You are a Shell

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Aveva scelto l'unico abito che si era portata dietro e che secondo quella stronza di Jessemine gli stava benissimo. Era blu, metteva in evidenza i suoi occhi chiari e i capelli biondi che in questi mesi aveva tagliato facendo sparire, finalmente oserebbe dire, il rosso. <<Cara che piacere vederti. Ne é passato di tempo!>> << Molto Jia. Mi siete mancati tutti>> 'quando i tuoi genitori sono molto amici del conclave e dei membri influenti del consiglio inizi a legare molto con i loro figli' pensò. << Aline come sta?>> chiese davvero interessata << puoi chiederlo direttamente a lei. È di sopra insieme agli altri>>. Rivedere i suoi migliori amici dopo quasi un anno era davvero fantastico. Abbracciò tutti, soprattutto Aline con cui l'estate scorsa aveva avuto una piccola tresca. << Novità che non so?>> chiese Caterina << dopo la morte di Max non so chi di più in questa stanza voglia suicidarsi, col fatto che oltre te solo Alec può partecipare alle riunioni del Consiglio non migliora certo la situazione>> Jace era sempre stato tremendamente realista quasi a sfociare nel pessimismo <<Sapete cosa ci vorrebbe adesso?>> disse izzy << Una bella sbronza! Ho ancora le chiavi dell'armadietto dei liquori, altrimenti con la runa di apertura si noterebbe troppo>>. Un ora dopo erano, chi più chi meno, tutti ubriachi. Jace stava seduto sul davanzale interno della finestra, solo perché Isabelle e Clary gli avevano impedito di sedersi su quello esterno, Alec era disteso sul letto totalmente K.O. Aline era ancora vigile, per quanto le fosse possibile, e si era seduta su una delle poltroncine rosse della camera, Caterina e Clary erano sedute sull'altro letto a finire l'ultima bottiglia di vodka. Quando fu chiamato in riunione il Consiglio Alec e Caterina erano ancora fuori uso quindi decisero di rimanere lì, non che le loro abilità avessero potuto portarli da un'altra parte. James si rese conto dell'assenza di Caterina ma, credendo che sarebbe arrivata, si sedette vicino a Jessamine e Kit. Magnus invece aveva notato la mancanza di Alec che non si sarebbe perso per nulla al mondo una riunione così delicata a meno che fosse successo qualcosa di grave. Dopo essersi urlati contro, passarono alla votazione di chi era d'accordo a consegnare Jace e Clary a Sebastian. Vinse il no, Jessamine diede quasi di matto. Secondo lei il conclave voleva rischiare la vita di tutti gli Shadowhunters quando consegnandone due soli li avrebbe salvati tutti. James ci era passato sopra dopotutto erano i capricci di chi non aveva ancora capito che una decisione presa era oramai tale. Andò a cercare Will perché stava davvero male, era oppresso da sentimenti che non poteva esternare con nessun altro. All'uscita dalla casa James incontrò Caterina , che non si era ripresa per niente dalla sbornia, << Caterina! Possiamo parlare un attimo?>> lei si girò vero di lui << No. Tu non parlerai con me adesso. Ti sei proprio comportato da... Conchiglia. Si si sei proprio una conchiglia >> << Cat... Caterina, sei ubriaca?>> << Si, probabile ma a te che importa? Mi hai trattato come se ti importasse di me per mesi e ora te né esci fuori che sei innamorato di Jessamine!>> << Vieni dai, ti accompagno a casa>> James allungò una mano verso di lei nel tentativo di prenderle delicatamente un braccio << Tu non mi porti proprio da nessuna parte>> si scansò <<Se proprio vuoi fare qualcosa per dimostrare che non sei un totale coglione vattene>>. Caterina si sedette sulla fontana nella piazza davanti alla sala degli Accordi appena James se ne fu andato. Si mise a piangere, probabilmente era dovuto al fatto che la sua forza di volontà e di autocontrollo erano sotto tutti quei litri di vodka <<Come mai una ragazza carina come te è seduta su una fontana a piangere?>> chiese gentilmente uno stregone dalla pelle viola<< Due parole: Uno stronzo>> << Ehy, sai che non vale la pena piangere? Probabilmente si è accorto che persona stupenda ha perso e ora si vorrà catapultare da te per scusarsi>> Caterina cercava di asciugarsi le lacrime inutilmente << probabilmente prima voleva farlo ma l'ho mandato via in modo parecchio sgarbato. Il fatto che io sia ubriaca non aiuta. Potresti aiutarmi a tornare a casa? Alloggio nella residenza vicino a quella dei Penhallow, la Green house>> lo stregone dalla pelle viola sorrise e la aiutò volentieri. << Comunque sono Morgan! A Domani, credo e spero, Caterina>> la ragazza entrò in casa senza pensarci due volte e si buttò sul primo letto disponibile. Insieme al mal di testa terribile e la nausea arrivò anche la mattina. James verso le dieci si presentò a casa di Caterina per cercare di spiegargli la situazione, lei lo fece entrare per educazione non per altro.

&quot;And anyone die never&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora