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Una volta entrati nell'aula di chimica non sento più niente. Le voci degli studenti sovrastano quella di Emily, e non capisco più niente di quello che sta dicendo. Approfitto di quel momento per tornare ai miei pensieri.
Quando sto per dire 'lo voglio' a Noah, il professore mi sveglia. Non mi ero accorta di dormire.
<<Se vuole perdere tempo lo faccia da un'altra parte >>
Rispondo con il più sincero possibile 'mi scusi' e sbuffo.
Partiamo proprio con il piede sbagliato. Il nuovo professore di chimica, il signor Linsey, mi ha già preso di mira. Se non riuscirò a essere cortese con lui per tutto l'anno sarò spacciata, dato che la mia futura carriera si basa su questa materia.
<<Andate a pagina 56>>dice con tono duro.
Apro il libro e vedo che c'è un foglio tra due pagine. È da parte di Noah. Non so cosa mi aspettassi, ma di certo non un'invito per studiare a casa sua. Sono sorprendemente sorpresa da me stessa per aver fatto quel pensiero.
Io, Evie Morgan, che non sono entusiasta all'idea di condividere le mie teorie scientifiche con il mio ragazzo, nonché ottimo ascoltatore.
Di bene in peggio...
Uscita dall'aula decido di prendere un caffè, ultimamente non ho energie.
Quando decido di prenderne uno per Noah penso a quanto sia dolce. Lui me lo porta ogni mattina e io mai, perché lo fa lui, ma stavolta ho preso io l'iniziativa, e spero che non ne sia dispiaciuto. Per lui comportarsi da gentilmuomo è la base di tutto. Qualsiasi problema va risolto con calma e pazienza. Solo poche volte ha alzato la voce con me, ma era in casi estremi, come quella volta che eravamo sul punto di lasciarci.
Mi tornano in mente ricordi che vorrei solo ricacciare dentro.
Non so come, e se finirà la storia con Noah, ma qualsiasi cosa accada voglio ricordare solo i momenti belli, e non quelli dove nessuno dei due pensava alle parole che uscivano dalla propria bocca.

Non appena mi siedo sulla panchina mando un messaggio a Noah, chiedendogli di raggiungermi. Dopo qualche minuto lo vedo arrivare, e vedendomi agitare due tazze di caffè, senza neppure salutarmi, mi prende per le braccia, facendo quasi cadere tutto, e mi scocca un bacio leggero sulle labbra. Non è mai stato nostro tipico dare dimostrazione a tutti, siamo molto riservati. E sinceramente, nonostante il mio gesto inaspettato, mi aspettavo che mi desse un bacio veloce sulla guancia, o che mi dicesse 'grazie' e basta, invece il nostro bacio è durato più di cinque secondi.
Incredibile.
Col sorriso stampato sulla faccia di entrambi torniamo in aula... mano nella mano.

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