1. Bentornato!

31 5 0
                                    

-"Benvenuti a Garibaldi! Questa magnifica cittadina di soli 890 abitanti è casa di migliaia di possibilità, per studiare, lavorare e mettere su famiglia! Il paesino è situato sulla costa erbosa della foce del fiume Electric Creek, al quale è stato dedicato una riserva naturale, la Electric Creek Reservoir; godetevi le placide rive del Miami Cove e del grande mare interno di Tillamook Bay! Per godervi un picnic in riva al fiume, una gita fuori porta o un campeggio, Garibaldi è il paesino perfetto per te!"- queste erano le parole dell'altoparlante quasi rotto del bus che percorreva la Oregon Pacific Highway proveniente da Portland. I suoni che Matthew sentiva dal dispositivo in fin di vita erano striduli e a volte non chiari, la voce che la cassa emanava pareva corrotta. Ma a Matt non importava. Era troppo impegnato ad essere eccitato nel tornare a vivere a Garibaldi, per incontrare dopo anni i suoi vecchi amici, ma soprattutto frequentare la scuola per la quale vinse la borsa di studio: la Wildwood Academy.

La Wildwood non è una scuola come le altre. È frequentata solo da ragazzi talentuosi e da vincitori di borse di studio. Matt era uno di quelli.

Il ragazzo inizia a ricordarsi dei bei momenti passati in questo paesino; tutte le marachelle, i nascondigli, le casette costruite male, le gite in canoa, i bagni sulla baia con i suoi amici...
Improvvisamente, la trance di Matt viene fermata bruscamente dalla frenata del carroccio che lo stava portando in quel posto dimenticato da Dio. Era il capolinea. Matt prende i suoi bagagli e scende da quello che poteva ritenere un "bus":

-"Finalmente..."- pensava Matt tra sè e sè-"Sono tornato a casa. Ero stanco di vivere in tutto quel traffico di Portland."

Matt scorge una figura familiare, che a sua volta si ferma a rimirarlo; dopo qualche secondo, la figura lo saluta con la mano e inizia a correre verso di lui; tra i gradi di miopia mai curata bene, la faccia della figura diventa sempre più nitida sia agli occhi di Matt che alla sua mente. Era Luke, il suo amico di infanzia.

Luke era un ragazzo più alto del normale, più abbronzato del normale e più instabile di una persona sana di mente. Aveva capelli castani quasi neri e una barbetta nè troppo folta nè troppo rada, un sorriso smagliante, simile a quello delle pubblicità per dentifrici e un paio di occhiali rotondi, che accentuano la bellezza del 18enne.

-"Matthew Towers?"- diceva il ragazzo -"Sei veramente tu!? Da quanto tempo!"- Luke abbracciava forte Matt, che si sentiva stritolato dall'eccessivo affetto dato dal suo vecchio amico.
-"L-Luke... da quanto t-tempo"- diceva Matt mentre veniva stretto dal "pitone"; dopo che Luke aveva lasciato andare la preda, diceva -"È da cinque anni che non ci sentiamo! Dove sei stato per tutto quel tempo?"-
-"A Portland, con la mia famiglia."-
-"Mi sei mancato tanto, lo sai? Perché mi hai abbandonato quando stavo passando un momento difficile?"-
Matt era perplesso e allo stesso tempo dispiaciuto -"Non avevo scelta..."-
Allora Luke diceva: -"E allora perché sei tornato?"-
-"Ho vinto una borsa di studio qui."-
-"Davvero!? Dove? Alla Wildwood?"-
-"Si"-
-"Oh..."-
Dall'esclamazione di Luke, Matt riusciva a sentire una certa tristezza nella voce dell'amico.
-"Tutto bene?"- disse Matt
-"Sì, sì, tutto apposto..."- rispose Luke, con un tono piuttosto malinconico.
-''Comunque... credo sia l'ora di andare. Domani è Lunedì e inizia il nuovo semestre. Devo essere pronto. Ci sentiamo non appena finisco di disfare le mie valigie, va bene Luke?''- disse Matt, cercando di rompere il breve momento di silenzioso imbarazzo.
-"Va bene... tu sai dove trovarmi, giusto?"-
Matt non riesce a ricordarsi il luogo dove Luke spendeva la maggior parte del tempo con i suoi amici, e dopo un momento di riflessione disse: -"Alla tavola calda! Al Luana's Diner! Non avete cambiato sede?"-
-"No, siamo sempre rimasti lì. Almeno quello non è cambiato... Vabbè ci vediamo lì allora, ciao!"-
-"Ciao Luke!"-

Dopo che gli amici di vecchia data si separarono, Matt cominciò a dirigersi verso la sua scuola; passa circa un quarto d'ora e Matt si trova con le gambe stremate davanti ai cancelli del campus. Dopo essere entrati in quello che sembrava un nuovo centro abitato (probabilmente i dormitori), Matt chiede qua e là ai passanti le direzioni per la segreteria della scuola. Dopo vari tentativi di chiedere informazioni ai genitori degli alunni che non sapevano dove si trovasse la meta di Matt, lo sventurato nuovo arrivato incontra una ragazza che stava attaccata al suo cellulare costoso.
Dall'apparenza da 17enne un po' bassotta, aveva i capelli biondi e una faccia candida, indossava vestiti alla moda, una borsa che pareva firmata; Matt la spaventa chiedendole: -"Scusami, sai dirmi dov'è la segreteria?"-
-"Whoah! Neanche un ciao, un buongiorno! Direttamente a fare domande!"-
-"Sì, scusami... è che sei la terza persona a cui faccio la stessa domanda, mi fanno male le gambe e vorrei sapere dov'è la mia stanza..."-
-"Aspetta..."- dice la ragazza con un tono di realizzazione -"Tu devi essere nuovo! Devi fare il quarto o il quinto anno?"-
-"Quinto anno, perché?"-
-"Allora ciao, mi presento, sono Nancy, vengo qua da un anno e devo fare il quinto, come te. Da dove vieni?"-
-"Mi chiamo Matthew. Fino a ieri abitavo a Portland."-
-"Portland!? Wow! Allora devi essere uno di città!"-
-"In realtà no. Abitavo qui prima che mi fossi trasferito a Portland."-
-"Ah... comunque è un piacere conoscerti Matthew! Vieni, ti porto in segreteria."-

Nancy è una ragazza che parla troppo. Nei cinque minuti che la coppia ha speso per andare dalla zona dei dormitori alla segreteria, la fanciulla aveva detto sì e no tre aneddoti delle sue vacanze estive in California.

-"Eccoci arrivati. Questo è l'edificio principale dell'istituto. Qui è dove si trovano tutti gli uffici di segreteria e del preside, le classi e le aule adibite ai club. Dietro questa costruzione c'è il campo all'aperto per educazione fisica, e dopo di quello sta la seconda costruzione principale, adibita ai laboratori e all'auditorium."- disse Nancy con l'aria ciceronica.
-"Grazie mille Nancy, ci vediamo in giro."-
-"Lo spero Matt, sayonara!"- detto ciò, Nancy si allontana, lasciando Matt entrare nell'imponente edificio.

The town of the disappeared ones (la città degli scomparsi) ITA [OPEN DRAFT]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora