Gli prendo il viso delicato tra le mani e avvicino le mie labbra alle sue. Il cuore mi batte all'impazzata quando, prima che possa succedere qualcosa, le parole di Deaton mi tornano in mentre te limpide come il lago dietro di noi
"in alcune eccezioni non deve essere per forza il primo bacio, ma la cosa del sovrannaturale è un obbligo"
E capisco. Capisco che non posso dare abbastanza a Stiles. Capisco che non sono abbastanza per Stiles.
Lo spingo bruscamente in acqua e scappo, scappo dalla realtà che mi circonda
Stiles'point of view
Esco dal lago bagnato fradicio, alcune sono lacrime. Sono lacrime di disperazione, non è successo. Eravamo così vicini da poter baciarci, ma lui è scappato. Ha preferito mandare a puttane il mio cuore piuttosto che la sua reputazione. Perché, si sa, se avesse baciato Stiles Stilinski sarebbe stato preso in giro da tutti, perché Stiles è diverso dagli altri solo perché gay. Che logica di merda. Ma pur sempre la realtà.Derek's point of view
Entro in casa, il cuore accelerato per la corsa. Ma quello che si presenta davanti ai miei occhi è qualcosa di orribile<< Che ci fai sull'uscio? Entra amore di zio>> dice Lory con un ghigno sul volto e una cintura in mano. La puzza di alcool è quasi palpabile, aleggia una sottile nebbiolina di fumo nella stanza.
Prendo un grosso respiro e varco la soglia di casa, scatto verso il bagno ma mio zio è più veloce e mi afferra per il polso sbattendo mi a terra
<< È COLPA TUA!! NON ERI CON LEI!!>> Sbraita
<< DOVEVI>> Mi tira una cinghiata sulla spalla <<MORIRE>> un'altra << TU>> Un'altra ancora << AL POSTO>> E un'altra << SUO!!!>> Questa volta me la tira più forte e,a differenza delle altre, sulla faccia
Non riesco a dire niente, urlare? Mi fa male la bocca. Riesco solo a piangere
Mi tira calci, sulle costole, in faccia e dove non batte il sole. Inizio a sputare sangue, la situazione si sta facendo allarmante, non mi aveva mai picchiato cosí
Mi spinge sul tavolo e prende un coltello. Merda. Mi scanso appena in tempo e la lama finisce conficcata nel tavolo.
Ma non si arrende. Prende un bicchiere, lo scaglia sul tavolo e i frammenti di vetro mi finiscono sulle braccia provocandomi tante piccole ferite
Corro in bagno, chiudo a chiave La porta e per sicurezza sposto con fatica il mobile affianco al water per barricarmi
Mi guardo allo specchio. Gli occhi rossi dal pianto e gli innumerevoli lividi su braccia, bacino e faccia mi fanno sembrare un giocatore di boxe. Mi fa un male cane la testa, credo di avere una ferita, ma al momento le braccia mi fanno troppo male per poterle allungare sulla nuca.Dovrei chiamare l'ambulanza? No, mi farebbero troppe domande e io non voglio far finire in prigione mio zio, d'altronde lui ha sofferto molto
Chiudo gli occhi e mi addormento, domani mi aspetta una lunga giornata di scuola. Dolorosa, ma comunque ho già fatto troppe assenze, potrebbero bocciarmi
Il giorno dopo
Per fortuna il peggio è passato, esco di casa che è ancora sottosopra per la sera prima, mio zio non so dov'è e forse è meglio così
Entro a scuola e tutti continuano ad osservarmi, alcuni divertiti e altri shockati, ma nessuno mi chiede come sto. A nessuno importa di me.
Vi ricordate quando ho detto che il peggio è passato? Ecco, dimenticate la cazzata che ho detto. Appena arrivo davanti all'armadietto noto subito qualcosa di strano. C'è scritto "vergine" a caratteri cubitali su di esso, molto probabilmente questo aggettivo è riferito a me. E molto probabilmente ora tutta la scuola sa il mio segreto.