La mattina successiva, sdraiata sul tuo letto, ti arrovellavi attorno ad una domanda fondamentale "e adesso?".
Avevi attirato l'attenzione della tua cotta, l'avevi attratto con la tua personalità così simile alla sua e l'avevi sedotto con il tuo corpo sufficientemente attraente.
E adesso?
Sinceramente dovevi ammettere a te stessa che non avevi sperato di arrivare così lontano con il tuo piano, non avevi considerato che le cose potessero spingersi così in là, anche se non avevi nulla di cui lamentarti, il ricordo del gentile tocco di Katsuki sulle tue parti intime riusciva a farti avvampare e il tocco delle sue labbra caramellate aveva popolato i tuoi sogni tutta la notte. Non potevi negare nel profondo del tuo cuore il primordiale desiderio di chiamarlo tuo. Ma ti chiedevi se anche lui voleva la stessa cosa. Dopo quei momenti nel ripostiglio della piscina non vi eravate ancora parlati in privato e l'idea di quella conversazione ti preoccupava. Non eri una ragazzina sentimentale, se ti avesse detto che era stata solo un'avventura non avresti pianto come una scolaretta, ma di certo avrebbe fatto male. Tutto quel tempo con lui ti aveva fatto apprezzare il suo carattere esplosivo, ma anche tanti lati di lui che in classe non avevi mai avuto modo di notare, come la sua insicurezza. Ti erano bastate poche ore con lui per renderti conto che la sua aggressività mascherava in realtà una grande insicurezza in se stesso e nelle sue capacità.
Ti veniva voglia di abbracciarlo e rassicurarlo, ma probabilmente ti avrebbe ucciso solo se ci avessi provato.
Mentre ti preparavi per andare a scuola, pensasti a quale fosse il modo migliore per parlargli e soprattutto cosa dirgli. Ti eri immaginata diversi modi in cui poteva svolgersi la mattinata, ma quello che non ti aspettavi proprio era di trovartelo davanti all'ingresso del dormitorio.
"Oi" ti salutò.
"Ciao Katsuki" esclamasti sorpresa "Aspetti qualcuno?"
Il ragazzo ti guardò con scherno e le tue gote avvamparono. Stava aspettando te. Che carino!
Con un sorriso affettuoso dipinto sul tuo viso vi dirigeste verso la scuola.
"Come va con le mosse speciali? Hai già creato qualcosa di figo?" chiedesti ad un certo punto.
Dovevi aver centrato il punto perchè i suoi occhi si illuminarono. Iniziò a spiegarti di questa mossa davvero fichissima con cui trasformava le sue esplosioni in proiettili.
"Fantastico" commentasti ammirata "Io sto lavorando sul volo"
Il biondo ti guardò con gli occhi sbarrati.
"Puoi farlo?"
"Più o meno, devo creare delle correnti che mi tengano sollevata e mi spingano in una direzione. È piuttosto faticoso"
"Io ci ho provato con le esplosioni, ma riesco solo a saltare, non a rimanere in aria" spiegò lui.
"Non ti ci vedo a volare. King Explosion Murder non è il nome di un eroe che vola" osservasti.
"Ah sì? E che eroe è secondo te?" chiese lui divertito.
"Il tipo che arriva quando nessuno se lo aspetta, in una nuvola di fumo, dopo aver fatto esplodere un muro o qualcosa del genere"
Katsuki sollevò il pugno con un sorriso compiaciuto "Puoi scommetterci, [F/N]"
Il tuo cuore saltò un battito sentendolo chiamarti per nome."Oh guarda, c'è Deku. Andiamo a salutarlo" esclamasti, indicando il ragazzo dai capelli verdi poco più avanti.
Con un ringhio, Bakugou ti tirò indietro e ti avvicinò a se.
"Tu appartieni a me, non voglio vederti vicino a quel verme" sbottò.
"Respira Katsu, volevo salutarlo, non sposarlo...aspetta, io cosa?" esclamasti, con gli occhi sbarrati.
Katsuki ti guardò con cipiglio.
"Non faccio certe cose negli sgabuzzini con chiunque, sai?" sbuffò.
"Oh...quindi adesso...stiamo insieme?" chiedesti.
Non disse nulla, si limitò a stringerti di più contro il suo fianco, ma tu che lo conoscevi bene, sapevi che questa era già una risposta.
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Operazione: sedurre una bomba a mano (Bakugou x Reader)
FanfictionSei una studentessa della 1-a. Sei un tipo molto spontaneo e impavido, per questo quando hai notato di provare dei sentimenti per il biondo esplosivo non ti sei affatto tirata indietro. Ti è bastata qualche indagine per capire come attirare l'attenz...