<<Stilinski
Stilinski !
STILINSKI! >>
Stiles boccheggiando si sedette composto, risvegliandosi da un incubo sempre più reale.
<< Fuori dalla mia classe.
ORA!>>
Urla Harris
<< Non c'è bisogno di gridare..>> Stiles borbottando prense lo zaino e se andó, uscendo da quell aula ancora piena di tensione, uscendo da quella scuola che ha dato inizio al dolore. Si lasciò indietro lo sguardo confuso di Scott, il suo migliore amico che non si accorgeva mai di niente fuorché il Lacrosse e il Branco, lasciò lo sguardo avido di informazioni di Lydia e quello sardonico di Jackson. Stiles non sapeva però di lasciarsi indietro anche lo sguardo di Derek, sopracciglia aggrottate e smorfia compresa.
Arrivó a casa, pulì il disastro lasciato da suo padre, graffiandosi ancora con il vetro della bottiglia di brandy. Aveva una certa ossessione per le cose rotte e taglienti. Come se lo attirassero, passo più volte il dito su un pezzo di vetro, finchè decise che gli piaceva e ne impugnó molti, chiudendo forte la mano, fino a sanguinare copiosamente. La visione del sangue era nauseante e gli portò in mente il ricordo dei graffi, lacerazioni e del morso lasciatogli dal Nogitsune. I ricordi lo sommersero, ci fu come un esplosione di emozioni e ogni ferita inflitta si riaprí.
Lasciò scorrere il sangue come scorre il tempo, e poi dalle scale scese Derek, che pian pian curò tutte le sue ferite, con un bacio.
E anche con molto disinfettante, cotone e bende.
<<Cosa ci fai qui...?>>
<< Ero qui in giro e ho sentito il tuo odore mischiato al sangue..>> disse con occhi incerti.
<<Derek. Abiti dentro il bosco, che è dall altro lato rispetto a casa mia. Mi hai pedinato?>>
<< ...si okay. Ti ho seguito. Ti osservo da un po'. Non riesco a starti lontano, sento che hai bisogno di me. Ogni giorno avverto sempre più dolore dal tuo corpo. Hai scatti di rabbia, di sonno, non stai più con il Branco...cosa ti è successo?>>
<< Niente. Solo..il Nogitsune mi ha cambiato, ma sto bene, sto benone>> e Stiles accentuò un sorriso, di quelli indubbiante finti.
Stiles si alzò, medicato e stanco, si avviò verso l'ingresso.
<< In classe...ecco...in classe stavi facendo un incubo? Sembravi così terrorizzato>>
Stiles si rabbuiò all'istante e aprì la porta : << Come se fosse il primo....>> sussurrò.
<<e ora vai, grazie, ma ora esci>>.
Derek smise di respirare, guardó la porta e poi il suo ragazzino, sospirò e tornò nel bosco.
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You're Not a Monster
RomanceSTEREK Introduzione: In quella cittadina di BH, Stiles rimane in un limbo, paralizzato in se stesso. Derek con i suoi occhi selvaggi, si tufferà in quegli occhi ambrati pieni di lacrime. ... >