15 Novembre.Giovedì.Ore 20.
Il vento di fine autunno soffiava forte tanto da spostare il mio amato super-santos in direzioni opposte. Palleggiavo. Avevo voglia di farmi una partita con degli amici ma io anche se vado a scuola , nessuno é un vero amico per me con cui passare il tempo.E poi non ho ne un fratello ne una sorella , sono figlio unico . Beas , compagno di scuola delle elementari mi ha "sfruttato" come amico.Un giorno mi ha domandato se poteva venire a casa mia per fare una partita di pallone , ma mentre la facevamo ed ero felicissimo andai un attimo in bagno e ritornato dal bagno non vidi ne Beas ne il mio pallone. Se l'era rubato cazzo.
Avevo comprato quel super-santos con i soldi di un lavoro stancante dalla mattina alla sera che durava un mese.
Mi aveva preso in giro. Mi aveva fregato.
Forsee sono io che sono sciocco , ma l'allegria sopravvale più dell'intelligenza.
I giorni passavano , e man mano passavano mamma diventava sempre più triste e sempre più insicura di sé.E io mi sentivo in colpa , perchè lei sta ancora pensando a papà.
Riesco a notare che nei momenti di solitudine piange , intensamente ma anche silenziosamente , io non so a che pensare,davvero.
È stata una bravissima mamma , forse la migliore e avevo il papà migliore del mondo , ed essendo figlio unico trasmettevano amore solo a me. Avevo la famiglia piu bella e meravigliosa del mondo , la migliore , ma quando papà é andato via questa famiglia si è sciolta in mille pezzi , ma non tutti i pezzi sono perduti.Ho ancora un legame con mia madre , anche se severo lo tengo e almeno di questo sono felice , visto che lei m'incolpa della morte di papà.
Qualche giorno prima della morte di mio padre eravamo anche a gonfie vele , i soldi piombavano da una parte e dall'altra , pagavamo le tasse nei tempi dovuti e senza problemi e non c'era nessun debito a cui preoccuparsi , ma nonostante tutto mio padre si preoccupava sempre per la mia salute. Perchè mio padre non era uno di quei padri che ai tempi d'oggi , scopano le ragazze che poi si ritrovano incinte ,poi se ne fottono della vita del bambino .. mio padre era mio padre, il padre migliore che potessi avere , quello severo e serio per il lavoro e per reggere la famiglia , ma allo stesso tempo simpatico e scherzoso con tutti. Lui per me é il migliore , sopra ogni cosa.
Per questo mia madre in questi giorni é triste e pensierosa.
18 Novembre.Sabato.Ore 14:00.
Io e mamma stavamo mangiando a tavola e come sempre lei é pensierosa. Mi rivolto a lei.
"Mamma non ne desidero più , conservamelo e se dopo ho fame me lo mangio dopo."
"Eh , vabbeh , tanto é inutile , oggi non ci saró più "
A quella frase sento che il sangue mi rimbolle nelle vene . Ricordai mio padre .
#FLASHBACK#
Eravamo seduti mangiando io papà e mamma.
"Papi oggi dove andiamo?" ridendo
"Da nessuna parte , oggi non ci saró più" scherzando
Tutti e tre scoppiammo in una lieve e lunga risata.
#FINEFLASHBACK#
Era proprio il giorno della sua morte quando ha detto "oggi non ci sarò più" per scherzare anche se veramente poi é successo.
L'unica differenza é che mio padre l'ha detto in modo scherzoso , senza significato , invece mia madre penseriosamente. Chissà a cosa starà pensando , ma sospetto che succederà qualcosa di brutto , me lo sento.Forse mia madre lo ha detto seriamente perche lo vuole? Desidera non esserci più ?
Ore 16:20.
Mentre palleggiavo pensavo su quello che aveva detto mio padre , su quello cheha detto mia madre oggi , su quello che potrebbe accadere , e mi facevo domande.
Alla fine lasciai il pallone e sobbalzai.
-Iniziando a piangere-
"No ! Cazzo no ! "
Feci una corsa velocissima senza speranza e piangevo disperato.
Corsi in cantina e , come pensavo , mamma era lì , in piedi su uno sgabbello , con una corda in mano e piangendo anche lei.
Stava per impiccarsi.
Lo notai.
"Mamma no!.... Mamma ti prego non farlo!"
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La vita è bella.
AventureQuesta storia parla di un ragazzo innamorato del calcio . Crescendo inizia ad imparare molte cose ma dovrà superare gli ostacoli che la vita gli ha riservato.