai che ho pianto tantissimo quando a 11 anni non mi è arrivata la lettera? - disse.

Aveva bisogno di dirlo a qualcuno, e poi era convinta che la sua amica avrebbe riso con lei a quei ricordi, ma non l'avrebbe giudicata.

- Mi ricordo com'eri messa male il giorno dopo, quando ci siamo incontrate. - rise.

- Si, io non volevo venire, ma mamma mi ha costretto dicendomi che 'non esiste nessuna Hogwarts, è tutto finto.' Giuro, l'avrei uccisa. - raccontò, facendo l'imitazione perfetta della voce alta della madre.

Scoppiarono entrambe a ridere, e poi rimasero a parlare dei bei tempi per un tempo indefinito. Johanna confidò per la prima volta a qualcuno la sua certezza sull'esistenza dei maghi. Hope non la prese in giro, ma non espresse la sua opinione, dato che lei non era un fangirl né tantomeno una Potterhead.

- Scusate... - un ragazzo che sembrava avere la loro età, li si avvicinò. Aveva capelli neri e ribelli (stile Harry Potter), e gli occhi erano di un azzurro tenue.

- Mi potete aiutare? - chiese.

Johanna e Hope di guardarono, poi la prima rivolse un sorriso allo sconosciuto e lo invitò a continuare.

- Mi... Mi sono perso... -

- Vuoi che ti riportiamo a casa? - continuò Johanna - Dove abiti? - .

- Posso parlarti un attimo? - domandò a quel punto lo sconosciuto.

La ragazza rimase spiazzata da questa richiesta: loro stavano già parlando, no?

- Ma stiamo parlando. - disse infatti.