Capitolo 19

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Hidden Love

Capitolo 19

ZAYN'S POV.

Adagio Mia sui sedili anteriori della mia auto e accendo il motore per arrivare a casa sua e curarla. Per mia fortuna i suoi genitori sono ancora a casa mia.

Parcheggio la macchina e prendo Mia in braccio che sta quasi dormendo. La ferita al'addome continua a perdere sangue, quindi apro velocemente la porta dell'entrata con le chiavi di riserva sotto al tappeto. Entro in casa e -salendo le scale due a due- arrivo in bagno e metto Mia seduta sul lavandino. Cerco all'interno dell'armadietto dei medicinali qualche garza e il disinfettante.

Porto il panno bagnato di alcol sull'addome per cercare di fermare il sangue, Mia emette un urlo dal dolore.

Anche l'orlo delle mutande sono sporche di sangue, ma non posso cambiarle..

Fascio l'intera parte sottostante il seno con la garza, un semplice cerotto non sarebbe bastato, data la lunghezza del taglio.

Mia è quasi addormentata, forse le hanno fatto bere dei sonniferi.

La prendo nuovamente in braccio e la porto in camera sua per farla dormire. La poggio sul letto e cerco il pigiama, ma non lo trovo.

Così cerco all'interno dell'armadio e prendo dei pantaloncini azzurri e una canotta rosa chiaro.

Le infilo quegli indumenti che per questa notte le faranno da pigiama.

Sento dei rumori giù in cucina, segno che i miei zii sono tornati.

Spengo la luce facendo finta che Mia dorme e io mi nascondo nell'armadio per non farmi trovare.

La porta si apre e vedo Kimberly entrare. Di lei posso fidarmi, non le racconterò tutto. Solo il minimo indispensabile.

Esco cautamente dall'armadio e quando Kimberly mi vede quasi urla dallo spavento.

"Kimberly devi aiutarmi" dico con tono sicuro. Mi avvicino a Mia e le carezzo delicatamente i capelli. Ormai si è addormentata.

"se stanotte si agita nel sonno, chiamami subito e cerca di calmarla ok ?" le dico una volta che si è avvicinata alla sorella.

"perché che è successo ?" chiede spaventata.

"te lo racconto domani" assicuro.

Mi alzò dal letto per dirigermi alla finestra per uscire.

"Zayn ! Zayn!!" sento urlare da Mia che si agita nel letto.

Mi avvicino a lei e le accarezzo le braccia e i capelli.

"forse è meglio se stai qui, invento io una scusa con i miei genitori" afferma la bionda.

Decido di fare come ha detto Kimberly così se ha bisogno io sono qui.

Le continuo ad accarezzare i capelli finché non si calma e poi si addormenta.

Io mi siedo per terra con la mano in quella di Mia e la testa poggiata al bordo del materasso. Poco dopo mi addormento.

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MIA'S POV.

Quando mi sveglio, un dolore lancinante mi pervade il busto appena cerco di muovermi. La mia mano è legata a quella di Zayn che è seduto a terra.

I ricordi di ieri sera si fanno vivi nella mia mente e qualche lacrima mi riga in viso.

Porto una mano sulla pancia e sento qualcosa che mi fascia il busto: alzo la maglietta e vedo una garza ricoprirmi l'addome.

La parte destra sotto al seno è sporca di un leggero rosso, deve essere sangue.

Zayn si sveglia e toglie la mano dalla mia.

"ehi buongiorno. Come stai ?" alza la testa dal materasso e si stropiccia gli occhi con le mani.

"meglio" rispondo e mi rivolge un debole sorriso.

"grazie Zayn, non so come avrei fatto senza di te" le lacrime minacciano di scendere causandomi la voce affievolita.

Non dice nulla, si limita a sorridere e si allunga verso di me.

Io involontariamente mi sposto da lui schivando il suo tocco.

Ho paura. Ho paura di lui, delle sue mani e del suo tocco. Ho paura anche dell'unica persona che mi ha salvato ?

"scusa" sussurro e qualche lacrima scende dal viso.

"vuoi che me ne vada ?" chiede. È così comprensivo, anche se ho paura del suo tocco lui mi capisce.

"no. Ti prego stai qui" dico cercando di alzarmi almeno con il busto, ma il dolore è troppo forte anche da permettermi di sedermi.

Guardo l'orologio e vedo che sono le nove passate. I miei genitori non sono a casa, quindi Zayn può rimanere senza preoccupazioni.

"dobbiamo cambiare la garza" mi informa.

Si avvicina a me e allunga un braccio nella mia direzione.

"fidati di me, Mia. Non ti farei mai del male" dice quasi sussurrando.

Mi faccio aiutare da lui ad alzarmi e accompagnarmi in bagno per farmi medicare.

Zayn mi toglie la maglietta e rimango in reggiseno. Sono imbarazzata, anche perché lui è un mio amico, mio cugino e soprattutto un ragazzo.

Toglie la benda dal mio corpo e la butta nell'immondizia. Vedo il taglio che mi hanno fatto: è lungo circa 20 centimetri ma per fortuna non è profondo.

"guarda che ti hanno fatto quegli stronzi..se solo fossi arrivato prima" sussurra mentre tampona la ferita con il cotone bagnato di disinfettante.

"Zayn non è colpa tua, tranquillo" poggio una mano sulla sua spalla e lui mi rivolge un sorriso compassionevole.

Sono molto stanca e decido di rimettermi a letto.

Zayn mi dice che per ogni problema devo chiamare a lui e mi aiuterà.

Mi lascia un bacio sulla fronte e mi sussurra 'ti voglio bene'. Esce dalla porta e mi satuta.

Se non fosse stato per lui, adesso non so che fine avrei fatto.

Ho ancora la sua felpa addosso. Chiudo il corpo dentro al tessuto di cotone inebriando il profumo alla vaniglia che è solito usare. Così, posso sentirmi protetta tra le sue possenti braccia.

IL CAPITOLO 20 È QUELLO DOPO AL NUMERO 21

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